Giovanni Allegra: profilo bio-bibliografico

Brunello Natale De Cusatis
Jorge Luis Borges – Il Bibliotecario di Babele n. 12/2017
Giovanni Allegra: profilo bio-bibliografico

Giovanni Allegra nasce a Palermo il 22 aprile 1935. Dopo aver fre­quentato nella città natale tutte le scuole, dalle elementari al liceo, s’im­matricola all’Istituto Orientale di Na­poli, prediligendo le letterature spagnola e tedesca. Si laurea con Giuseppe Carlo Rossi, celebre ispanista e lusitanista, di­scutendo una tesi su L’opera letteraria di Ramiro de Maeztu. Subito dopo, vive la sua prima esperienza di docente quale lettore d’italiano presso l’Università di Barcellona, rimanendovi cinque anni. Nel 1969 rientra in Italia per ricoprire l’incarico di professore di Lingua e Lette­ratura Spagnola presso la Facoltà di Let­tere e Filosofia dell’Università di Perugia. Nel 1986, divenuto ordinario, è chiama­to a insegnare a Macerata, mantenendo al contempo la supplenza a Perugia.

Fin da studente si situa su posizioni di “destra”. Nonostante ciò gli crei difficol­tà e inimicizie nell’ambito intellettuale e accademico italiano, anche a livello di carriera, resterà per sempre e fermamente coerente con le sue scelte ideologiche, sia nell’intimo della persona e dei rapporti umani che nei suoi interessi di studioso.

Innumerevoli sono le sue collaborazio­ni a pubblicazioni scientifiche, in Italia e all’estero («Nuova Antologia», «Gior­nale italiano di filologia», «Prospetti­ve», «Annali dell’Istituto Universita­rio Orientale», «Rassegna Iberistica», «Thesaurus», «Arbor», «Anales de Li­teratura Española», «Boletín de la Real Academia Española», «Hispanic Jour­nal», «Ínsula», etc.), senza dimentica­re l’impegno di critica militante, svolta tanto su quotidiani quanto su periodici («il Giornale», «Intervento», «Il Tem­po», «Messaggero Veneto», «Gazzetta Ticinese», «Giornale di Sicilia», «Il Borghese», «La Destra», etc.).

Figura di grande rilievo dell’ispanismo internazionale, tiene conferenze e cor­si presso varie istituzioni universitarie, soprattutto statunitensi (Purdue Uni­versity, Loyola University New Orleans, Cornell University, Yale University, Sta­te University of New York at Stony Bro­ok, College of Wooster, Hunter College, etc.). Nel 1980 è eletto socio corrispon­dente della Real Academia de Buenas Letras di Barcellona e poco più tardi, nel 1984, della Real Academia Española. Nel 1988, come riconoscimento dei suoi stu­di, gli viene assegnato dall’Ambasciata di Spagna in Italia il prestigioso premio Juan Carlos I.

È stato di certo uno dei principali spe­cialisti, a livello internazionale, del Mo­dernismo letterario spagnolo e dell’Ot­tocento ispanico – da lui posto, sotto il profilo ideologico, in forte contrasto con la cultura coeva del resto d’Europa – nonché di alcuni aspetti del Medioevo, in particolare quello mitico-favoloso, e delle tendenze esoteriche nella lettera­tura. Il tutto sotto il segno indiscusso dell’antimodernismo.

Ha al suo attivo una sterminata biblio­grafia, che abbraccia vari campi della let­teratura – non solo spagnola –, composta di saggi, articoli, traduzioni e curatele di edizioni critiche e antologie.

Tra le sue monografie sono da ricor­dare: La vigna e i solchi. Tradizione e tradizionalisti nella letteratura spagnola dell’Ottocento (Bulzoni, Roma 1975; ed. spagnola ampliata: Siviglia 1980); Il regno interiore. Premesse e sembianti del modernismo in Spagna (Jaca Book, Mila­no 1982; ed. spagnola ampliata: Madrid 1986); Spagna antimoderna e inattuale. Studi e ricerche (Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli-Perugia 1994; volume pubblicato postumo, che raccoglie vari articoli e saggi usciti in riviste e edizioni straniere di difficile reperibilità).

È autore d’importantissime traduzioni e curatele, tanto da essere ritenute alcu­ne, anche a distanza di anni, dei veri e propri “classici”, quali: De Maeztu (Vol­pe, Roma 1965); Raimondo Lullo, Libro dell’ordine della cavalleria (Edizioni Francescane, Roma 1972; II ed.: Arktos, Carmagnola 1983); Juan Donoso Cor­tés, Saggio sul cattolicesimo, il liberalismo e il socialismo (Rusconi, Milano 1972); Ernst von Salomon, Un destino tedesco (tr. di Eriberto Streicher, Edizioni del Borghese, Milano 1972); Antonio Tor­quemada, Jardin de flores curiosas (Edito­rial Castalia, Madrid 1982); Ramón del Valle-Inclán, La Lampada Meravigliosa (Esercizi spirituali) (Carabba, Lanciano 1982); Álvaro Cunqueiro, Cronache di un maestro di coro (Jaca Book, Milano 1983); Francisco Delicado, La lozana andaluza (Taurus Ediciones, Madrid 1983); Ramón del Valle-Inclán, Aro­mi di leggenda, Il passeggero. Aromas deleyenda, El pasajero (Novecento, Paler­mo 1987); Léon Daudet, Melancholia (Novecento, Palermo 1989).

A soli cinquantaquattro anni, Giovan­ni Allegra muore di un male incurabile, a Casteldaccia, in terra palermitana, il 4 agosto del 1989.

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