"Umberto Lucarelli rivisita i sogni in cui si vedeva paladino, ripensando alla gloria immaginata e agli immensi campi di battaglia. Quelle strade, quelle fabbriche di notte, quelle stanze piene di fumo, le sbarre alle finestre, le bottiglie, le chiavi in pugno, ore e ore di interminabili riunioni. E' un ricordo onesto e soprattutto non richiesto". Livio Quagliata, il manifesto