Kathy aveva inviato un messaggio a Phil: «Sto entrando in sala operatoria, spero non sia colpa mia se ti sei ridotto così».
Phil posò il telefono sul tavolo. Era rannicchiato in un angolo del suo sottoscala nell’ultima parte di Notown, sotto una finestra dalla quale non entrava mai luce.
Phil Taverner viveva al numero 7 di Hyrt Street. Con lui bivaccavano altre tre persone. Il sole a Notown non si vedeva mai. Una città creata nel 2104 su un’unica strada lunga diciassette miglia. All’ultimo ghetto viveva Phil, con i suoi compari tossici. Mescalina, eroina, LSD, erano le droghe predilette da Phil, che [...]
Tratto da Philip K. Dick – Lui è vivo, noi siamo morti n 19/2022