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Critica Letteraria: «La giovane generazione romena: Cioran ed Eliade»
Più approfondisco la conoscenza di Emil Cioran (1911-1995), più mi rendo conto della necessità di un ripensamento dell’intero mondo editoriale. Abbarbicato su se stesso, incapace di andar oltre i propri limiti o, peggio, di riconoscere i veri grandi autori, è alla continua ricerca di una stentata sopravvivenza economica con l’ostinato cieco utilizzo di metodi (commerciali in particolare) che lo porteranno inesorabilmente al suicidio, come ad esempio la scellerata scelta di puntare sui cosiddetti best sellers con la loro spasmodica aspirazione, tipicamente moderna, a ciò che non è prima ancora di essere. Il rischio, ormai danno ampiamente realizzato, in sintesi, è di svilire i contenuti di qualità [...]
Il Foglio: «Preghiera»
Dio stramaledica gli inglesi. “Ieri sera, alla Bbc, c’è stata una trasmissione sul rimpatrio forzato dei cosacchi in Russia” scrive Emil Cioran in “L’agonia dell’Occidente”, carteggio degli anni Settanta-Ottanta pubblicato da Bietti. “Raramente ho ascoltato qualcosa di così terribile. Per certi aspetti, peggio di Auschwitz. Lo ha ordinato Eden per accattivarsi Stalin. Ci furono innumerevoli suicidi e molte madri uccisero i propri figli”. Dio stramaledica gli inglesi salvo Nigel Farage e gli elettori di Nigel Farage, isolazionisti, non interventisti, fratelli in Pascal: loro lo sanno che l’infelicità dell’uomo deriva dalla sua incapacità di starsene tranquillo nel proprio pub.   (Camillo [...]
Barbadillo: «L’agonia dell’Occidente, un carteggio inedito di Emil Cioran»
Sono di recente pubblicazione per i tipi di Bietti le lettere di Emil Cioran a Wolfgang Kraus, dal significativo titolo L’agonia dell’Occidente. Articolato in centocinquantotto missive, lo scambio epistolare si svolge fra il 1971 e il 1990: sono anni cruciali non solo per l’Europa post-1945 ma anche per il filosofo romeno, che assiste inerme alla decadenza di un Occidente spezzato in due blocchi contrapposti e al proprio declino fisico (si spegnerà, infatti, il 20 giugno del 1995, nella clinica Broca di Parigi). Dopo essersi stabilito definitivamente a Parigi, Cioran guarda da straniero non solo la città in cui vive ma anche [...]
Totalità: «Cioran e l’agonia dell’Occidente»
Pochi intellettuali sono riusciti a sviluppare una lucida capacità diagnostica sul corso della storia europea, quanto Emil Cioran. I lettori abituali delle sue pagine lo sanno bene. Esse sono eleganti sotto il profilo stilistico, scritte per lo più nella lingua d’adozione, un francese terso ed evocativo, e provocatorie nei contenuti. Una recente pubblicazione dimostra, al contrario, come l’esule romeno fosse abile anche nello scrivere in tedesco. È da poco nelle librerie, per la prima volta in italiano, il volume L’agonia dell’Occidente. Lettere a Wolfgang Kraus, edito nella collana Archeometro dalla Bietti. Il volume raccoglie 158 lettere di Cioran a Wolfgang Kraus, [...]
La Stampa: «Per sempre qualcun altro. Le mille vite di Pessoa»
«Prima sorprende. Poi si manda giù». Lo slogan pubblicitario, coniato da Fernando Pessoa per la Coca Cola nel 1925, non ebbe molta fortuna. Preoccupati del fatto che la bevanda potesse avere effetti «stupefacenti», i burocrati del ministero della Sanità portoghese la misero al bando. Per colpa dell’infelice battuta del poeta portoghese la bibita gassata sarà introdotta nel Paese solo negli Anni Settanta del secolo scorso. Lo slogan sfortunato è solamente una delle tante disavventure (commerciali, politiche, letterarie) che segnarono la sua vita, puntualmente riportate nella monumentale biografia scritta dal poeta spagnolo Ángel Crespo nel 1988 e appena ripubblica da Bietti [...]
Barbadillo: «La vita plurale di Fernando Pessoa, scrittore che sognò il suo impero interiore»
Per anni ci hanno venduto un Fernando Pessoa esclusivamente postumo, isolato e inascoltato dai suoi contemporanei. Sostanzialmente, un esule del proprio tempo, alla cui emarginazione fisica corrispondeva un esistenzialismo debole e malaticcio, fautore di un io lacerato e «post-moderno». Questa vulgata, particolarmente diffusa nel nostro Paese, è stata recentemente (e finalmente) minata da una serie di pubblicazioni, tutte tese a donare un’immagine diversa e ben più completa di Pessoa, rispetto a quella che certa critica ha «creato» – questo è il termine giusto – intorno alla sua figura. Firmata da Àngel Crespo, La vita plurale di Fernando Pessoa viene ora ripubblicata [...]
Il Manifesto: «La vita plu­rale di Fer­nando Pessoa»
Non è mai esi­stito un solo Fer­nando Pes­soa. Segno evi­dente di plu­ra­lità sono i nume­rosi ete­ro­nimi con cui firmò la quasi tota­lità delle sue opere. Ma Pes­soa fu anche astro­logo e cul­tore dell’esoterismo, gior­na­li­sta, impie­gato in ditte di trasporti. Poli­ti­ca­mente si schierò con­tro la demo­cra­zia e ogni forma di tota­li­ta­ri­smo, con avver­sione par­ti­co­lare per comu­ni­smo e socia­li­smo. Amò, insieme all’alcol, che gli fu fatale, una sola donna, Ophe­lia. Que­ste poche note ren­dono l’idea della sua com­ples­sità umana e intel­let­tuale, per la prima volta ana­liz­zata a fondo nell’importante opera di Crespo.   (Luciano del Sette, «Il Manifesto», 27 dicembre 2014)
Il Borghese: «Fernando Pessoa o della Moltitudine»
A pochi autori è stato concesso di rappresentare l’ubi consistam del “secolo breve”, quanto a Fernando Pessoa. Viene a ricordarcelo, con dovizia di particolari e persuasività d’accenti, una monumentale biografia intellettuale a lui dedicata da Angel Crespo, La vita plurale di Fernando Pessoa, edita da Bietti, per la cura del lusitanista Brunello De Cusatis. Si tratta di una seconda edizione, rivista completamente nella traduzione e dotata di un apparato di note del curatore, mirate ad aggiornare il lettore in merito ai nuovi rilievi esegetici cui è pervenuta la critica più accreditata e sulle novità editoriali di un’opera costitutivamente in fieri. È noto che in [...]
Orizzonti culturali italo-romeni: «Salazar e la rivoluzione in Portogallo. Una lettura»
«Questo libro di storia politica è stato scritto da un uomo che non si occupa né di storia né di politica. È nato da un dubbio e ha visto la luce per rispondere a una domanda che l’autore non si stanca di porsi da ormai dieci anni: è possibile una rivoluzione spirituale? È storicamente possibile una rivoluzione che abbia come protagonisti uomini che credono, anzitutto, nel primato dello spirituale?» (Mircea Eliade, Salazar e la rivoluzione in Portogallo, Edizioni Bietti, Milano, 2013). Queste prime righe di Eliade racchiudono il senso di questo suo scritto, così ben curato da Horia Corneliu Cicortaş, nel quale [...]
Campari e de Maistre: «Un dittatore cattolico: il professor Salazar»
Pochi sanno che lo storico e fenomenologo delle religioni Mircea Eliade (1907-1986), visse in Portogallo durante gli anni delicati 1941-1945 e dedicò un eccellente saggio alla storia portoghese e al suo figlio più celebre, nella prima metà del XX secolo (cfr. Mircea Eliade, Salazar e la rivoluzione in Portogallo, Bietti, Milano 2013 [prima ed. 1942], pp. 320, € 24). Si tratta di un saggio storico-critico, documentato e interessante, che ricostruisce l’intricata storia portoghese, specie a livello socio-politico, praticamente dal ‘700 al ‘900, mostrando la peculiarità della cultura politica lusitana e restituendo, dopo anni di damnatio memoriae, la meritata fama ad uno dei [...]

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Cinema dell'assurdo è il primo studio in lingua italiana dedicato interamente alla filmografia di Martin McDonagh, l'autore anglo-irlandese più noto nel panorama teatrale e filmico contemporaneo. I suoi lungometraggi, come Tre manifesti a Ebbing, Missouri, In Bruges e Gli spiriti dell'isola propongono una particolarissima miscela di black humor, ironia spiazzante e tematiche profonde, capace di farci riflettere sulla tragicità che si annida nell'esistenza di ognuno di noi. McDonagh riesce a produrre un peculiare effetto di assurdità e nonsense e, al tempo stesso, è in grado di congegnare situazioni e dialoghi che, in virtù della loro componente assurda, riescono a farci ridere con il [...]
Non nasconderemo l'interesse, la soddisfazione e il gusto che abbiamo provato nella lettura di Cinema dell'assurdo – I film di Martin McDonagh di Francesco Cianciarelli, ultima uscita della preziosissima collana “Bietti Fotogrammi” e prima monografia pubblicata in Italia sull'opera cinematografica del drammaturgo e regista angloirlandese. Benché possa apparire sintetico, il volume si segnala per la sua completezza, avendo il pregio di essere strutturato in maniera intelligente (la prima parte descrive per sommi ma precisi capi la poetica del regista seguendo tematiche e aspetti ricorrenti; la seconda è dedicata all'analisi dei film uno per uno, dall'esordio con il corto Six Shooters [...]
In attesa di Wild Horse Nine, Francesco Cianciarelli firma il primo studio italiano dedicato a Martin McDonagh: Cinema dell'assurdo (Bietti, pagg. 96, 4,99 euro). Dal cortometraggio Six Shooters al pluripremiato Gli spiriti dell'isola (passando per In Bruges, 7 psicopatici e Tre manifesti a Ebbing, Missouri), l'autore esplora la poetica del commediografo, sceneggiatore e regista anglo-irlandese, resa unica dalla compresenza di quattro elementi-cardine: l'umorismo nero, gli improvvisi scoppi di violenza (spesso ricollegabili all'elemento grottesco), la volontà di attraversare liberamente i confini del genere e la centralità della narrazione, con cui, complice l'impianto drammaturgico di matrice teatrale, riesce sempre a sovvertire le aspettative. Angela Bosetto ©cinematografo.it giugno 2025

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Inland n. 2/2016
Il secondo numero di INLAND è il primo volume dedicato in Italia a François Ozon. Regista tra i generi, firma sfuggente all’etichetta d’autore, nei suoi film Ozon fa riverberare echi [...]
Fiume Diciannove - Il Fuoco sacro della Città di Vita
1919-2019. Un secolo fa Gabriele d’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, dando vita a quella che sarebbe stata una rivoluzione durata cinquecento giorni. Un’atmosfera febbricitante e festosa, ma anzitutto sacra, qui [...]
Aldo Lado

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Inland n. 9/2019
Quello che stringete tra le mani è il numero più complesso, stratificato, polisemantico del nostro – vostro – INLAND. Quaderni di cinema. Lo è innanzitutto grazie al parco autori, mai [...]
Dylan Dog - Nostro orrore quotidiano
Detective dell’Occulto, Indagatore dell’Incubo, Esploratore di Pluriversi: come definire altrimenti Dylan Dog, dal 1986 residente al n. 7 della londinese Craven Road? Le sue avventure – che affrontano tutti gli [...]
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Vi sono autori, come disse una volta Conan Doyle, che «hanno varcato una porta magica». Tra questi spicca Dino Buzzati, che ha condotto il fantastico nel cuore pulsante della materia. [...]
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Inland n. 13/2020
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Jorge Luis Borges è un autore oceanico, un crocevia di esperienze, storie, civiltà e piani dell’essere, un caleido­scopio nel quale il passato si fa futuro e il futuro si rispecchia [...]
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GRATUITO PER I NOSTRI LETTORI UN ESTRATTO DELLA COPIA DIGITALE DI QUESTO NUOVO INLAND E ALCUNI TESTI DA LEGGERE ONLINE Due anni fa, nel concepire il nuovo corso di INLAND, con [...]
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