
Oltre ad aver dettato il canone horror novecentesco, H. P. Lovecraft è stato un prodigioso sognatore. Sin dalla tenera età, le sue notti erano popolate da terribili creature senza nome, quei magri notturni che sarebbero finiti in molte sue opere. Sennonché, al posto di rivolgersi alla psicanalisi e a Freud (che definì «il ciarlatano di Vienna»), scelse un’altra, personalissima cura: decise di riversare tutto nella narrativa, passando senza soluzione di continuità dal mondo onirico all’immaginazione fantastica. I suoi sogni – non meno terrificanti dei suoi racconti – furono per lui una vera fonte d’ispirazione e meraviglia continue. Questo libro raccoglie, [...]