Chi è Jason Blum, fondatore e amministratore delegato della Blumhouse Productions, che paragona il proprio lavoro a quello dei cercatori di gemme e segue due semplici motti (“Less is more” e “High concept, low budget”)? Il re Mida dei film thriller e horror a basso budget, mercato di cui è il leader assoluto dal 2009? Il nuovo Roger Corman, capace di generare il massimo profitto con la minima spesa, nonché il pigmalione di Mike Flanagan, Damien Chazelle, Jordan Peele e di tanti altri giovani autori rampanti? L’uomo che ha restituito il botteghino a M. Night Shyamalan, fatto vincere l’Oscar a [...]
Non sono molti i saggi in grado di indagare, con competenza, rigore filologico e sincera passione per la materia, fenomeni estremamente recenti, mutevoli e tutt’ora in fase di assestamento come potrebbero essere quelli legati all’industria cinematografica. Se l’oggetto in questione, poi, viene analizzato compiutamente per la prima volta, l’interesse non può che aumentare. Blumhouse Productions. La casa americana degli orrori di Matteo Marescalco, uscito a marzo 2023 per la collana Inland di Bietti Edizioni, è infatti il primo studio italiano dedicato a quella che, per buona parte di inizio millennio, è stata La casa di produzione horror per eccellenza.
Difficile, del resto, pensare al [...]
Il mondo visibile non è una realtà, e il mondo invisibile non più un sogno. (William Butler Yeats)
Correva l’anno 1933. Jakob von Uexküll, biologo e fondatore dell’etologia contemporanea, rivoluzionava il concetto di “ambiente” con un breve saggio intitolato Ambienti animali e ambienti umani. Heidegger avrebbe scritto: «Il confronto con le ricerche di Uexküll è una delle cose più fruttuose che oggi la filosofia possa far propria dalla biologia»; Deleuze lo avrebbe studiato, annoverando il biologo estone fra gli spinozisti della contemporaneità, per il suo caratterizzante approccio allo studio della materia vivente – un florilegio di interrogativi, mai pensati per descrivere in maniera [...]
L’ultimo libro di Umberto Lucarelli tratteggia un appassionato ritratto dell’attore attraverso la testimonianza dell’amico Oreste Scalzone
Ricorrono quest’anno i 90 anni dalla nascita Gian Maria Volonté, nato il 9 aprile 1933, uno degli attori più versatili e carismatici del cinema italiano, ma anche personaggio “scomodo” per le sue esplicite prese di posizione in campo politico. Una recente pubblicazione – né saggio, né romanzo, né biografia – fornisce un ritratto inedito di uno più significativi interpreti della nostra cinematografia e si intitola Gianmariavolonté, scritto “tutto attaccato” come se il suo nome venisse pronunciato tutto d’un fiato. E tutto d’un fiato è il racconto che Oreste [...]
Scritto da Matteo Marescalco ed edito da Bietti, un imperdibile volume che per la prima volta in Italia narra la genesi e l’evoluzione della casa di produzione cinematografica fondata da Jason Blum che ha rivoluzionato il genere horror con titoli come Paranormal Activity e Scappa.
Lucio Fulci, un titano del cinema della paura, diceva che il cinema horror è soprattutto "un cinema di idee". E Blumhouse Productions – La casa americana degli orrori vergato dall’autorevole Matteo Marescalco e pubblicato da Bietti, dimostra quanto il cineasta italiano avesse ragione e quanto Ilaria Floreano sia sempre geniale e lungimirante nelle sue scelte editoriali.. Nel guidarci alla [...]
Il cinema criminale è un incrocio di letteratura [Gadda, Pasolini, Albinati], storia [Piazza Fontana, i “golpi bianchi”, la P2], cronaca nera [“la Banda della Magliana”, il massacro del Circeo]. Matura e prende forma nel conflitto tra cittadini e delinquenti che squarcia la società italiana dal Secondo Dopoguerra e genera sperequazione, fame, delatori, profittatori e parassiti.
Lo stato criminale di Sciascia, il sentire mafioso, la dimensione occulta del Potere imbrattano la celluloide e travolgono il Belpaese a suon di complotti, intrighi, logge massoniche, raffiche di mitra, “stragi di Stato”, stupri collettivi, rapine a mano armata, pallottole vaganti e vittime innocenti: da tutto [...]
Nel 2014, scrivendo di Italia ultimo atto di Fabrizio Fogliato, avevamo sottolineato come l’analisi dell’autore non fosse incentrata soltanto sui film in quanto tali ma si aprisse necessariamente alla storia italiana e alla sociologia: “una prospettiva non soltanto limitata all’estetica e alla tecnica cinematografica ma, come possiamo cogliere subito grazie ad un linguaggio non banalmente giornalistico, pagine che intendono svelare le dinamiche e l’immaginario di spettatori alle prese con profonde inquietudini e i cambiamenti – a volte solo apparenti – della società e delle politica”.
Considerazioni ancor più valide adesso con la pubblicazione di Con la rabbia agli occhi. Itinerari psicologici nel cinema criminale [...]
Vi proponiamo, per gentile concessione dell’editore, uno stralcio dal nuovo libro di Fabrizio Fogliato, “Con la rabbia agli occhi” (Bietti, pp. 762, € 24)
Il cinema criminale è un incrocio di letteratura (Gadda, Pasolini, Albinati), storia (Piazza Fontana, i “golpi bianchi”, la P2), cronaca nera (“la Banda della Magliana”, il massacro del Circeo). Matura e prende forma nel conflitto tra cittadini e delinquenti che squarcia la società italiana dal Secondo dopoguerra e genera sperequazione, fame, delatori, profittatori e parassiti. Prendendo in considerazione oltre 200 film e 85 opere letterarie, e accumulando trame, battute di sceneggiatura, stralci di romanzi o verbali della [...]
Un libro a due facce, decisamente diverse tra loro anche se legate. La cura del cinema è il nuovo titolo della collana Fotogrammi di Bietti (volumi brevi e di rapida lettura, ma non per questo superficiali o irrilevanti): lo ha scritto Matteo Berardini ed esplicita nel suo sottotitolo su cosa si concentra: MUBI e l'esperienza audiovisiva on demand.
La prima parte del volume non riguarda strettamente MUBI ma è un'approfondita (e di non facile lettura) riflessione sul recupero del pensiero postmoderno per evidenziare caratteri e rischi della conoscenza gestita da dati e algoritmi.
Molto più concreta la seconda parte, in cui un'intervista [...]
«L’anello mancante tra Woody Allen e Nanni Moretti»: così Filippo Timi definisce la Valeria Bruni Tedeschi regista. Quattro i film diretti dall’attrice sinora: E' più facile per un cammello…, Attrici, Un castello in Italia e I villeggianti – più il quinto per ora inedito in Italia Les Amandiers, pochi giorni fa annunciato in concorso alla 75ma edizione del Festival di Cannes.
Ed è proprio Valeria Bruni Tedeschi con la sua viva, inconfondibile voce a parlare dei come e dei perché del suo lavoro dietro la macchina da presa, nell’intervista concessa in esclusiva a Benedetta Pallavidino. Ognuno dei suoi film è una [...]