L’ultimo libro di Umberto Lucarelli tratteggia un appassionato ritratto dell’attore attraverso la testimonianza dell’amico Oreste Scalzone
Ricorrono quest’anno i 90 anni dalla nascita Gian Maria Volonté, nato il 9 aprile 1933, uno degli attori più versatili e carismatici del cinema italiano, ma anche personaggio “scomodo” per le sue esplicite prese di posizione in campo politico. Una recente pubblicazione – né saggio, né romanzo, né biografia – fornisce un ritratto inedito di uno più significativi interpreti della nostra cinematografia e si intitola Gianmariavolonté, scritto “tutto attaccato” come se il suo nome venisse pronunciato tutto d’un fiato. E tutto d’un fiato è il racconto che Oreste [...]
Scritto da Matteo Marescalco ed edito da Bietti, un imperdibile volume che per la prima volta in Italia narra la genesi e l’evoluzione della casa di produzione cinematografica fondata da Jason Blum che ha rivoluzionato il genere horror con titoli come Paranormal Activity e Scappa.
Lucio Fulci, un titano del cinema della paura, diceva che il cinema horror è soprattutto "un cinema di idee". E Blumhouse Productions – La casa americana degli orrori vergato dall’autorevole Matteo Marescalco e pubblicato da Bietti, dimostra quanto il cineasta italiano avesse ragione e quanto Ilaria Floreano sia sempre geniale e lungimirante nelle sue scelte editoriali.. Nel guidarci alla [...]
Il cinema criminale è un incrocio di letteratura [Gadda, Pasolini, Albinati], storia [Piazza Fontana, i “golpi bianchi”, la P2], cronaca nera [“la Banda della Magliana”, il massacro del Circeo]. Matura e prende forma nel conflitto tra cittadini e delinquenti che squarcia la società italiana dal Secondo Dopoguerra e genera sperequazione, fame, delatori, profittatori e parassiti.
Lo stato criminale di Sciascia, il sentire mafioso, la dimensione occulta del Potere imbrattano la celluloide e travolgono il Belpaese a suon di complotti, intrighi, logge massoniche, raffiche di mitra, “stragi di Stato”, stupri collettivi, rapine a mano armata, pallottole vaganti e vittime innocenti: da tutto [...]
Nel 2014, scrivendo di Italia ultimo atto di Fabrizio Fogliato, avevamo sottolineato come l’analisi dell’autore non fosse incentrata soltanto sui film in quanto tali ma si aprisse necessariamente alla storia italiana e alla sociologia: “una prospettiva non soltanto limitata all’estetica e alla tecnica cinematografica ma, come possiamo cogliere subito grazie ad un linguaggio non banalmente giornalistico, pagine che intendono svelare le dinamiche e l’immaginario di spettatori alle prese con profonde inquietudini e i cambiamenti – a volte solo apparenti – della società e delle politica”.
Considerazioni ancor più valide adesso con la pubblicazione di Con la rabbia agli occhi. Itinerari psicologici nel cinema criminale [...]
Vi proponiamo, per gentile concessione dell’editore, uno stralcio dal nuovo libro di Fabrizio Fogliato, “Con la rabbia agli occhi” (Bietti, pp. 762, € 24)
Il cinema criminale è un incrocio di letteratura (Gadda, Pasolini, Albinati), storia (Piazza Fontana, i “golpi bianchi”, la P2), cronaca nera (“la Banda della Magliana”, il massacro del Circeo). Matura e prende forma nel conflitto tra cittadini e delinquenti che squarcia la società italiana dal Secondo dopoguerra e genera sperequazione, fame, delatori, profittatori e parassiti. Prendendo in considerazione oltre 200 film e 85 opere letterarie, e accumulando trame, battute di sceneggiatura, stralci di romanzi o verbali della [...]
Un libro a due facce, decisamente diverse tra loro anche se legate. La cura del cinema è il nuovo titolo della collana Fotogrammi di Bietti (volumi brevi e di rapida lettura, ma non per questo superficiali o irrilevanti): lo ha scritto Matteo Berardini ed esplicita nel suo sottotitolo su cosa si concentra: MUBI e l'esperienza audiovisiva on demand.
La prima parte del volume non riguarda strettamente MUBI ma è un'approfondita (e di non facile lettura) riflessione sul recupero del pensiero postmoderno per evidenziare caratteri e rischi della conoscenza gestita da dati e algoritmi.
Molto più concreta la seconda parte, in cui un'intervista [...]
«L’anello mancante tra Woody Allen e Nanni Moretti»: così Filippo Timi definisce la Valeria Bruni Tedeschi regista. Quattro i film diretti dall’attrice sinora: E' più facile per un cammello…, Attrici, Un castello in Italia e I villeggianti – più il quinto per ora inedito in Italia Les Amandiers, pochi giorni fa annunciato in concorso alla 75ma edizione del Festival di Cannes.
Ed è proprio Valeria Bruni Tedeschi con la sua viva, inconfondibile voce a parlare dei come e dei perché del suo lavoro dietro la macchina da presa, nell’intervista concessa in esclusiva a Benedetta Pallavidino. Ognuno dei suoi film è una [...]
I fatti di cronaca nera permettono certamente di comprendere al meglio una data realtà sociale. Ne evidenziano i meccanismi, ne esplicitano i segreti, fanno emergere il tessuto crudele che le sottende. Il crimine interviene nello spazio di ciò che Freud ha definito unheimlich, ossia il perturbante che spaventa ma che risale a quanto ci è noto da lungo tempo e in qualche modo ci è familiare. Il cinema che tratta di questi argomenti sublima questo concetto e permette a tutti gli spettatori di metabolizzare un fatto efferato e al contempo tracciare la storia di un intero Paese. Quello italiano in particolare è [...]
Un’opera immensa tra cinematografia e letteratura, un lungo viaggio nelle trame dei film, nella tentazione del male e nelle riflessioni storiche politiche dei nostri più importanti intellettuali degli anni del Dopoguerra: dalla frenesia del riscatto di chi voleva lasciarsi alle spalle le macerie e gli orrori della guerra, alla ripresa economica dell’Italia, agli anni della strategia della tensione.Con la rabbia agli occhi. Itinerari psicologici nel cinema criminale italiano (Bietti Edizioni, 2022) racchiude lo studio di tanti anni, più di un decennio, nei quali l’autore ha visto, rivisto e analizzato film, letto documenti cartacei e visivi, esaminato articoli [...]
Claudio Bartolini (già autore dell’enciclopedia sul Cinema giallo-thriller italiano) si oppone all’idea che l’ultimo periodo di Dario Argento non sia stato all’altezza della sua nomea: con Proiettili d’Argento. Gli anni Duemila del Maestro del terrore (Bietti, pagg 79, € 4,99), analizza specifici segmenti degli ultimi lavori del regista, suddividendoli in base al tipo di emozione che li contraddistingue: Angoscia (Nonhosonno), Disagio (Il cartaio), Distacco (Ti piace Hitchcock?), Desiderio (Masters of Horror. Istinto assassino), Precipizio (Masters of Horror. Istinto animale), Furia (La terza madre), Disorientamento (Giallo), Fascinazione (Dracula) e Tormento (Occhiali neri).
Angela Bosetto © La rivista del cinematografo novembre 2022