#Carta d’identità: Astrid Proll

Claudio Bartolini
Rote Armee Fraktion n. 18/2024

Nome completo: Astrid Huberta Isolde Marie Luise Hildegard Proll
Nascita: Kassel (Assia, Germania), 29.05.1947
Nome di battaglia: Rosi
Alias: Anna Puttick
Specifiche: utilizzata spesso come autista in virtù della sua abilità alla guida

Pubblicazioni
Astrid Proll, Hans und Grete: Bilder der RAF 1967-1977, Aufbau Verlag, Berlino 2004. Raccolta di fotografie e saggi utili alla ricostruzione del suo ruolo nella lotta armata.

Cronologia minima nella RAF
14.05.1970. Guida l’auto con cui Andreas Baader fugge, in seguito alla sua evasione, dando vita alla RAF.
10.02.1971. Fermata dalla polizia in Unterlindau (Francoforte), insieme a Manfred Grashof. Riesce a fuggire.
06.05.1971. Arrestata a una stazione di servizio di Amburgo: l’addetto alla pompa riconosce la foto segnaletica.
(Accusata di tentato omicidio per i fatti del 10 febbraio 1971, nonostante fosse disarmata, viene incarcerata nel “braccio muto” a Colonia-Ossendorf e, in seguito, trasferita in un sanatorio a causa del peggioramento del suo stato di salute dovuto al completo isolamento acustico).
Fugge dal sanatorio. Ripiega a Londra, sposa Robin Puttick e assume la nuova identità di Anna Puttick.
15.09.1978. Scoperta e arrestata. L’estradizione non è immediata e viene incarcerata a Londra.
Decide di tornare in Germania Ovest per affrontare le accuse.
(In Germania Ovest viene ritirato il capo d’imputazione per tentato omicidio [lo stato aveva nascosto informazioni utili a scagionarla], ma Proll viene condannata a cinque anni e mezzo di reclusione per rapina in banca e falsificazione di documenti. Avendo già trascorso in carcere due terzi della pena, tra Germania Ovest e Inghilterra, viene rilasciata. Decide di sganciarsi dalla RAF).

Audiovisivi consigliati
Die Wilden Tiere (Gerd Conradt, Katrin Seybold, 1969). Proll è tra gli attivisti ripresi in un incontro avvenuto a Ebrach (Bamberga) tra il 14 e il 19 luglio 1969, per protestare contro la detenzione dello studente Reinhard Wetter, condannato a 9 mesi nel centro di detenzione minorile di Ebrach per violazione della pace durante le manifestazioni.
Anna Astrid Proll (Gerd Conradt, Petra Goldmann, 1978). Ricostruzione documentaria del “caso-Proll”, tra l’arresto nel 1978, la prigionia londinese all’HM Prison Holloway e l’estradizione del 1979. Il film fu supportato dal comitato per la campagna “Freedom for Astrid Proll”.
Ulrike Marie Meinhof (Timon Koulmasis, 1995). Testimonianza frontale su Ulrike Meinhof.
Baader-Meinhof: In Love with Terror (Ben Lewis, 2002, documentario tv). Testimonianza frontale utile alla ricostruzione dell’episodio della fuga di Andreas Baader dalla biblioteca del Berlin Zentralinstitut, quando Proll guidò l’Alfa Romeo con cui i guerriglieri scapparono.
Die RAF (Stefan Aust, Helmar Büchel, 2007). Testimonianze frontali nei due episodi del documentario tv. Dalla rievocazione dell’evasione di Baader alle condizioni di isolamento carcerario. Nel doc sono presenti numerose sue fotografie d’epoca.
La banda Baader-Meinhof (Der Baader Meinhof Complex, Uli Edel, 2008). Interpretata con energica vis da Katharina Wackernagel, è personaggio centrale nella prima parte della pellicola. Con filologia, Edel le affida il ruolo di driver e la congeda dalla storia nel carcere di Colonia Ossendorf, quando urla il nome di Ulrike.
Die Geschichte der RAF (Bernd Reufels, Anne Kauth, 2013-2014, ep. 1-2). Proll è protagonista e quasi voce narrante – in contributi frontali – dei primi due episodi, rispettivamente dedicati alla nascita e alle prime azioni della RAF.

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