Se Rose gli facesse spazio, Jack si salverebbe? Finali alternativi di grandi film

Hilary Tiscione
2021-03-13 14:56:41
Se Rose gli facesse spazio, Jack si salverebbe? Finali alternativi di grandi film

“Se Rose gli facesse spazio, Jack si salverebbe?”: sì, ma forse i protagonisti di Titanic invecchierebbero infelici, un po’ come la stanca coppia dei coniugi Wheeler di Revolutionary Road. Almeno, nel libro d’esordio della savonese Hilary Tiscione, che ha immaginato i finali alternativi (non per forza lieti) di sei grandi film, “storie che vorremmo non finissero mai”.
Edito da Bietti per la collana Fotogrammi, curata da Ilaria Floreano, il saggio narrativo Se Rose gli facesse spazio, Jack si salverebbe? è stato presentato, per una coincidenza fortuita (“quella fortuna di cui parla Woody Allen in Match Point“), poche settimane fa, quando i produttori del kolossal di James Cameron hanno divulgato il loro finale alternativo. Non solo Titanic, però. Il libro è un gioco “alle Sliding Doors” su sei film, partendo da alcuni elementi di contorno che danno poi il titolo ai racconti: Tulipani per CarnageBurro d’arachidi per Match PointAsparagi per American BeautyPeperoncino per Mrs DoubtfireBirra per Lost in TranslationLegno per Titanic.
Un esercizio letterario, un modo “per immaginare soluzioni alternative e lasciare aperte le porte dell’immaginazione” che, però, non fa altro che riconfermare la potenza dei finali tragici originali: “Sono quelli che restano. E quindi: sì, Jack doveva morire, mentre Bill Murray e Scarlett Johansson dovevano separarsi”. Classe 1987, Hilary Tiscione ha frequentato a Milano un’accademia di cinema, Lettere e Filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, il corso di scrittura creativa con Raoul Montanari e il Master in Arti del racconto, terminato con uno stage in Bompiani. Lavora per Gianni Canova allo Iulm, scrive per 8 e mezzo, LongTake e riviste letterarie come Nazione Indiana. A giugno il suo primo romanzo, Liquefatto.

 

Denise Giusto ©La Stampa Savona 13 marzo 2021

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