Se è vero, come diceva Jorge Luis Borges, che l’universo è un’immensa Biblioteca (e lo è, senza ombra di dubbio), allora ripercorrere le vicende dei libri equivale a gettarsi nel suo mistero. Ma il volumetto che avete tra le mani si occupa di testi molto particolari, dal Libro di Thoth al Corpus Hermeticum, dai “grimori” ai “libri maledetti”, dal Necronomicon agli immaginifici pseudobiblia del già citato Bibliotecario di Buenos Aires, dal Trattato dei Tre Impostori alle Stanze di Dzyan. In bilico tra l’esistenza e la non-esistenza, sono testi che spesso appaiono e scompaiono altrettanto repentinamente, riaffiorando dopo lunghi periodi di oblio in edizioni introvabili, misteriose citazioni, glosse e oscuri marginalia. Messi al bando dalle religioni organizzate e temuti dal potere costituito, residui di biblioteche incendiate o perdute, riportati su cataloghi trafugati o nascosti in città sommerse dalle acque, hanno un loro destino, che spesso si confonde con quello umano, nel volgere dei secoli e delle civiltà.