Il cubo di Kubrick. "Arancia meccanica 50 anni dopo e per sempre"

Giancarlo Grossini
2022-11-22 10:14:58
Il cubo di Kubrick.

A Clockwork Orange, after 50 years the book “Kubrick’s Cube” reveals the secrets of the film

Light Kubrick’s cube. A clockwork orange 50 years later and forever it is like drinking a glass of Milk +: It is stuff that makes you robust, but not at all inclined to ultraviolence. On the contrary, it makes you fluid and opens the doors of the infinite worlds present in the masterpiece signed by the naturalized British American director who made his cinema debut in New York in December 1971. It arrived in Italy in September 1972, after being successfully presented at the Venice Film Festival. And the merit of this book, written by Giancarlo Grossini and published by Bietti, is that of making Gulliver wonder about a labyrinthine and amazing work in a very pleasant and fruitful way. A feature film that recalls the well-known magical polyhedron created by the Hungarian architecture professor and sculptor Ernő Rubik. An enigmatic 6-sided film made up of 9 rotating elements. A frighteningly prophetic work, given the times we live in.

Clockwork Orange between Freud, Fedez and the Mona Lisa

Giancarlo Grossini, historic signature of Corriere della Sera wears the shoes of a brilliant, authoritative and kind Dude and reveals page after page his boundless passion for Clockwork Orange. The pleasure of the author in reviewing and listening to Stanley Kubrick’s masterpiece in loop introduces us to a dazzling vertigo of relevance, connections, concatenations, conjunctions, ties often surprising if not downright unthinkable. The words flow quickly, like the Durango 95, and the book is transformed into a crowded crossroads of lost roads where Sigmund Freud and Gustav Jung, Haruki Murakami and Jacques Lacan, the Nobel Prize for physics Giorgio Parisi and the neurosurgeon Arnaldo Benini meet. So the close-up of Malcolm McDowell in the role of Alex who from the Korova Milk Bar looks at us threateningly and mockingly has the same mysterious strength as the smile of Leonardo’s Mona Lisa. And it is no coincidence that that image has been an influence in the most diverse fields: from the banners of ultra groups of Sampdoria and Juventus to the Nail Art signed by Fedez of 2021, from the look of Boy George and the Culture Boys to the pirate Jack Sparrow played by Johnny Depp. As if Clockwork Orange was interconnected with everything we see and hear. A film that enjoys appearing and disappearing as it pleases, like the game of the reel of Freudian memory, rightly mentioned in the book.

From a centrifuge of genres to Latte + by Achille Lauro

In bringing Anthony Burgess’ novel of the same name to the big screen, Stanley Kubrick has mixed a skewer of film genres. From porn to westerns, from comedy to horror. There are multiple stylistic features in Clockwork Orange that distilled into a Long Island cocktail. Only the melodrama is missing and moreover, as he pointed out in an interview in the film, the word love is never pronounced. Yet the language used by the protagonist Alex is a florilege of endearments or diminutives of terms such as “peccatuccio”, “droguccia”, “little brother.” On the other hand, the book published by Bietti teaches us the triumph of the id, the apology of Narcissus, the triumphal march of the unconscious. No cure Ludovico can heal Alex, it is not possible to put the drugo in a corner. Perhaps this is why we cannot hate Alex, despite his terrifying and brutal deeds. Because he is a distorted but revealing mirror. of our dark side, net of those white uniforms (even if for some African tribes white is the color of death).

Clockwork Orange it is such a powerful and intoxicating cinematic fruit that it would work perfectly even if the soundtrack were replaced. And the author cites three songs by Achille Lauro as Milk +, Generation X And Cosmic Barrilete that would really sound karashòlikewise to Mahler instead of Beethoven.

The similarities with H2S by Roberto Faenza

In the perpetual game of mirrors that animates Kubrick’s cube, there is also space for a precious interview with Roberto Faenza. With a brilliant insight, the author discovers several matches between Clockwork Orange And H2S, a cursed, censored and today almost invisible work shot by the Italian filmmaker in 1968. We will never know if Kubrick was inspired by this film, but the certain fact that at the time Faenza was a friend and shared an apartment in London with Anthony Burgess, ‘author of the novel from which the film is based. In short, knowledge increases the mystery. And Kubrick’s Cube is a fabulous puzzle game that’s really exciting and thrilling to dabble in. A work that, like the brains, relies on inspiration. Because, as Grossini masterfully puts it:

“Inside Clockwork Orange I find cinema, psychoanalysis (a matter that no longer seems to interest me), pleasure in viewing, and the obsession with having to shed light on something magmatic, unclear, eccentric that emerges from a film. True? False? Right? Wrong? Insane? Intelligent? These are the questions that I ask myself, that everyone can ask themselves. With one certainty: Kubrick was a genius, and his Clockwork Orange it’s not just a movie“.

 

Redazione ©Italianpost 13 ottobre 2022

Ultimi post dal blog

Fabrizio Fogliato è un esperto di cinema e in particolare del cinema dei generi. Da anni pubblica regolarmente saggi e analisi che diventano punti di riferimento per il mondo del cinema. Lo scorso anno ha mandato in stampa un nuovo importante volume intitolato Con la rabbia agli occhi. Itinerari psicologici nel cinema criminale italiano. Lo abbiamo intervistato per farci spiegare di che cosa si tratta e in che modo ha analizzato il cinema criminale della Penisola. Partiamo dal titolo. Come mai ha scelto Con la rabbia agli occhi, che è anche il titolo di un film degli anni 70? Con la rabbia [...]
Benedetta Pallavidino ha raccontato un attore molto controverso nel suo Helmut Berger. Ritratto su pellicola, edito da Bietti Edizioni nella collana Fotogrammi. L’abbiamo intervistata. L’attore classe 1944 è scomparso il maggio scorso ed è stato interprete di tanti capolavori tra cui diversi film di Luchino Visconti con cui ebbe anche una relazione. Ecco le sue parole sull’artista: Come nasce la tua voglia di andare a raccontare un personaggio controverso come Helmut Berger? Nasce dal fatto che l’ho sempre trovato un attore molto sottovalutato, ricordato solo per essere stato il divo e il compagno di Visconti. È sicuramente vero che diretto da [...]
“Non vendere i tuoi sogni, mai” è il romanzo di esordio di Umberto Lucarelli, recentemente ripubblicato e parte di una trilogia sugli anni Settanta – Il ricordo, il passato come una tortura, sofferenza. Ora lo scacci, ora lo sogni, lo desideri, lo abbracci: ti culli nell’ombra nera e cupa del pensiero che t’insegue e ti morde, ti riempie gli occhi languidi di malinconia: lascia il passato! Lascialo! – Perché? Il passato sono io, sono io il futuro, perché nascondere ciò che vive in me? Far rivivere il passato, a distanza di dieci o di quarant’anni, per fare i conti con il [...]

Ultime uscite

François Ozon

François Ozon

Inland n. 2/2016
Il secondo numero di INLAND è il primo volume dedicato in Italia a François Ozon. Regista tra i generi, firma sfuggente all’etichetta d’autore, nei suoi film Ozon fa riverberare echi [...]
Fiume Diciannove - Il Fuoco sacro della Città di Vita
1919-2019. Un secolo fa Gabriele d’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, dando vita a quella che sarebbe stata una rivoluzione durata cinquecento giorni. Un’atmosfera febbricitante e festosa, ma anzitutto sacra, qui [...]
Aldo Lado

Aldo Lado

Inland n. 9/2019
Quello che stringete tra le mani è il numero più complesso, stratificato, polisemantico del nostro – vostro – INLAND. Quaderni di cinema. Lo è innanzitutto grazie al parco autori, mai [...]
Dylan Dog - Nostro orrore quotidiano
Detective dell’Occulto, Indagatore dell’Incubo, Esploratore di Pluriversi: come definire altrimenti Dylan Dog, dal 1986 residente al n. 7 della londinese Craven Road? Le sue avventure – che affrontano tutti gli [...]
Dino Buzzati - Nostro fantastico quotidiano
Vi sono autori, come disse una volta Conan Doyle, che «hanno varcato una porta magica». Tra questi spicca Dino Buzzati, che ha condotto il fantastico nel cuore pulsante della materia. [...]
William Lustig

William Lustig

Inland n. 13/2020
Gennaio 2015, riunone di redazione: si discute a proposito della nascita di INLAND. Quaderni di cinema. A chi dedicare i primi tre numeri? Idee tante, unanimità poca. Restano quattro progetti, [...]
Jorge Luis Borges - Il Bibliotecario di Babele
Jorge Luis Borges è un autore oceanico, un crocevia di esperienze, storie, civiltà e piani dell’essere, un caleido­scopio nel quale il passato si fa futuro e il futuro si rispecchia [...]
Antonio Bido

Antonio Bido

Inland n. 11/2019
Girata la boa del decimo numero, INLAND. Quaderni di cinema compie altri due significativi passi in avanti. Innanzitutto ottiene il passaporto. A rilasciarlo è stato il Paradies Film Festival di Jena [...]
Carlo & Enrico Vanzina

Carlo & Enrico Vanzina

Inland n. 7/2018
INLAND. Quaderni di cinema numero #7 nasce nell’ormai lontano dicembre 2017, in un bar di Milano dove, di fronte al sottoscritto, siede Rocco Moccagatta, firma di punta di tutto quel [...]
Lav Diaz

Lav Diaz

Inland n. 3/2017
È da tempo che noi di INLAND pensiamo a una monografia dedicata a Lav Diaz. Doveva essere il numero #1, l’avevamo poi annunciato come #2, l’abbiamo rimandato in entrambe le [...]
Mike Flanagan

Mike Flanagan

Inland n. 16/2023
Lo specchio è un simbolo polisemantico. Investe la sfera delle apparenze, ma anche quella dei significa(n)ti. Chiama in causa l’estetica, la filosofia e, insieme, la psichiatria. È l’uno che contiene [...]
Manetti Bros.

Manetti Bros.

Inland n. 14/2022
Febbraio 2020. Inland. Quaderni di cinema numero #13 va in stampa con una nuova veste. Brossura, dorso rigido, grammatura della copertina aumentata. Il numero è dedicato a William Lustig, alfiere [...]
Lune d'Acciaio - I miti della fantascienza
Considerata da un punto di vista non solo letterario, la fantascienza può assumere oggi la funzione un tempo ricoperta dai miti. I viaggi nello spazio profondo, le avventure in galassie [...]
Rob Zombie

Rob Zombie

Inland n. 1/2015
Con la parola inland si intende letteralmente ciò che è all’interno. Nel suo capolavoro INLAND EMPIRE, David Lynch ha esteso la semantica terminologica a una dimensione più concettuale, espansa e [...]
Pupi Avati

Pupi Avati

Inland n. 10/2019
Numero #10. Stiamo diventando grandi. Era da tempo che pensavamo a come festeggiare adeguatamente questa ricorrenza tonda, questo traguardo tagliato in un crescendo di sperimentazioni editoriali, collaborazioni, pubblicazioni sempre più [...]
Philip K. Dick - Lui è vivo, noi siamo morti
Celebrato in film, fumetti e serie tv, Philip K. Dick ha stregato gli ultimi decenni del XX secolo. Ma il suo immaginario era talmente prodigioso che, a furia di sondare [...]
Sergio Martino

Sergio Martino

Inland n. 5/2017
Giunto al quinto numero, INLAND. Quaderni di cinema affronta uno snodo cruciale, fatto di significative ed emblematiche svolte che segnano uno scarto, un’apertura rispetto alla precedente linea editoriale. Innanzitutto la scelta del [...]
Carlo Verdone

Carlo Verdone

Inland n. 12/2019
"Vi ho chiesto di mettere la mia moto Honda Nighthawk in copertina perché su quella moto c'è passato il cinema italiano. Su quella moto io sono andato e tornato da [...]
Rob Zombie Reloaded

Rob Zombie Reloaded

Inland n. 8/2019
Giunto all’ottavo fascicolo, INLAND. Quaderni di cinema riavvolge per un attimo la pellicola della sua breve ma significativa storia, tornando a percorrere i passi compiuti nel 2015 quando aveva aperto [...]
America! America? - Sguardi sull'Impero antimoderno
L’impero statunitense ha sempre generato nella cultura italiana reazioni contrastanti, che spaziano da un’esaltazione semi-isterica a una condanna a priori, altrettanto paranoica. Sembra sia pressoché impossibile, per chi si confronta [...]
Dario Argento

Dario Argento

Inland n. 15/2022
Tutto è nato da Occhiali neri (2022). Dalla sua visione, certo, ma anche dal dibattito che il film ha riaperto a proposito di Dario Argento e di tutto ciò che [...]
Walt Disney - Il mago di Hollywood
«Credo che dopo una tempesta venga l’arcobaleno: che la tempesta sia il prezzo dell’arcobaleno. La gente ha bisogno dell’arcobaleno e ne ho bisogno anch’io, e perciò glielo do». Solo un [...]
4-4-2 - Calciatori, tifosi, uomini
Nel calcio s’intrecciano oggi le linee di forza del nostro tempo; talvolta vi si palesano le sue fratture, i suoi non-detti. Ecco perché il quattordicesimo fascicolo di «Antarès» è dedicato [...]
Nicolas Winding Refn

Nicolas Winding Refn

Inland n. 4/2017
Perché Nicolas Winding Refn? La risposta è semplice: perché, piaccia o no, è un autore che, più di altri, oggi ha qualcosa da dire. Sebbene sempre più distante dalle logiche [...]
Michele Soavi

Michele Soavi

Inland n. 6/2018
Il nuovo corso di INLAND. Quaderni di cinema, inaugurato dal numero #5, dedicato a Sergio Martino, è contraddistinto da aperture al cinema italiano, al passato, a trattazioni che possano anche [...]

Best seller

Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti è famoso come regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, che sono stati visti [...]

Articoli piu' letti