L'ultimo sguardo. Vita e morte di Gian Maria Volonté

Stefano Loparco
2025-07-08 13:55:34
L'ultimo sguardo. Vita e morte di Gian Maria Volonté

Nel libro intenso e struggente di Stefano Loparco, introdotto con passione e competenza da Ilaria Floreano e accompagnato dalle parole commosse della figlia Giovanna, riviviamo la parabola umana e artistica di Gian Maria Volonté. Un viaggio poetico, profondo e dolorosamente autentico, tra cinema, impegno civile e l’inesauribile sete di verità di un attore irripetibile, scomparso improvvisamente mentre cercava un’ultima, impossibile autenticità.

L’ordinario rimorchiatore di banalità non attraversa mai le pagine del libro L’ultimo sguardo – Vita e morte di Gian Maria Volonté. D’altronde, Stefano Loparco è da sempre un capitano coraggioso, un autore mai omologato e sempre sorprendente. Sicché il saggio, pubblicato da Bietti nella collana I libri di Inland, è un’intrepida nave corsara che circumnaviga con grazia e libertà l’oceano Volonté. Il risultato è un’avventura letteraria che evita con stile le secche della soporifera agiografia, gli scogli letali della pornografia dei sentimenti e persino i nauseabondi gorghi del chiacchiericcio gossipparo. Siamo certi che questo testo sarebbe piaciuto anche a Gian Maria. Basta pensare alla citazione in esergo, vergata dallo stesso Volonté: «Mi piacerebbe raccontare il vento, ma è difficile». E poi, la meraviglia di una biografia che inizia dalla fine, dall’omega, consapevole delle parole di Pier Paolo Pasolini: «La morte compie un fulmineo montaggio della nostra vita: ossia sceglie i suoi momenti veramente significativi […] e li mette in successione, facendo del nostro presente […] un passato chiaro, stabile, certo, e dunque linguisticamente ben descrivibile […]. Solo grazie alla morte, la nostra vita ci serve ad esprimerci».

Tra vita e morte, Lo sguardo di Ulisse
Ci sono attori che non si limitano a interpretare, ma che incarnano ogni ruolo come se fosse un atto d’amore disperato verso la vita stessa. Gian Maria Volonté era uno di questi rari e preziosi spiriti: uomo inquieto, tormentato da un destino fatto di luci e ombre, capace di guardare il mondo sempre con occhi nuovi e dolorosamente sinceri. Stefano Loparco, in questo libro, ci accompagna nell’intimità più struggente dell’attore, partendo dal tragico momento della sua morte improvvisa a Florina, sul set del film Lo sguardo di Ulisse di Theo Angelopoulos.

Quel freddo giorno di dicembre del 1994, Volonté interpretava Ivo Levi, custode disperato di una cineteca durante l’assedio di Sarajevo, intento a salvare frammenti di bellezza dalla devastazione della guerra. Quasi presagendo che quella sarebbe stata la sua ultima scena, Volonté volle correre davvero, con una tanica riempita oltre ogni necessità, per non tradire neppure per un attimo la verità del personaggio. Quella corsa verso l’autenticità, con il cuore stretto in una morsa, sarà il suo commovente addio al mondo.
Loparco scrive con la delicatezza di chi conosce la poesia della perdita, attingendo dagli appunti manoscritti custoditi nella Bibliomediateca di Torino. Battute riscritte decine di volte, parole sottolineate fino a inciderle sulla carta come cicatrici dell’anima: «Ormai che senso potrebbe avere qualsiasi cosa? Nel mezzo di questo massacro…». Frasi che sembrano valere tanto per il personaggio di Ivo quanto per l’uomo Gian Maria, eterno viaggiatore tra mondi tormentati.

Indagine su un attore inarrivabile
Nel libro emergono anche il passato e i conflitti interiori di Volonté, segnato da un padre controverso, comandante delle brigate nere durante l’occupazione nazista. Il dolore di questa eredità divenne ribellione e poi impegno politico, passione civile mai domata, costantemente presente nella sua vita personale e artistica.
Ogni pellicola citata diventa così un piccolo squarcio di memoria che Loparco ci offre con commozione poetica. Da Un uomo da bruciare dei fratelli Taviani, dove Volonté dà voce alle lotte contadine di Salvatore Carnevale, ai ruoli memorabili e perturbanti nei western di Sergio Leone, Per un pugno di dollari e Per qualche dollaro in più, che lo consacrarono internazionalmente come icona.
C’è il Volonté delle grandi battaglie sociali di Elio Petri, premiato a Cannes e agli Oscar con il capolavoro Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (come risuona terribilmente attuale quel motto pronunciato dal Dottore: «La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!»), e quello commovente e lacerante di Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo. Ancora con Montaldo, in Giordano Bruno, dà vita con intensità bruciante al filosofo eretico arso sul rogo per le sue idee, simbolo del coraggio intellettuale contro ogni oscurantismo.
Francesco Rosi lo dirige in film vibranti e complessi come Il caso Mattei, Lucky Luciano e Cristo si è fermato a Eboli, opere intrise di politica, di umanità e di indignazione civile. E ancora lo vediamo nell’operaio Lulù Massa de La classe operaia va in paradiso, che incrementa la produzione per poi trasformarsi nel direttore inquietante di Sbatti il mostro in prima pagina di Marco Bellocchio, fino al suo magistrato umanissimo e lacerato in Porte aperte di Gianni Amelio, tratto da un romanzo di Leonardo Sciascia. Un attore capace di snobbare Hollywood e recitare diretto dai Vanzina in Tre colonne in cronaca (opera da riscoprire), perché Gian Maria era imprevedibile, come il mare che tanto amava.

La lettera di Giovanna Gravina Volonté e l’abbecedario di Ilaria Floreano
Arricchito da testimonianze preziose, come l’omaggio poetico della figlia Giovanna Gravina Volonté che cita versi dello svedese Harry Martinson, il libro di Loparco non è solo una biografia, ma una carezza poetica e commossa al ricordo di un attore che seppe attraversare la vita con una passione struggente e contagiosa. A rendere il volume ancora più prezioso e affascinante, c’è un sentito omaggio a Volonté in forma di abbecedario firmato dalla volitiva Ilaria Floreano, editor, traduttrice, co-direttrice della collana cinematografica I libri di Inland e direttrice della collana digitale Fotogrammi. Ilaria ci offre, dalla A di attore alla Z di zampata, un originalissimo e potente ritratto di un artista splendidamente complesso.

Una storia semplice, ma complessa
Così, chiudendo il libro, resta forte la sensazione che Gian Maria Volonté sia ancora qui, nella forza di uno sguardo, nel dolore di una corsa, nella bellezza di un’anima che non smetterà mai di emozionare e commuovere. Un ultimo viaggio al termine del mare per ricordare che l’arte autentica non muore mai davvero. Una storia semplice, eppure complessa, che alimenta il cuore e la mente di chi ha amato un artista inquieto e straordinario. E a noi non resta che domandarci con un immaginario accento siciliano: «Ma dov’è il dottor Panunzio?», consapevoli che ormai siamo «come le macchine» e non andremo in paradiso.

Paolo Nizza ©skytg24 4 luglio 2025

Ultimi post dal blog

“CREDETEMI, LARS non è un uomo che si priva di solleticamenti o curiosità, intellettualmente, artisticamente o socialmente. A volte viene accusato di essere misogino – e il suo comportamento di allora non sarebbe stato del tutto in linea con l’atmosfera odierna del MeToo e della cancel culture –, ma posso dirvi che ai miei occhi è sempre stato protettivo e si è identificato più con i personaggi femminili che con quelli maschili, più con le attrici che con gli attori. Il fatto è che sfida le donne allo stesso modo con cui sfida sé stesso. E può essere dolce e generoso, [...]
Non aprite quella porta, il libro di Corvino racconta Leatherface e l'America cannibale. Leatherface, la motosega e l'America cannibale: Non aprite quella porta diventa un saggio appassionante firmato da Niccolò Corvino e pubblicato da Bietti Edizioni. Un voliume che tra Freud, Jung, Bataille e le fiabe nere  racconta perché l'horror di Tobe Hooper non smette di parlarci. Un viaggio allucinato tra cinema, filosofia e il clangore delle porte che si chiudono. Parigi val bene una porta Il mio primo incontro con il cult horror griffato Tobe Hooper avvenne proprio sotto la Torre Eiffel, nei primi anni Ottanta. In gita con la mia famiglia [...]
Lo Squalo ci parla, un libro racconta il film di Spielberg che ha cambiato il cinema. Lorenzo Insegnante ci porta in mare con Spielberg, tra pinne che spuntano per soli quattro minuti, squali meccanici che affondano e le due note di Williams che bastano a farci tremare. Un libro che racconta come un lungometraggio nato dal caos, ispirato a Benchley e a veri attacchi nel New Jersey, abbia trasformato la paura in arte. Perché Lo squalo ha riscritto le regole del blockbuster e il mare, dopo Spielberg, non è più stato lo stesso Ci sono due note, Mi e Fa, che valgono più [...]

Ultime uscite

François Ozon

François Ozon

Inland n. 2/2016
Il secondo numero di INLAND è il primo volume dedicato in Italia a François Ozon. Regista tra i generi, firma sfuggente all’etichetta d’autore, nei suoi film Ozon fa riverberare echi [...]
Fiume Diciannove - Il Fuoco sacro della Città di Vita
1919-2019. Un secolo fa Gabriele d’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, dando vita a quella che sarebbe stata una rivoluzione durata cinquecento giorni. Un’atmosfera febbricitante e festosa, ma anzitutto sacra, qui [...]
Aldo Lado

Aldo Lado

Inland n. 9/2019
Quello che stringete tra le mani è il numero più complesso, stratificato, polisemantico del nostro – vostro – INLAND. Quaderni di cinema. Lo è innanzitutto grazie al parco autori, mai [...]
Dylan Dog - Nostro orrore quotidiano
Detective dell’Occulto, Indagatore dell’Incubo, Esploratore di Pluriversi: come definire altrimenti Dylan Dog, dal 1986 residente al n. 7 della londinese Craven Road? Le sue avventure – che affrontano tutti gli [...]
Dino Buzzati - Nostro fantastico quotidiano
Vi sono autori, come disse una volta Conan Doyle, che «hanno varcato una porta magica». Tra questi spicca Dino Buzzati, che ha condotto il fantastico nel cuore pulsante della materia. [...]
William Lustig

William Lustig

Inland n. 13/2020
Gennaio 2015, riunone di redazione: si discute a proposito della nascita di INLAND. Quaderni di cinema. A chi dedicare i primi tre numeri? Idee tante, unanimità poca. Restano quattro progetti, [...]
Jorge Luis Borges - Il Bibliotecario di Babele
Jorge Luis Borges è un autore oceanico, un crocevia di esperienze, storie, civiltà e piani dell’essere, un caleido­scopio nel quale il passato si fa futuro e il futuro si rispecchia [...]
Rote Armee Fraktion

Rote Armee Fraktion

Inland n. 18/2024
GRATUITO PER I NOSTRI LETTORI UN ESTRATTO DELLA COPIA DIGITALE DI QUESTO NUOVO INLAND E ALCUNI TESTI DA LEGGERE ONLINE Due anni fa, nel concepire il nuovo corso di INLAND, con [...]
Antonio Bido

Antonio Bido

Inland n. 11/2019
Girata la boa del decimo numero, INLAND. Quaderni di cinema compie altri due significativi passi in avanti. Innanzitutto ottiene il passaporto. A rilasciarlo è stato il Paradies Film Festival di Jena [...]
Carlo & Enrico Vanzina

Carlo & Enrico Vanzina

Inland n. 7/2018
INLAND. Quaderni di cinema numero #7 nasce nell’ormai lontano dicembre 2017, in un bar di Milano dove, di fronte al sottoscritto, siede Rocco Moccagatta, firma di punta di tutto quel [...]
Lav Diaz

Lav Diaz

Inland n. 3/2017
È da tempo che noi di INLAND pensiamo a una monografia dedicata a Lav Diaz. Doveva essere il numero #1, l’avevamo poi annunciato come #2, l’abbiamo rimandato in entrambe le [...]
Mike Flanagan

Mike Flanagan

Inland n. 16/2023
Lo specchio è un simbolo polisemantico. Investe la sfera delle apparenze, ma anche quella dei significa(n)ti. Chiama in causa l’estetica, la filosofia e, insieme, la psichiatria. È l’uno che contiene [...]
Manetti Bros.

Manetti Bros.

Inland n. 14/2022
Febbraio 2020. Inland. Quaderni di cinema numero #13 va in stampa con una nuova veste. Brossura, dorso rigido, grammatura della copertina aumentata. Il numero è dedicato a William Lustig, alfiere [...]
Lune d'Acciaio - I miti della fantascienza
Considerata da un punto di vista non solo letterario, la fantascienza può assumere oggi la funzione un tempo ricoperta dai miti. I viaggi nello spazio profondo, le avventure in galassie [...]
Rob Zombie

Rob Zombie

Inland n. 1/2015
Con la parola inland si intende letteralmente ciò che è all’interno. Nel suo capolavoro INLAND EMPIRE, David Lynch ha esteso la semantica terminologica a una dimensione più concettuale, espansa e [...]
Pupi Avati

Pupi Avati

Inland n. 10/2019
Numero #10. Stiamo diventando grandi. Era da tempo che pensavamo a come festeggiare adeguatamente questa ricorrenza tonda, questo traguardo tagliato in un crescendo di sperimentazioni editoriali, collaborazioni, pubblicazioni sempre più [...]
Philip K. Dick - Lui è vivo, noi siamo morti
Celebrato in film, fumetti e serie tv, Philip K. Dick ha stregato gli ultimi decenni del XX secolo. Ma il suo immaginario era talmente prodigioso che, a furia di sondare [...]
Sergio Martino

Sergio Martino

Inland n. 5/2017
Giunto al quinto numero, INLAND. Quaderni di cinema affronta uno snodo cruciale, fatto di significative ed emblematiche svolte che segnano uno scarto, un’apertura rispetto alla precedente linea editoriale. Innanzitutto la scelta del [...]
Carlo Verdone

Carlo Verdone

Inland n. 12/2019
"Vi ho chiesto di mettere la mia moto Honda Nighthawk in copertina perché su quella moto c'è passato il cinema italiano. Su quella moto io sono andato e tornato da [...]
Rob Zombie Reloaded

Rob Zombie Reloaded

Inland n. 8/2019
Giunto all’ottavo fascicolo, INLAND. Quaderni di cinema riavvolge per un attimo la pellicola della sua breve ma significativa storia, tornando a percorrere i passi compiuti nel 2015 quando aveva aperto [...]
America! America? - Sguardi sull'Impero antimoderno
L’impero statunitense ha sempre generato nella cultura italiana reazioni contrastanti, che spaziano da un’esaltazione semi-isterica a una condanna a priori, altrettanto paranoica. Sembra sia pressoché impossibile, per chi si confronta [...]
Dario Argento

Dario Argento

Inland n. 15/2022
Tutto è nato da Occhiali neri (2022). Dalla sua visione, certo, ma anche dal dibattito che il film ha riaperto a proposito di Dario Argento e di tutto ciò che [...]
Walt Disney - Il mago di Hollywood
«Credo che dopo una tempesta venga l’arcobaleno: che la tempesta sia il prezzo dell’arcobaleno. La gente ha bisogno dell’arcobaleno e ne ho bisogno anch’io, e perciò glielo do». Solo un [...]
4-4-2 - Calciatori, tifosi, uomini
Nel calcio s’intrecciano oggi le linee di forza del nostro tempo; talvolta vi si palesano le sue fratture, i suoi non-detti. Ecco perché il quattordicesimo fascicolo di «Antarès» è dedicato [...]
Nicolas Winding Refn

Nicolas Winding Refn

Inland n. 4/2017
Perché Nicolas Winding Refn? La risposta è semplice: perché, piaccia o no, è un autore che, più di altri, oggi ha qualcosa da dire. Sebbene sempre più distante dalle logiche [...]
Michele Soavi

Michele Soavi

Inland n. 6/2018
Il nuovo corso di INLAND. Quaderni di cinema, inaugurato dal numero #5, dedicato a Sergio Martino, è contraddistinto da aperture al cinema italiano, al passato, a trattazioni che possano anche [...]

Best seller

Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti è famoso come regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, che sono stati visti [...]

Articoli piu' letti