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Invasion Usa. Idee e ideologie del cinema americano anni '80
Un cadavere (forse) familiare. Per chi ha cominciato ad andare al cinema negli anni ’80 o, come l’autore del libro, addirittura alla fine degli anni ’70, un testo come questo ha un sapore sottile di piccola rivincita. Perché ci hanno detto tante cose brutte di quel cinema – che poi era soprattutto il cinema americano, poche storie: mi riesce difficile ricordare di essere andato a vedere un film europeo in quegli anni – ma noi niente, quello rimaneva il nostro cinema. Certo, da adolescente magari correvo a vedere i campioni d’incasso, Ritorno al Futuro, Rambo, Rocky, Attrazione Fatale, The Untouchables – [...]
«ilGiornale OFF»: Libero, sensibile, geniale. Baudelaire come non l’avete mai conosciuto
Charles Asselineau, critico, bibliofilo e novelliere francese, lascia alla letteratura un poderoso scrigno di preziosi e curiosità. Il festeggiamento più considerevole è l’omaggio all’autore de “I fiori del male”: Charles Baudelaire. Il libro Charles Baudelaire – La vita, l’opera, il genio, a cura di Massimo Carloni nelle edizioni Bietti per la collana diretta da Andrea Scarabelli, figura come una disinvolta rifinitura del trono conquistato dal re dello spleen. Asselineau, dentro un temperamento tutto di modestia, antepone l’amicizia dei poeti alla propria personalissima inclinazione lirica. Il sommo legame di affiatamento raggiunge la vetta nell’incontro  con il poeta parigino; fratellanza che vive [...]
Invasion USA. Idee e ideologie del cinema americano anni '80
«Guarda, mi sono fatto anche le scarpette da yuppie. 180 dollari a paio […]. Le donne degli anni Ottanta vanno matte per le scarpe.» È una battuta pronunciata scherzosamente dal personaggio interpretato da Andy Garcia in Black Rain – Pioggia sporca [Black Rain] di Ridley Scott. Anno di grazia 1989. Siamo al crepuscolo di un decennio controverso, e il cinema ha già ampiamente riconosciuto i modelli (e gli stereotipi) che lo hanno contraddistinto e può permettersi di ironizzarci sopra. Forse, è bene partire proprio da qui, dall’epitome di una decade ancora oggi parzialmente fraintesa, non ri-compresa all’interno di specifiche coordinate teoriche. Gli anni [...]
«La Confederazione Italiana»: Se la giovinezza è uno stato invincibile
Il recensore ammette un poco di imbarazzo quando deve scrivere di un libro che avrebbe voluto firmare lui stesso. Accade raramente ma è il caso di Un’estate invincibile di Riccardo Paradisi (Bietti edizioni) e il motivo dell’accadere è da cercarsi soprattutto nella comune appartenenza generazionale. Ancora non esiste un grande romanzo incentrato sui maschi italici nati negli anni ‘70 del ventesimo secolo, se esiste non ce ne siamo accorti.  Paradisi ha però colmato il vuoto con un saggio che si legge come un romanzo in virtù dell’ispirata fusione di ricordi personali, cronaca degli ultimi decenni e incursioni, veri [...]
«ilGiornale.it»: Processi alle idee. I «Fiori del Male» in tribunale
Ci sono biografie che non si limitano a raccontare vite, gesta e opere, ma che aprono veri e propri spiragli su mondi sommersi, resuscitando atmosfere e protagonisti, intrecci e realtà (spesso dotati di parallelismi sorprendenti con il nostro). Ciò dipende, ovviamente, dall’abilità dei biografi, così come dalla “materia prima”. Per Edizioni Bietti è appena uscita una biografia di Baudelaire firmata da Charles Asselineau, che del poeta fu amico e confidente. La narrazione è dunque in presa diretta e non si limita a una primissima – peraltro brillante – analisi dell’opera di quello che fu uno dei massimi innovatori della lingua francese [...]
«Linkiesta»: Così i falsi giovani 60enni hanno fatto fuori le generazioni successive
Che i giovani siano stati bellamente fottuti, in parole acconce esclusi da quel meccanismo di ascesa sociale, di ricchezza individuale e collettiva, che aveva funzionato dal Dopoguerra in poi, è un dato di fatto di cui si parla da un bel po'. Sembra uno dei motivi della decadenza italiana e forse europea e occidentale in genere (altrove le cose vanno spesso in altro modo). I quarantenni si possono consolare offrendo il kaffeee sulle loro pagine Facebookcome evidenziato dai pregiati sfottò così diffusi, i trentenni vagolando intorno ai più vari hipsterismi (l'hipster come fenomeno metropolitano è finito, ma gli hipsterismi rimangono, nebulizzati, [...]
«ilGiornale»: I fiori del bene di Baudelaire, santo patrono della poesia
Èmile Deroy fece la fine di tutti gli artisti parigini di quel tempo. «Morì triste e solo, rimpianto poco dai suoi colleghi, di cui non si curava molto e ai quali faceva paura», alla veneranda età di 26 anni. Gustando «povertà e isolamento» al posto dell'agognata fama. Eppure, fece in tempo a fare due cose decisive. Intanto, il ritratto di Charles Baudelaire, nel 1844. L'infernal poeta ha i capelli folti, la barbetta da moschettiere e sfida lo spettatore con una posa da dandy. Ha 23 anni, è già noto in città per la vita dissipata e il gusto morboso per il [...]
Paul Thomas Anderson. Frammenti di un discorso americano
Paul Thomas Anderson. Frammenti di un discorso americano - I libri di cinema della Bietti andrebbero acquistati tutti (da ormai qualche anno è la casa editrice più attenta e raffinata per quanto riguarda la settima arte), ma questo saggio sul grande regista americano Paul Thomas Anderson è uno dei più belli in assoluto. Merito di un cineasta capace di creare sempre nuovi stimoli e straordinarie suggestioni (basti vedere il suo ultimo film «Vizio di forma» per coglierne la grandezza) e dell'autore del libro Roberto Manassero, uno dei critici più incisivi e brillanti del panorama attuale. Prefazione di Emanuela Martini. Andrea Chimento, [...]
«Sette»: Per sempre giovani, inseguendo un ideale
Avevo un appuntamento con Un’estate invincibile. Da trent’anni l’aspettavo nell’inquietudine di non esser riuscito a scriverlo. «Il bello di certi libri», scrive Stenio Solinas nella magistrale introduzione, «è di metterci in pace con noi stessi». Perché «quando qualcuno più bravo di noi mette su carta quello che oscuramente avevamo sempre pensato ci fa sentire meno soli, fratelli sconosciuti e separati di una stessa visione del mondo, dove il tempo è un accidente e la giovinezza è la sostanza, uno stato di tensione, una vocazione». Come ogni vero libro, Un’estate invincibile non è solo un libro né un libro solo. Facendo i [...]
«DimeWeb»: intervista ad Andrea Scarabelli su «Antarès»
Rubiamo ancora una volta il registratore al nostro reporter ufficiale Franco "Frank Wool" Lana per raggiungere con un breve botta-e-risposta Andrea Scarabelli. In Bietti è direttore editoriale della rivista "Antarès" (che tanta parte della sua collana ha dedicato al fantastico e della quale abbiamo recensito il prezioso volume unico 2011 - 2016) e curatore della collana "l'Archeometro". Filosofo, saggista, scrittore, ed editorialista (ultimamente per "Il Giornale"), Andrea collabora con svariate case editrici, fondazioni e università... Buona lettura! (f.m.)   DIME WEB - Andrea Scarabelli prima di "Antarès"... ANDREA SCARABELLI - Uno studioso (eterno studente, come disse Francesco Guccini), un [...]