Piero Buscaroli
Piero Buscaroli (1930-2016), dopo il liceo classico studia organo con Ireneo Fuser e si laurea in Storia del diritto italiano con Giovanni de Vergottini. Nel 1955 Leo Longanesi lo chiama al «Borghese», vi rimane con Mario Tedeschi; appassionato di musica e guerre, corre tra festival di Bach e invasioni, tre volte in Palestina, sei in Vietnam, il Sessantotto a Praga. Dopo quattro anni alla direzione di un quotidiano di Napoli lascia il giornalismo politico. Direttore della collana La Torre d’avorio per Fògola, accetta una cattedra nei Conservatori di Stato “a tempo indeterminato” e dal 1976 al 1994 insegna a Torino, Venezia e Bologna. Nel 1979 Montanelli gli offre la critica musicale de «Il Giornale». Tra le sue opere ricordiamo La stanza della musica (Fògola, 1976), Bach (Mondadori, 1985; 2018), Figure & figuri (Volpe, 1977), Paesaggio con rovine (Camunia, 1989), La morte di Mozart (Rizzoli, 1996), Beethoven (Rizzoli, 1996), Dalla parte dei vinti (Mondadori, 2010; Minerva, 2016) e Una nazione in coma (Minerva, 2013).