I titolisti italiani godono in genere di una fama deteriore. Sono spesso oggetto di derisione per le proprie goffaggini (Prima ti sposo poi ti rovino [2003], Se mi lasci ti cancello [2004]) e finiscono per essere il parafulmine per le molte storture della distribuzione cinematografica nazionale. Con gli horror stranieri, poi, non si contano i casi di totale arbitrio. Se i progenitori sono A Venezia… Un dicembre rosso shocking (1973) e Non aprite quella porta (1974; tra l’altro: quale porta?), sono gli slasher degli anni Ottanta a subire le più bizzarre mutazioni: Friday the 13th Part 2 diventa L’assassino ti [...]
Tratto da Rob Zombie Reloaded n 8/2019/