Marilyn, l'intervista impossibile

Bruna Magi
2022-08-05 16:25:49
Marilyn, l'intervista impossibile

La giornalista Bruna Magi in occasione dell’anniversario in un libro immagina «L’intervista impossibile» alla Monroe

Le vere icone non muoiono mai. Tanto più quando esse incarnano il concetto di bellezza secondo canoni estetici non transeunti. Marilyn Monroe
per dire. Provvide a rinascere a nuova vita nella notte tra il 4 agosto e il 5 di sessant’anni anni fa. E sarebbe il caso di non indulgere più di tanto sulle cause probabili della sua morte, sulle congetture di una fine avvolta ancora nella nebbia. Suicidio? Overdose di droghe? Cale poco. Di un cosa si può e si deve andar certi. Quei 90-60-90, le misure da pocket venus di Norma Jeane Mortenson (questo il suo nome all’anagrafe) rappresenteranno per sempre la quintessenza della bellezza, un concerto unico e irripetibile di sex appeal. Non è un caso se dopo averne studiato con acribia da entomologo le perfette proporzioni del volto, alcuni studiosi hanno voluto sovrapporle addirittura ai canoni di perfezione teorizzati dallo studio delle proporzioni del viso di Leonardo da Vinci. Se ad un viso dai tratti regolari, si aggiunge un corpo esplosivo e capelli biondo platino, il risultato è alfine quello di una sex bomb senza precedenti. Mitigato o forse accentuato da una intrigantissima aria da bambina.

Poi c’ è la Marilyn tormentata, i suoi amori vulcanici, le sue intime fragilità, i segreti svelati troppo tardi. E l’immagine della Marylin sensualissima e oca, ma che oca non lo era neanche un po’. Parola di BrunaMagi, la scrittrice che in occasione dei sei decenni dalla scomparsa di Norma ha concepito una intelligente chiacchierata immaginaria con la diva. Marilyn, l’intervista impossibile» (Bietti edizioni, 103 pagine, 4,99 euro) il titolo del libro.

«Oriana Fallaci ha inseguito Marilyn Monroe a lungo, nonostante non fosse nota per la pazienza. Ma la sua perseveranza non è
stata premiata: Marilyn è rimasta la sua grande intervista mancata». Ecco, la Magi ha provato ad assemblare un parziale risarcimento di questa intervista impossibile. Impossibile perché l’intervistata non c’è più da un pezzo. Impossibile perché inventata più o meno di sana pianta.

«Di Marilyn è stato detto e scritto tantissimo e oggi, sessant’anni esatti dopo la sua morte, che cos’altro si potrebbe raccontare di nuovo? – scrive l’autrice – Forse niente, forse tutto». Di certo Bruna Magi conosce bene la diva: per anni ha letto biografie, articoli, cronache del tempo e non, romanzi dedicati a lei. Più al suo mito che alla sua persona, va sottolineato. Per anni ha visto immagini, documentari, servizi televisivi. E ne ha scritto. «Sessant’anni dalla morte, era il 4 agosto 1962. Se fosse vissuta, Marilyn Monroe nel 2022 avrebbe compiuto novantasei anni – scrive la Magi in introduzione -. Tutti le avrebbero augurato di campare sino a cento e probabilmente lei li avrebbe mandati al diavolo. Figuriamoci, non sopportava l’idea di una ruga a trentasei, avrebbe giudicato banale e noiosa la teoria secondo la quale stiamo guadagnando punti con le possibilità di durata che la vita oggi ci offre. Tanto più che la morte l’aveva cercata molte vol-
te, guardandola bene in faccia, attraverso una continua escalation nell’assunzione di alcol e barbiturici di ogni tipo, per riuscire a vivere, a dormire, a essere sveglia, ad amare e disperarsi». Marilyn donna fragile, vittima di uno star system spietato. Di cristallo ma di grande prismatica sensibilità. «Molte volte, nel corso dei miei lunghi anni di giornalismo cinematografico, quando tutti la giudicavano una bionda oca per eccellenza (la stessa critica cieca che a lungo ha considerato Totò una maschera cretina, salvo un giorno scoprirne la genialità), l’ho difesa, scrivendo che oscillava tra il prendere in giro sé stessa e gli altri, con la sua ironia innata che anticipava i tempi, e la necessità di adeguarsi a un modello abusato e obbligato, ai tempi in cui Hollywood optava ancora per la netta distinzione fra angeli del focolare, pure eroine di immani tragedie, donne diaboliche che attiravano gli uomini in cerchi infernali, o svampite che con vocine gorgheggianti puntavano all’unico traguardo sensato: sposare un uomo ricco. La macchina del cinema produceva senza sosta immagini scontate e costante-
mente riciclate – conclude Magi -. “Santini” a sfondo fisso che portavano fiumi di dollari nelle casse delle major».

 

Alberto Fraja  ©Il Tempo 5 agosto 2022

Ultimi post dal blog

SE SI VEDONO, uno dopo l’altro, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Sacco e Vanzetti, La classe operaia va in paradiso e Il caso Mattei, “non ci si sottrae al dubbio di trovarsi ancora di fronte a quel fenomeno molto italiano del mostro che viene dal nulla, di quello molto bravo [...] con alle spalle non una schiera di concorrenti battuti ma semplicemente il deserto”. Lo affermava Corrado Augias già nel 1971 e vale ancora oggi, a trent’anni dalla scomparsa, per Gian Maria Volonté, l’attore che avrebbe voluto saper raccontare il vento e che Tullio Kezich definiva [...]
Giuseppe Del Ninno porta il lettore attraverso un'indagine che fa rivivere trame, intrighi e indolenze della Capitale Antefatto. Una ventina d'anni fa, un racconto di Giuseppe Del Ninno vinse il premio Giallo-Estate indetto dal Giallo Mondadori e assegnato da una giuria presieduta da Laura Grimaldi, ovvero la Cassazione in materia. Il racconto si chiamava La vedova e più tardi si trasformò in un romanzo che, quando lo lessi, ancora fresco di dattiloscritto, mi appassionò. Per quanto anche allora scrivessi libri, avevo una scarsa dimestichezza con l'industria editoriale in genere, e in particolare con quella che ha a che fare con [...]
Da poche settimane è uscito il nuovo libro dello scrittore e saggista Stefano Loparco: ‘L’ultimo sguardo, vita e morte di Gian Maria Volonté’. Edito da Bietti (collana ‘I libri di Inland’), e disponibile on-line e in libreria. Loparco da gran divulgatore di Cinema, ha trattato tra gli altri di Jacopetti, Kinski e Sorrentino, adesso ci appassiona con Gian Maria Volonté (1933 – 1994) e il suo magnetismo umano. Questo saggio è il racconto di un “tempo sospeso”, il tempo di Volonté. Gian Maria Volonté che con infinita dedizione alla recitazione e abnegazione incondizionata nei confronti di un ideale di impegno [...]

Ultime uscite

François Ozon

François Ozon

Inland n. 2/2016
Il secondo numero di INLAND è il primo volume dedicato in Italia a François Ozon. Regista tra i generi, firma sfuggente all’etichetta d’autore, nei suoi film Ozon fa riverberare echi [...]
Fiume Diciannove - Il Fuoco sacro della Città di Vita
1919-2019. Un secolo fa Gabriele d’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, dando vita a quella che sarebbe stata una rivoluzione durata cinquecento giorni. Un’atmosfera febbricitante e festosa, ma anzitutto sacra, qui [...]
Aldo Lado

Aldo Lado

Inland n. 9/2019
Quello che stringete tra le mani è il numero più complesso, stratificato, polisemantico del nostro – vostro – INLAND. Quaderni di cinema. Lo è innanzitutto grazie al parco autori, mai [...]
Dylan Dog - Nostro orrore quotidiano
Detective dell’Occulto, Indagatore dell’Incubo, Esploratore di Pluriversi: come definire altrimenti Dylan Dog, dal 1986 residente al n. 7 della londinese Craven Road? Le sue avventure – che affrontano tutti gli [...]
Dino Buzzati - Nostro fantastico quotidiano
Vi sono autori, come disse una volta Conan Doyle, che «hanno varcato una porta magica». Tra questi spicca Dino Buzzati, che ha condotto il fantastico nel cuore pulsante della materia. [...]
William Lustig

William Lustig

Inland n. 13/2020
Gennaio 2015, riunone di redazione: si discute a proposito della nascita di INLAND. Quaderni di cinema. A chi dedicare i primi tre numeri? Idee tante, unanimità poca. Restano quattro progetti, [...]
Jorge Luis Borges - Il Bibliotecario di Babele
Jorge Luis Borges è un autore oceanico, un crocevia di esperienze, storie, civiltà e piani dell’essere, un caleido­scopio nel quale il passato si fa futuro e il futuro si rispecchia [...]
Rote Armee Fraktion

Rote Armee Fraktion

Inland n. 18/2024
GRATUITO PER I NOSTRI LETTORI UN ESTRATTO DELLA COPIA DIGITALE DI QUESTO NUOVO INLAND E ALCUNI TESTI DA LEGGERE ONLINE Due anni fa, nel concepire il nuovo corso di INLAND, con [...]
Antonio Bido

Antonio Bido

Inland n. 11/2019
Girata la boa del decimo numero, INLAND. Quaderni di cinema compie altri due significativi passi in avanti. Innanzitutto ottiene il passaporto. A rilasciarlo è stato il Paradies Film Festival di Jena [...]
Carlo & Enrico Vanzina

Carlo & Enrico Vanzina

Inland n. 7/2018
INLAND. Quaderni di cinema numero #7 nasce nell’ormai lontano dicembre 2017, in un bar di Milano dove, di fronte al sottoscritto, siede Rocco Moccagatta, firma di punta di tutto quel [...]
Lav Diaz

Lav Diaz

Inland n. 3/2017
È da tempo che noi di INLAND pensiamo a una monografia dedicata a Lav Diaz. Doveva essere il numero #1, l’avevamo poi annunciato come #2, l’abbiamo rimandato in entrambe le [...]
Mike Flanagan

Mike Flanagan

Inland n. 16/2023
Lo specchio è un simbolo polisemantico. Investe la sfera delle apparenze, ma anche quella dei significa(n)ti. Chiama in causa l’estetica, la filosofia e, insieme, la psichiatria. È l’uno che contiene [...]
Manetti Bros.

Manetti Bros.

Inland n. 14/2022
Febbraio 2020. Inland. Quaderni di cinema numero #13 va in stampa con una nuova veste. Brossura, dorso rigido, grammatura della copertina aumentata. Il numero è dedicato a William Lustig, alfiere [...]
Lune d'Acciaio - I miti della fantascienza
Considerata da un punto di vista non solo letterario, la fantascienza può assumere oggi la funzione un tempo ricoperta dai miti. I viaggi nello spazio profondo, le avventure in galassie [...]
Rob Zombie

Rob Zombie

Inland n. 1/2015
Con la parola inland si intende letteralmente ciò che è all’interno. Nel suo capolavoro INLAND EMPIRE, David Lynch ha esteso la semantica terminologica a una dimensione più concettuale, espansa e [...]
Pupi Avati

Pupi Avati

Inland n. 10/2019
Numero #10. Stiamo diventando grandi. Era da tempo che pensavamo a come festeggiare adeguatamente questa ricorrenza tonda, questo traguardo tagliato in un crescendo di sperimentazioni editoriali, collaborazioni, pubblicazioni sempre più [...]
Philip K. Dick - Lui è vivo, noi siamo morti
Celebrato in film, fumetti e serie tv, Philip K. Dick ha stregato gli ultimi decenni del XX secolo. Ma il suo immaginario era talmente prodigioso che, a furia di sondare [...]
Sergio Martino

Sergio Martino

Inland n. 5/2017
Giunto al quinto numero, INLAND. Quaderni di cinema affronta uno snodo cruciale, fatto di significative ed emblematiche svolte che segnano uno scarto, un’apertura rispetto alla precedente linea editoriale. Innanzitutto la scelta del [...]
Carlo Verdone

Carlo Verdone

Inland n. 12/2019
"Vi ho chiesto di mettere la mia moto Honda Nighthawk in copertina perché su quella moto c'è passato il cinema italiano. Su quella moto io sono andato e tornato da [...]
Rob Zombie Reloaded

Rob Zombie Reloaded

Inland n. 8/2019
Giunto all’ottavo fascicolo, INLAND. Quaderni di cinema riavvolge per un attimo la pellicola della sua breve ma significativa storia, tornando a percorrere i passi compiuti nel 2015 quando aveva aperto [...]
America! America? - Sguardi sull'Impero antimoderno
L’impero statunitense ha sempre generato nella cultura italiana reazioni contrastanti, che spaziano da un’esaltazione semi-isterica a una condanna a priori, altrettanto paranoica. Sembra sia pressoché impossibile, per chi si confronta [...]
Dario Argento

Dario Argento

Inland n. 15/2022
Tutto è nato da Occhiali neri (2022). Dalla sua visione, certo, ma anche dal dibattito che il film ha riaperto a proposito di Dario Argento e di tutto ciò che [...]
Walt Disney - Il mago di Hollywood
«Credo che dopo una tempesta venga l’arcobaleno: che la tempesta sia il prezzo dell’arcobaleno. La gente ha bisogno dell’arcobaleno e ne ho bisogno anch’io, e perciò glielo do». Solo un [...]
4-4-2 - Calciatori, tifosi, uomini
Nel calcio s’intrecciano oggi le linee di forza del nostro tempo; talvolta vi si palesano le sue fratture, i suoi non-detti. Ecco perché il quattordicesimo fascicolo di «Antarès» è dedicato [...]
Nicolas Winding Refn

Nicolas Winding Refn

Inland n. 4/2017
Perché Nicolas Winding Refn? La risposta è semplice: perché, piaccia o no, è un autore che, più di altri, oggi ha qualcosa da dire. Sebbene sempre più distante dalle logiche [...]
Michele Soavi

Michele Soavi

Inland n. 6/2018
Il nuovo corso di INLAND. Quaderni di cinema, inaugurato dal numero #5, dedicato a Sergio Martino, è contraddistinto da aperture al cinema italiano, al passato, a trattazioni che possano anche [...]

Best seller

Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti è famoso come regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, che sono stati visti [...]

Articoli piu' letti