Kill Baby Kill! Il cinema di Mario Bava

Gabriele Acerbo & Roberto Pisoni
2021-12-17 11:06:50
Kill Baby Kill! Il cinema di Mario Bava

In occasione dell’uscita al cinema di “Diabolik” dei Manetti Bros, ecco la recensione  di Mister Paura della  nuova edizione della monografia a cura di Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni dedicata al regista del genere fantastico. Edito da Bietti Edizioni e impreziosito da contenuti originali un ritratto avvincente di un autore che ha influenzato una generazione di cineasti
Il dottor Frank-N-Furter diceva: “Non si giudica un libro dalla copertina”. Non ce ne voglia il transivaniano in guepiere e reggicalze di “Rocky Horror Picture”, ma nel caso di “Kill Baby Kill! Il cinema di Mario Bava” faremo un’eccezione. Sul volume, edito da Bietti Edizioni, campeggia John Phillip Law con la maschera di Diabolik, affiancato dalla stupenda Marisa Mell nei panni di Eva Kant. E già da questa scelta iconografica, si evince che Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni hanno impreziosito la loro già pregevolissima monografia con contenuti e testimonianze inedite. A partire proprio da un’intervista ai Manetti Bros, che a distanza di 50 anni dal film di Bava hanno riportato sul grande schermo le gesta criminali di Diabolik. E a dimostrazione di quanto il regista italiano sia ancora attualissimo in questa versione aggiornata di Kill Baby Kill! sono presenti un intervento di Nicolas Winding Refn che presentò con entusiasmo “Terrore nello spazio”, e un omaggio di Guillermo Del Toro, da sempre grande estimatore del cineasta nato a Sanremo ne 1914. Last but not least, il libro ci offre il commosso ricordo di Elena, la primogenita di Mario che ha svelato l’infanzia trascorso in compagnia di Nonno Eugenio, capostipite di una famiglia di talentuosi cineasti. Commovente anche la dedica del libro riservata al regista Max Croci, amico fraterno dei due autori, scomparso l’8 novembre 2018 all’età di 50 anni. Insomma, Mario Bava colpisce ancora, Sicché non resta che partire, insieme a Mister Paura.  per questo viaggio fantastico, tra peplum, western, giallo, thriller, fantascienza, gotico e pop.
“Io venivo da una scuola di gente – De Robertis, Steno, Soldati- che usava il cervello per cavarsela. Che inventava il cinema su niente. Esempio tipico fu “Caltiki-Mostro Immortale” di Riccardo Freda. Era un mostro fantascientifico che io feci di Trippa. Di Trippa per gatti. Anzi siccome il tecnico che tutti i giorni doveva comprare un quintale di trippa s’era messo in testa di risparmiare usava sempre la solita. Dopo tre giorni quella trippa uccideva con il suo puzzo Herter, l’attore tedesco che fa il corpo a corpo col mostro a momenti muore, In Tunisia la trippa di Caltiki quando esplode fece un tale effetto che gli spettatori impauriti scapparono dal cinema. Ed era banalissima trippa”.
Basterebbero queste parole di Mario Bava, per capire quanto fosse geniale e umile Mario Bava, uno che faceva il cinema come si fanno le seggiole. E il libro curato da Acerbo e Pisoni è un’epifania di aneddoti. raccontati dai collaboratori e amici del regista. Mario era un demiurgo stregone capace di trasformare un piatto di polenta in un inferno dantesco, solo grazie a una lampadina.

MARIO BAVA TRA GOTICO E HORROR

I 45 migliori film horror

“Mi piacciono molto anche i film di Mario Bava, nei quali non c’è praticamente storia, solo atmosfera, con tutta quella nebbia e le signore che camminano lungo i corridoi: sono una sorta di gotico italiano: Bava mi sembra appartenere al secolo scorso”. Così, Martin Scorsese riassume tutto il talento di un cineasta capace di affrontare con successo un genere, il gotico, di solito poco frequentato dalla cinematografia italiana. Attraverso i contributi di Barbara Steele, Tim Burton, Guillermo del Toro, Roger Corman, John Landis, il libro ci consente di attraversare quei lunghi e lugubri corridoi e scoprire stanze segrete, reliquie preziose. E viene voglia di rivedere capolavori come “La Maschera Del Demonio”, “La frusta e il corpo”, “I tre volti della paura”. Perché per Bava il cinema era la fucina del mago, fare una storia con le proprie mani.

MARIO BAVA: DA  REAZIONE A CATENA A DIABOLIK

“Cosa desidera per il futuro?” “Una bara colma di sangue nella quale io possa riposare in pace, potendo però uscire la notte per addentare i film che ho fatto”. Già da questa risposta si evince come l’ironia e l’autoironia non siano mai mancate a Mario Bava. Quel dolce sadismo, quello humour nerissimo che ritroviamo in molti suoi thriller, da “Reazione a Catena” a “6 Donne per l’assassino”. Un coté beffardo che ritroviamo anche in “Diabolik”, a partire dalla straordinaria sequenza dell’arrivo del criminale e della sua compagna e sodale Eva Kant. Un delirio optical in salsa lounge che ha sedotto pure Roman Coppola. Nell’intervista di Gabriele Acerbo, il figlio di Francis svela che per lui è il Diabolik della pop culture. Tant’è che gli ha reso omaggio con il suo film del 2001 “CQ” E, in fondo anche questa nuova edizione di “Kill Baby Kill! “è un tributo a un regista che Quentin Tarantino considera il suo eroe e che invece, molti giovani non conoscono. Questo volume, quindi, rappresenta una guida agile, divertente ed emozionante per esplorare il mondo di un regista visionario, geniale, spiritoso e non accora abbastanza celebrato.

Paolo Nizza ©SkyTG24 15 dicembre 2021

Ultimi post dal blog

Fabrizio Fogliato è un esperto di cinema e in particolare del cinema dei generi. Da anni pubblica regolarmente saggi e analisi che diventano punti di riferimento per il mondo del cinema. Lo scorso anno ha mandato in stampa un nuovo importante volume intitolato Con la rabbia agli occhi. Itinerari psicologici nel cinema criminale italiano. Lo abbiamo intervistato per farci spiegare di che cosa si tratta e in che modo ha analizzato il cinema criminale della Penisola. Partiamo dal titolo. Come mai ha scelto Con la rabbia agli occhi, che è anche il titolo di un film degli anni 70? Con la rabbia [...]
Benedetta Pallavidino ha raccontato un attore molto controverso nel suo Helmut Berger. Ritratto su pellicola, edito da Bietti Edizioni nella collana Fotogrammi. L’abbiamo intervistata. L’attore classe 1944 è scomparso il maggio scorso ed è stato interprete di tanti capolavori tra cui diversi film di Luchino Visconti con cui ebbe anche una relazione. Ecco le sue parole sull’artista: Come nasce la tua voglia di andare a raccontare un personaggio controverso come Helmut Berger? Nasce dal fatto che l’ho sempre trovato un attore molto sottovalutato, ricordato solo per essere stato il divo e il compagno di Visconti. È sicuramente vero che diretto da [...]
“Non vendere i tuoi sogni, mai” è il romanzo di esordio di Umberto Lucarelli, recentemente ripubblicato e parte di una trilogia sugli anni Settanta – Il ricordo, il passato come una tortura, sofferenza. Ora lo scacci, ora lo sogni, lo desideri, lo abbracci: ti culli nell’ombra nera e cupa del pensiero che t’insegue e ti morde, ti riempie gli occhi languidi di malinconia: lascia il passato! Lascialo! – Perché? Il passato sono io, sono io il futuro, perché nascondere ciò che vive in me? Far rivivere il passato, a distanza di dieci o di quarant’anni, per fare i conti con il [...]

Ultime uscite

François Ozon

François Ozon

Inland n. 2/2016
Il secondo numero di INLAND è il primo volume dedicato in Italia a François Ozon. Regista tra i generi, firma sfuggente all’etichetta d’autore, nei suoi film Ozon fa riverberare echi [...]
Fiume Diciannove - Il Fuoco sacro della Città di Vita
1919-2019. Un secolo fa Gabriele d’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, dando vita a quella che sarebbe stata una rivoluzione durata cinquecento giorni. Un’atmosfera febbricitante e festosa, ma anzitutto sacra, qui [...]
Aldo Lado

Aldo Lado

Inland n. 9/2019
Quello che stringete tra le mani è il numero più complesso, stratificato, polisemantico del nostro – vostro – INLAND. Quaderni di cinema. Lo è innanzitutto grazie al parco autori, mai [...]
Dylan Dog - Nostro orrore quotidiano
Detective dell’Occulto, Indagatore dell’Incubo, Esploratore di Pluriversi: come definire altrimenti Dylan Dog, dal 1986 residente al n. 7 della londinese Craven Road? Le sue avventure – che affrontano tutti gli [...]
Dino Buzzati - Nostro fantastico quotidiano
Vi sono autori, come disse una volta Conan Doyle, che «hanno varcato una porta magica». Tra questi spicca Dino Buzzati, che ha condotto il fantastico nel cuore pulsante della materia. [...]
William Lustig

William Lustig

Inland n. 13/2020
Gennaio 2015, riunone di redazione: si discute a proposito della nascita di INLAND. Quaderni di cinema. A chi dedicare i primi tre numeri? Idee tante, unanimità poca. Restano quattro progetti, [...]
Jorge Luis Borges - Il Bibliotecario di Babele
Jorge Luis Borges è un autore oceanico, un crocevia di esperienze, storie, civiltà e piani dell’essere, un caleido­scopio nel quale il passato si fa futuro e il futuro si rispecchia [...]
Antonio Bido

Antonio Bido

Inland n. 11/2019
Girata la boa del decimo numero, INLAND. Quaderni di cinema compie altri due significativi passi in avanti. Innanzitutto ottiene il passaporto. A rilasciarlo è stato il Paradies Film Festival di Jena [...]
Carlo & Enrico Vanzina

Carlo & Enrico Vanzina

Inland n. 7/2018
INLAND. Quaderni di cinema numero #7 nasce nell’ormai lontano dicembre 2017, in un bar di Milano dove, di fronte al sottoscritto, siede Rocco Moccagatta, firma di punta di tutto quel [...]
Lav Diaz

Lav Diaz

Inland n. 3/2017
È da tempo che noi di INLAND pensiamo a una monografia dedicata a Lav Diaz. Doveva essere il numero #1, l’avevamo poi annunciato come #2, l’abbiamo rimandato in entrambe le [...]
Mike Flanagan

Mike Flanagan

Inland n. 16/2023
Lo specchio è un simbolo polisemantico. Investe la sfera delle apparenze, ma anche quella dei significa(n)ti. Chiama in causa l’estetica, la filosofia e, insieme, la psichiatria. È l’uno che contiene [...]
Manetti Bros.

Manetti Bros.

Inland n. 14/2022
Febbraio 2020. Inland. Quaderni di cinema numero #13 va in stampa con una nuova veste. Brossura, dorso rigido, grammatura della copertina aumentata. Il numero è dedicato a William Lustig, alfiere [...]
Lune d'Acciaio - I miti della fantascienza
Considerata da un punto di vista non solo letterario, la fantascienza può assumere oggi la funzione un tempo ricoperta dai miti. I viaggi nello spazio profondo, le avventure in galassie [...]
Rob Zombie

Rob Zombie

Inland n. 1/2015
Con la parola inland si intende letteralmente ciò che è all’interno. Nel suo capolavoro INLAND EMPIRE, David Lynch ha esteso la semantica terminologica a una dimensione più concettuale, espansa e [...]
Pupi Avati

Pupi Avati

Inland n. 10/2019
Numero #10. Stiamo diventando grandi. Era da tempo che pensavamo a come festeggiare adeguatamente questa ricorrenza tonda, questo traguardo tagliato in un crescendo di sperimentazioni editoriali, collaborazioni, pubblicazioni sempre più [...]
Philip K. Dick - Lui è vivo, noi siamo morti
Celebrato in film, fumetti e serie tv, Philip K. Dick ha stregato gli ultimi decenni del XX secolo. Ma il suo immaginario era talmente prodigioso che, a furia di sondare [...]
Sergio Martino

Sergio Martino

Inland n. 5/2017
Giunto al quinto numero, INLAND. Quaderni di cinema affronta uno snodo cruciale, fatto di significative ed emblematiche svolte che segnano uno scarto, un’apertura rispetto alla precedente linea editoriale. Innanzitutto la scelta del [...]
Carlo Verdone

Carlo Verdone

Inland n. 12/2019
"Vi ho chiesto di mettere la mia moto Honda Nighthawk in copertina perché su quella moto c'è passato il cinema italiano. Su quella moto io sono andato e tornato da [...]
Rob Zombie Reloaded

Rob Zombie Reloaded

Inland n. 8/2019
Giunto all’ottavo fascicolo, INLAND. Quaderni di cinema riavvolge per un attimo la pellicola della sua breve ma significativa storia, tornando a percorrere i passi compiuti nel 2015 quando aveva aperto [...]
America! America? - Sguardi sull'Impero antimoderno
L’impero statunitense ha sempre generato nella cultura italiana reazioni contrastanti, che spaziano da un’esaltazione semi-isterica a una condanna a priori, altrettanto paranoica. Sembra sia pressoché impossibile, per chi si confronta [...]
Dario Argento

Dario Argento

Inland n. 15/2022
Tutto è nato da Occhiali neri (2022). Dalla sua visione, certo, ma anche dal dibattito che il film ha riaperto a proposito di Dario Argento e di tutto ciò che [...]
Walt Disney - Il mago di Hollywood
«Credo che dopo una tempesta venga l’arcobaleno: che la tempesta sia il prezzo dell’arcobaleno. La gente ha bisogno dell’arcobaleno e ne ho bisogno anch’io, e perciò glielo do». Solo un [...]
4-4-2 - Calciatori, tifosi, uomini
Nel calcio s’intrecciano oggi le linee di forza del nostro tempo; talvolta vi si palesano le sue fratture, i suoi non-detti. Ecco perché il quattordicesimo fascicolo di «Antarès» è dedicato [...]
Nicolas Winding Refn

Nicolas Winding Refn

Inland n. 4/2017
Perché Nicolas Winding Refn? La risposta è semplice: perché, piaccia o no, è un autore che, più di altri, oggi ha qualcosa da dire. Sebbene sempre più distante dalle logiche [...]
Michele Soavi

Michele Soavi

Inland n. 6/2018
Il nuovo corso di INLAND. Quaderni di cinema, inaugurato dal numero #5, dedicato a Sergio Martino, è contraddistinto da aperture al cinema italiano, al passato, a trattazioni che possano anche [...]

Best seller

Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti è famoso come regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, che sono stati visti [...]

Articoli piu' letti