Giovanni Allegra: profilo bio-bibliografico
Brunello Natale De Cusatis
Giovanni Allegra nasce a Palermo il 22 aprile 1935. Dopo aver frequentato nella città natale tutte le scuole, dalle elementari al liceo, s’immatricola all’Istituto Orientale di Napoli, prediligendo le letterature spagnola e tedesca. Si laurea con Giuseppe Carlo Rossi, celebre ispanista e lusitanista, discutendo una tesi su L’opera letteraria di Ramiro de Maeztu. Subito dopo, vive la sua prima esperienza di docente quale lettore d’italiano presso l’Università di Barcellona, rimanendovi cinque anni. Nel 1969 rientra in Italia per ricoprire l’incarico di professore di Lingua e Letteratura Spagnola presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia. Nel 1986, divenuto ordinario, è chiamato a insegnare a Macerata, mantenendo al contempo la supplenza a Perugia.
Fin da studente si situa su posizioni di “destra”. Nonostante ciò gli crei difficoltà e inimicizie nell’ambito intellettuale e accademico italiano, anche a livello di carriera, resterà per sempre e fermamente coerente con le sue scelte ideologiche, sia nell’intimo della persona e dei rapporti umani che nei suoi interessi di studioso.
Innumerevoli sono le sue collaborazioni a pubblicazioni scientifiche, in Italia e all’estero («Nuova Antologia», «Giornale italiano di filologia», «Prospettive», «Annali dell’Istituto Universitario Orientale», «Rassegna Iberistica», «Thesaurus», «Arbor», «Anales de Literatura Española», «Boletín de la Real Academia Española», «Hispanic Journal», «Ínsula», etc.), senza dimenticare l’impegno di critica militante, svolta tanto su quotidiani quanto su periodici («il Giornale», «Intervento», «Il Tempo», «Messaggero Veneto», «Gazzetta Ticinese», «Giornale di Sicilia», «Il Borghese», «La Destra», etc.).
Figura di grande rilievo dell’ispanismo internazionale, tiene conferenze e corsi presso varie istituzioni universitarie, soprattutto statunitensi (Purdue University, Loyola University New Orleans, Cornell University, Yale University, State University of New York at Stony Brook, College of Wooster, Hunter College, etc.). Nel 1980 è eletto socio corrispondente della Real Academia de Buenas Letras di Barcellona e poco più tardi, nel 1984, della Real Academia Española. Nel 1988, come riconoscimento dei suoi studi, gli viene assegnato dall’Ambasciata di Spagna in Italia il prestigioso premio Juan Carlos I.
È stato di certo uno dei principali specialisti, a livello internazionale, del Modernismo letterario spagnolo e dell’Ottocento ispanico – da lui posto, sotto il profilo ideologico, in forte contrasto con la cultura coeva del resto d’Europa – nonché di alcuni aspetti del Medioevo, in particolare quello mitico-favoloso, e delle tendenze esoteriche nella letteratura. Il tutto sotto il segno indiscusso dell’antimodernismo.
Ha al suo attivo una sterminata bibliografia, che abbraccia vari campi della letteratura – non solo spagnola –, composta di saggi, articoli, traduzioni e curatele di edizioni critiche e antologie.
Tra le sue monografie sono da ricordare: La vigna e i solchi. Tradizione e tradizionalisti nella letteratura spagnola dell’Ottocento (Bulzoni, Roma 1975; ed. spagnola ampliata: Siviglia 1980); Il regno interiore. Premesse e sembianti del modernismo in Spagna (Jaca Book, Milano 1982; ed. spagnola ampliata: Madrid 1986); Spagna antimoderna e inattuale. Studi e ricerche (Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli-Perugia 1994; volume pubblicato postumo, che raccoglie vari articoli e saggi usciti in riviste e edizioni straniere di difficile reperibilità).
È autore d’importantissime traduzioni e curatele, tanto da essere ritenute alcune, anche a distanza di anni, dei veri e propri “classici”, quali: De Maeztu (Volpe, Roma 1965); Raimondo Lullo, Libro dell’ordine della cavalleria (Edizioni Francescane, Roma 1972; II ed.: Arktos, Carmagnola 1983); Juan Donoso Cortés, Saggio sul cattolicesimo, il liberalismo e il socialismo (Rusconi, Milano 1972); Ernst von Salomon, Un destino tedesco (tr. di Eriberto Streicher, Edizioni del Borghese, Milano 1972); Antonio Torquemada, Jardin de flores curiosas (Editorial Castalia, Madrid 1982); Ramón del Valle-Inclán, La Lampada Meravigliosa (Esercizi spirituali) (Carabba, Lanciano 1982); Álvaro Cunqueiro, Cronache di un maestro di coro (Jaca Book, Milano 1983); Francisco Delicado, La lozana andaluza (Taurus Ediciones, Madrid 1983); Ramón del Valle-Inclán, Aromi di leggenda, Il passeggero. Aromas deleyenda, El pasajero (Novecento, Palermo 1987); Léon Daudet, Melancholia (Novecento, Palermo 1989).
A soli cinquantaquattro anni, Giovanni Allegra muore di un male incurabile, a Casteldaccia, in terra palermitana, il 4 agosto del 1989.