Strade di fuoco. La città nel cinema criminale americano anni '80

Matteo Berardini
2022-09-03 12:27:56
Strade di fuoco. La città nel cinema criminale americano anni '80

Esistono tanti modi per approcciare il cinema, e il genere, anche se non sembra nella nostra epoca di recensioni standardizzate e ripetute ad libitum. Ma ogni tanto c’è qualcuno in grado di rovesciare il prisma, sbirciare sotto il tavolo, guardare alle cose da un’altra angolazione. E farcele vedere con nuovi occhi. È ciò che accade leggendo Strade di fuoco. La città nel cinema criminale americano anni ’80 (edizioni Bietti), il libro del critico cinematografico Matteo Berardini, cultore di cinema all’università di Tor Vergata, direttore della rivista Point Blank. Come dice il titolo, preso in prestito da Walter Hill, qui il punto di ingresso è proprio la città. Il cinema statunitense degli anni Ottanta, decennio decisivo nella riconfigurazione dell’immaginario che poi – dopo varie trasformazioni – arriva fino a noi, viene riletto seguendo il luogo chiave di quella mitologia, il grande archetipo, ovvero la metropoli. Non è un caso che in copertina campeggi il Travis Bickle di Taxi Driver: colui che, scrive Berardini, guida per  la città «ospite della sua auto e del suo sguardo psicotico, mentre la strada, le luci e le persone dall’altra parte del vetro si confondono in una pasta colorata priva di forma, distorsione espressionista che accentua la dimensione soggettiva».
Prima di questo, però, c’è l’introduzione che detta le regole del gioco: seguiamo un percorso cronologico attraverso gli eighties e le sue opere. La premessa è una critica di contesto, ossia il tratteggio della situazione politica e sociale dell’America. Il nome chiave è Ronald Reagan, naturalmente, presidente decennale (1981-89) con la sua dottrina economica e la retorica liberista capace di far sognare, alle urne ma non nella realtà. È un moloch che genera mostri. Lo spiega bene lo studio analizzando Essi vivono di Carpenter, con gli occhiali speciali che permettono di “vedere” la verità, e mettendo allo specchio due città, New York e Los Angeles, come vengono inscenate in Taxi Driver e Distretto 13. Città che, nel corso del decennio, si degradano di pari passo col fallimento della ricetta reaganiana, col benessere dei ricchi e l’esplosione della disoccupazione: ecco che le metropoli diventano luoghi di incubo, tane di pazzi, sfondi per thriller e horror. Di tutto ciò Berardini disegna un quadro esauriente, spesso partendo dalla descrizione di una singola sequenza e utilizzando la prassi del confronto tra un film e l’altro.
Nell’analisi sono memorabili alcuni passaggi, come quello dedicato allo splendido Cruising di William Friedkin con la stupida accusa di omofobia che ancora si porta dietro: «Il problema è confondere l’oggetto del film con l’opinione del regista (….). Cruising, in realtà, non è una pellicola di reazione, ma sulla reazione. È un film che testimonia la paranoia dei nascenti anni Ottanta per il diverso, un rigurgito omofobo e razzista che attraversa sottotraccia la prima metà del decennio». L’ultimo capitolo è pane per i denti dei nocturniani: intitolato Maniac(s), si concentra sugli assassini e giustizieri nelle città della paura, cioé i vari psicopatici e serial killer che infestano i tardi Ottanta. A partire proprio da William Lustig, che con Maniac girò lo slasher seminale per tutti i successivi (con «la città come terreno di caccia») e arrivando a Dente di Fata, l’assassino che domina Manhunter di Michael Mann trascinando il detective sullo stesso terreno in un’inquietante sovrimpressione tra cacciatore e preda. Insomma bisogna seguire il percorso di Strade di fuoco: ognuno avrà il suo preferito, naturalmente, e tornerà la voglia di rivedere il titolo a cui si è più affezionati. Come sempre accade con un libro di cinema che si rispetti.

 

Emanuele Di Nicola ©Nocturno settembre 2022

Ultimi post dal blog

Fabrizio Fogliato è un esperto di cinema e in particolare del cinema dei generi. Da anni pubblica regolarmente saggi e analisi che diventano punti di riferimento per il mondo del cinema. Lo scorso anno ha mandato in stampa un nuovo importante volume intitolato Con la rabbia agli occhi. Itinerari psicologici nel cinema criminale italiano. Lo abbiamo intervistato per farci spiegare di che cosa si tratta e in che modo ha analizzato il cinema criminale della Penisola. Partiamo dal titolo. Come mai ha scelto Con la rabbia agli occhi, che è anche il titolo di un film degli anni 70? Con la rabbia [...]
Benedetta Pallavidino ha raccontato un attore molto controverso nel suo Helmut Berger. Ritratto su pellicola, edito da Bietti Edizioni nella collana Fotogrammi. L’abbiamo intervistata. L’attore classe 1944 è scomparso il maggio scorso ed è stato interprete di tanti capolavori tra cui diversi film di Luchino Visconti con cui ebbe anche una relazione. Ecco le sue parole sull’artista: Come nasce la tua voglia di andare a raccontare un personaggio controverso come Helmut Berger? Nasce dal fatto che l’ho sempre trovato un attore molto sottovalutato, ricordato solo per essere stato il divo e il compagno di Visconti. È sicuramente vero che diretto da [...]
“Non vendere i tuoi sogni, mai” è il romanzo di esordio di Umberto Lucarelli, recentemente ripubblicato e parte di una trilogia sugli anni Settanta – Il ricordo, il passato come una tortura, sofferenza. Ora lo scacci, ora lo sogni, lo desideri, lo abbracci: ti culli nell’ombra nera e cupa del pensiero che t’insegue e ti morde, ti riempie gli occhi languidi di malinconia: lascia il passato! Lascialo! – Perché? Il passato sono io, sono io il futuro, perché nascondere ciò che vive in me? Far rivivere il passato, a distanza di dieci o di quarant’anni, per fare i conti con il [...]

Ultime uscite

François Ozon

François Ozon

Inland n. 2/2016
Il secondo numero di INLAND è il primo volume dedicato in Italia a François Ozon. Regista tra i generi, firma sfuggente all’etichetta d’autore, nei suoi film Ozon fa riverberare echi [...]
Fiume Diciannove - Il Fuoco sacro della Città di Vita
1919-2019. Un secolo fa Gabriele d’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, dando vita a quella che sarebbe stata una rivoluzione durata cinquecento giorni. Un’atmosfera febbricitante e festosa, ma anzitutto sacra, qui [...]
Aldo Lado

Aldo Lado

Inland n. 9/2019
Quello che stringete tra le mani è il numero più complesso, stratificato, polisemantico del nostro – vostro – INLAND. Quaderni di cinema. Lo è innanzitutto grazie al parco autori, mai [...]
Dylan Dog - Nostro orrore quotidiano
Detective dell’Occulto, Indagatore dell’Incubo, Esploratore di Pluriversi: come definire altrimenti Dylan Dog, dal 1986 residente al n. 7 della londinese Craven Road? Le sue avventure – che affrontano tutti gli [...]
Dino Buzzati - Nostro fantastico quotidiano
Vi sono autori, come disse una volta Conan Doyle, che «hanno varcato una porta magica». Tra questi spicca Dino Buzzati, che ha condotto il fantastico nel cuore pulsante della materia. [...]
William Lustig

William Lustig

Inland n. 13/2020
Gennaio 2015, riunone di redazione: si discute a proposito della nascita di INLAND. Quaderni di cinema. A chi dedicare i primi tre numeri? Idee tante, unanimità poca. Restano quattro progetti, [...]
Jorge Luis Borges - Il Bibliotecario di Babele
Jorge Luis Borges è un autore oceanico, un crocevia di esperienze, storie, civiltà e piani dell’essere, un caleido­scopio nel quale il passato si fa futuro e il futuro si rispecchia [...]
Antonio Bido

Antonio Bido

Inland n. 11/2019
Girata la boa del decimo numero, INLAND. Quaderni di cinema compie altri due significativi passi in avanti. Innanzitutto ottiene il passaporto. A rilasciarlo è stato il Paradies Film Festival di Jena [...]
Carlo & Enrico Vanzina

Carlo & Enrico Vanzina

Inland n. 7/2018
INLAND. Quaderni di cinema numero #7 nasce nell’ormai lontano dicembre 2017, in un bar di Milano dove, di fronte al sottoscritto, siede Rocco Moccagatta, firma di punta di tutto quel [...]
Lav Diaz

Lav Diaz

Inland n. 3/2017
È da tempo che noi di INLAND pensiamo a una monografia dedicata a Lav Diaz. Doveva essere il numero #1, l’avevamo poi annunciato come #2, l’abbiamo rimandato in entrambe le [...]
Mike Flanagan

Mike Flanagan

Inland n. 16/2023
Lo specchio è un simbolo polisemantico. Investe la sfera delle apparenze, ma anche quella dei significa(n)ti. Chiama in causa l’estetica, la filosofia e, insieme, la psichiatria. È l’uno che contiene [...]
Manetti Bros.

Manetti Bros.

Inland n. 14/2022
Febbraio 2020. Inland. Quaderni di cinema numero #13 va in stampa con una nuova veste. Brossura, dorso rigido, grammatura della copertina aumentata. Il numero è dedicato a William Lustig, alfiere [...]
Lune d'Acciaio - I miti della fantascienza
Considerata da un punto di vista non solo letterario, la fantascienza può assumere oggi la funzione un tempo ricoperta dai miti. I viaggi nello spazio profondo, le avventure in galassie [...]
Rob Zombie

Rob Zombie

Inland n. 1/2015
Con la parola inland si intende letteralmente ciò che è all’interno. Nel suo capolavoro INLAND EMPIRE, David Lynch ha esteso la semantica terminologica a una dimensione più concettuale, espansa e [...]
Pupi Avati

Pupi Avati

Inland n. 10/2019
Numero #10. Stiamo diventando grandi. Era da tempo che pensavamo a come festeggiare adeguatamente questa ricorrenza tonda, questo traguardo tagliato in un crescendo di sperimentazioni editoriali, collaborazioni, pubblicazioni sempre più [...]
Philip K. Dick - Lui è vivo, noi siamo morti
Celebrato in film, fumetti e serie tv, Philip K. Dick ha stregato gli ultimi decenni del XX secolo. Ma il suo immaginario era talmente prodigioso che, a furia di sondare [...]
Sergio Martino

Sergio Martino

Inland n. 5/2017
Giunto al quinto numero, INLAND. Quaderni di cinema affronta uno snodo cruciale, fatto di significative ed emblematiche svolte che segnano uno scarto, un’apertura rispetto alla precedente linea editoriale. Innanzitutto la scelta del [...]
Carlo Verdone

Carlo Verdone

Inland n. 12/2019
"Vi ho chiesto di mettere la mia moto Honda Nighthawk in copertina perché su quella moto c'è passato il cinema italiano. Su quella moto io sono andato e tornato da [...]
Rob Zombie Reloaded

Rob Zombie Reloaded

Inland n. 8/2019
Giunto all’ottavo fascicolo, INLAND. Quaderni di cinema riavvolge per un attimo la pellicola della sua breve ma significativa storia, tornando a percorrere i passi compiuti nel 2015 quando aveva aperto [...]
America! America? - Sguardi sull'Impero antimoderno
L’impero statunitense ha sempre generato nella cultura italiana reazioni contrastanti, che spaziano da un’esaltazione semi-isterica a una condanna a priori, altrettanto paranoica. Sembra sia pressoché impossibile, per chi si confronta [...]
Dario Argento

Dario Argento

Inland n. 15/2022
Tutto è nato da Occhiali neri (2022). Dalla sua visione, certo, ma anche dal dibattito che il film ha riaperto a proposito di Dario Argento e di tutto ciò che [...]
Walt Disney - Il mago di Hollywood
«Credo che dopo una tempesta venga l’arcobaleno: che la tempesta sia il prezzo dell’arcobaleno. La gente ha bisogno dell’arcobaleno e ne ho bisogno anch’io, e perciò glielo do». Solo un [...]
4-4-2 - Calciatori, tifosi, uomini
Nel calcio s’intrecciano oggi le linee di forza del nostro tempo; talvolta vi si palesano le sue fratture, i suoi non-detti. Ecco perché il quattordicesimo fascicolo di «Antarès» è dedicato [...]
Nicolas Winding Refn

Nicolas Winding Refn

Inland n. 4/2017
Perché Nicolas Winding Refn? La risposta è semplice: perché, piaccia o no, è un autore che, più di altri, oggi ha qualcosa da dire. Sebbene sempre più distante dalle logiche [...]
Michele Soavi

Michele Soavi

Inland n. 6/2018
Il nuovo corso di INLAND. Quaderni di cinema, inaugurato dal numero #5, dedicato a Sergio Martino, è contraddistinto da aperture al cinema italiano, al passato, a trattazioni che possano anche [...]

Best seller

Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti è famoso come regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, che sono stati visti [...]

Articoli piu' letti