Le Parigi di Drieu

Marco Spada
2025-08-01 20:16:00
Le Parigi di Drieu

La passione dello scrittore per la sua patria raccontata da Victoria Ocampo: “Nella sua maniera di amare la Francia riconoscono il suo modo di amare le donne”
“Ne uccide più la penna che la spada”, recita un detto popolare che deriva da un versetto biblico del Siracide, e Roger Nimier, nel suo romanzo “Le Spade”, non pare smentirlo. Impossibile dunque che qualcuno con un nome del genere non dimostri acutezza nel delineare, quasi chirurgicamente ma non senza poesia, un rapporto – quello tra Pierre Drieu la Rochelle e Parigi – fatto di brusche separazioni, ma anche di imperfette riconciliazioni, come lembi di una ferita (ovviamente di arma da taglio!) ricuciti insieme.
E nulla toglie, anzi, aggiunge, alla perizia della ricostruzione contenuta nel volumetto edito da Bietti (“Le Parigi di Drieu”, 111 pagine, 6,99 euro), l’osservazione che Stenio Solinas fa nella prefazione riguardo al “non radicamento” di Drieu, che in molti suoi romanzi sceglie un’ambientazione altra – si pensi alla Grecia di “Una donna alla finestra”, alla Bolivia un po’ immaginaria de “L’uomo a cavallo” e all’“Intermezzo Romano” – e, perfino nei romanzi parigini, non insiste sui luoghi con la stessa ostinazione e riconoscibilità di un Céline o di un Brasillach.
Eppure Drieu era un vero flâneur e un camminatore instancabile, che di sé, nei suoi romanzi, non aveva risparmiato nulla, nemmeno le debolezze più sconvenienti, pur messe in scena per il tramite dei suoi personaggi, d’altronde molto spesso palesemente autobiografici. Così, a ben vedere, non stupisce poi troppo che anche il rapporto con Parigi, tanto complesso e “indicibile”, lo si ritrovi espresso, quasi per interposta persona, da Gerhard Heller nel suo “Un Allemand a Paris” (il tedesco scriverà: “Ho camminato fino all’Hôtel Scribe, dove alloggiavamo. Quante volte avrei camminato così, da solo, in questa città, per quattro anni. Un passante a Parigi, sempre a rimuginare sulla mia strana situazione, con un misto di gioia e angoscia”, una sensazione di estraneità che certo Drieu conosceva bene ovunque andasse e, per certi versi soprattutto, a Parigi) e, specularmente “al femminile”, chiave di lettura decisamente più congeniale al Nostro, nell’inedito “La parigina”, pubblicato di recente da Pangea.
Benché non stanziale ed inquieto, Drieu non è un globe-trotter à la Steven Runciman, però: non viaggia certo, con la mente o con il corpo che sia, per appagare una curiosità puramente accademica. Piuttosto, azzardando un po’, è un Lord Byron del ‘900, mosso da un ideale o da un’ideologia, magari tutta sua, e dall’idea di servirla, con tutte le ingenuità del caso – si veda, per questo, la raccolta di articoli completa intitolata “Cronaca Politica”, in uscita per Passaggio al Bosco in autunno.
E, se è vero che la parabola della sua vita attiva è un po’ byroniana, gli ultimi anni del suo “Strano viaggio” non saranno affatto eroici come la morte del poeta a Missolongi, bensì più simili a un pellegrinaggio, anzi, a una Via Crucis, intrapresa sotto la protezione della sua prima moglie, Colette, premurosa fino al suo ultimo respiro nonostante la fine ingloriosa del loro matrimonio.
Tuttavia, l’unica donna che davvero è riuscita a comprendere e, cosa ancor più miracolosa, a sintetizzare il conflittuale rapporto di Drieu con la Francia e Parigi è stata Victoria Ocampo in una delle sue lettere, riunite nel bel volumetto edito da Archinto “Amarti non è stato un errore”: “Nella sua maniera di amare la Francia riconoscono il suo modo di amare le donne”, scrive Victoria, che per Drieu è un controsenso vivente, al contempo respingente e attraente. Non è un caso che un esperto di Drieu come Solinas abbia compendiato questo loro rapporto sotto il titolo “Quando l’amore è troppo intelligente”. Vale la pena di chiosare, però, che “intelligente” è l’amore di Victoria, quello di Drieu è splendidamente ottuso, sia quando è rivolto alle donne che quando è rivolto agli amici o ai politici. È proprio questo che ce lo rende tanto caro.

 

Camilla Scarpa ©barbadillo.it 24 luglio 2025

Ultimi post dal blog

Elon Musk è il personaggio del momento. Se ne parla ovunque, di continuo, non sempre in modo pertinente. L’interesse per la sua figura è stato accentuato, dapprima, dalla sua vicinanza politica a Trump, mentre, ultimamente, si è tornati a riflettere sul suo ruolo per la presa di distanze dalla presidenza Usa. Usciamo dalla lettura di un libro critico e interessante dedicato al magnate americano. Si tratta del saggio di Paolo Bottazzini, The Musk. Teoria e pratica di un genio egoista, comparo nel catalogo di Bietti. Il volume è articolato in tre capitoli. Nel primo, l’autore, docente incaricato presso l’Università degli Studi [...]
Nel panorama ormai affollato di saggi su Elon Musk, “The Musk. Teoria e pratica di un genio egoista” si distingue dagli altri. Paolo Bottazzini non vuole celebrare incondizionatamente l’immagine di Musk, ma guarda a lui in modo più riflessivo, cercando di andare oltre la narrazione ufficiale. Ci offre una lettura alternativa della figura di uno degli uomini più ricchi del pianeta, mettendone in luce i lati meno raccontati. Il genio egoista Il libro non è una biografia tradizionale: è un saggio, talvolta polemico, che riflette su ciò che Musk rappresenta nel nostro immaginario collettivo. Bottazzini descrive Musk come l’archetipo del “genio egoista”, [...]
Il ventiduesimo “Minima Letteraria” porta la firma di Guido Andrea Pautasso, studioso delle avanguardie artistiche del Novecento, della controcultura underground e del vampirismo nella letteratura italiana Tra le parole non dette dei fatti di sangue “Anche la morte è un segno particolare”. Questa frase, che ha il sapore di un memento, è stata scritta dal capo della Squadra Mobile di Firenze, Michele Giuttari, nel suo libro Il Mostro. Anatomia di un’indagine, incentrato sugli avvenimenti del Mostro di Firenze che scossero l’opinione pubblica nazionale tanto da influenzare anche le abitudini e il vissuto quotidiano degli abitanti toscani e non solo. Su quel “particolare” che Giuttari [...]

Ultime uscite

François Ozon

François Ozon

Inland n. 2/2016
Il secondo numero di INLAND è il primo volume dedicato in Italia a François Ozon. Regista tra i generi, firma sfuggente all’etichetta d’autore, nei suoi film Ozon fa riverberare echi [...]
Fiume Diciannove - Il Fuoco sacro della Città di Vita
1919-2019. Un secolo fa Gabriele d’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, dando vita a quella che sarebbe stata una rivoluzione durata cinquecento giorni. Un’atmosfera febbricitante e festosa, ma anzitutto sacra, qui [...]
Aldo Lado

Aldo Lado

Inland n. 9/2019
Quello che stringete tra le mani è il numero più complesso, stratificato, polisemantico del nostro – vostro – INLAND. Quaderni di cinema. Lo è innanzitutto grazie al parco autori, mai [...]
Dylan Dog - Nostro orrore quotidiano
Detective dell’Occulto, Indagatore dell’Incubo, Esploratore di Pluriversi: come definire altrimenti Dylan Dog, dal 1986 residente al n. 7 della londinese Craven Road? Le sue avventure – che affrontano tutti gli [...]
Dino Buzzati - Nostro fantastico quotidiano
Vi sono autori, come disse una volta Conan Doyle, che «hanno varcato una porta magica». Tra questi spicca Dino Buzzati, che ha condotto il fantastico nel cuore pulsante della materia. [...]
William Lustig

William Lustig

Inland n. 13/2020
Gennaio 2015, riunone di redazione: si discute a proposito della nascita di INLAND. Quaderni di cinema. A chi dedicare i primi tre numeri? Idee tante, unanimità poca. Restano quattro progetti, [...]
Jorge Luis Borges - Il Bibliotecario di Babele
Jorge Luis Borges è un autore oceanico, un crocevia di esperienze, storie, civiltà e piani dell’essere, un caleido­scopio nel quale il passato si fa futuro e il futuro si rispecchia [...]
Rote Armee Fraktion

Rote Armee Fraktion

Inland n. 18/2024
GRATUITO PER I NOSTRI LETTORI UN ESTRATTO DELLA COPIA DIGITALE DI QUESTO NUOVO INLAND E ALCUNI TESTI DA LEGGERE ONLINE Due anni fa, nel concepire il nuovo corso di INLAND, con [...]
Antonio Bido

Antonio Bido

Inland n. 11/2019
Girata la boa del decimo numero, INLAND. Quaderni di cinema compie altri due significativi passi in avanti. Innanzitutto ottiene il passaporto. A rilasciarlo è stato il Paradies Film Festival di Jena [...]
Carlo & Enrico Vanzina

Carlo & Enrico Vanzina

Inland n. 7/2018
INLAND. Quaderni di cinema numero #7 nasce nell’ormai lontano dicembre 2017, in un bar di Milano dove, di fronte al sottoscritto, siede Rocco Moccagatta, firma di punta di tutto quel [...]
Lav Diaz

Lav Diaz

Inland n. 3/2017
È da tempo che noi di INLAND pensiamo a una monografia dedicata a Lav Diaz. Doveva essere il numero #1, l’avevamo poi annunciato come #2, l’abbiamo rimandato in entrambe le [...]
Mike Flanagan

Mike Flanagan

Inland n. 16/2023
Lo specchio è un simbolo polisemantico. Investe la sfera delle apparenze, ma anche quella dei significa(n)ti. Chiama in causa l’estetica, la filosofia e, insieme, la psichiatria. È l’uno che contiene [...]
Manetti Bros.

Manetti Bros.

Inland n. 14/2022
Febbraio 2020. Inland. Quaderni di cinema numero #13 va in stampa con una nuova veste. Brossura, dorso rigido, grammatura della copertina aumentata. Il numero è dedicato a William Lustig, alfiere [...]
Lune d'Acciaio - I miti della fantascienza
Considerata da un punto di vista non solo letterario, la fantascienza può assumere oggi la funzione un tempo ricoperta dai miti. I viaggi nello spazio profondo, le avventure in galassie [...]
Rob Zombie

Rob Zombie

Inland n. 1/2015
Con la parola inland si intende letteralmente ciò che è all’interno. Nel suo capolavoro INLAND EMPIRE, David Lynch ha esteso la semantica terminologica a una dimensione più concettuale, espansa e [...]
Pupi Avati

Pupi Avati

Inland n. 10/2019
Numero #10. Stiamo diventando grandi. Era da tempo che pensavamo a come festeggiare adeguatamente questa ricorrenza tonda, questo traguardo tagliato in un crescendo di sperimentazioni editoriali, collaborazioni, pubblicazioni sempre più [...]
Philip K. Dick - Lui è vivo, noi siamo morti
Celebrato in film, fumetti e serie tv, Philip K. Dick ha stregato gli ultimi decenni del XX secolo. Ma il suo immaginario era talmente prodigioso che, a furia di sondare [...]
Sergio Martino

Sergio Martino

Inland n. 5/2017
Giunto al quinto numero, INLAND. Quaderni di cinema affronta uno snodo cruciale, fatto di significative ed emblematiche svolte che segnano uno scarto, un’apertura rispetto alla precedente linea editoriale. Innanzitutto la scelta del [...]
Carlo Verdone

Carlo Verdone

Inland n. 12/2019
"Vi ho chiesto di mettere la mia moto Honda Nighthawk in copertina perché su quella moto c'è passato il cinema italiano. Su quella moto io sono andato e tornato da [...]
Rob Zombie Reloaded

Rob Zombie Reloaded

Inland n. 8/2019
Giunto all’ottavo fascicolo, INLAND. Quaderni di cinema riavvolge per un attimo la pellicola della sua breve ma significativa storia, tornando a percorrere i passi compiuti nel 2015 quando aveva aperto [...]
America! America? - Sguardi sull'Impero antimoderno
L’impero statunitense ha sempre generato nella cultura italiana reazioni contrastanti, che spaziano da un’esaltazione semi-isterica a una condanna a priori, altrettanto paranoica. Sembra sia pressoché impossibile, per chi si confronta [...]
Dario Argento

Dario Argento

Inland n. 15/2022
Tutto è nato da Occhiali neri (2022). Dalla sua visione, certo, ma anche dal dibattito che il film ha riaperto a proposito di Dario Argento e di tutto ciò che [...]
Walt Disney - Il mago di Hollywood
«Credo che dopo una tempesta venga l’arcobaleno: che la tempesta sia il prezzo dell’arcobaleno. La gente ha bisogno dell’arcobaleno e ne ho bisogno anch’io, e perciò glielo do». Solo un [...]
4-4-2 - Calciatori, tifosi, uomini
Nel calcio s’intrecciano oggi le linee di forza del nostro tempo; talvolta vi si palesano le sue fratture, i suoi non-detti. Ecco perché il quattordicesimo fascicolo di «Antarès» è dedicato [...]
Nicolas Winding Refn

Nicolas Winding Refn

Inland n. 4/2017
Perché Nicolas Winding Refn? La risposta è semplice: perché, piaccia o no, è un autore che, più di altri, oggi ha qualcosa da dire. Sebbene sempre più distante dalle logiche [...]
Michele Soavi

Michele Soavi

Inland n. 6/2018
Il nuovo corso di INLAND. Quaderni di cinema, inaugurato dal numero #5, dedicato a Sergio Martino, è contraddistinto da aperture al cinema italiano, al passato, a trattazioni che possano anche [...]

Best seller

Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti è famoso come regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, che sono stati visti [...]

Articoli piu' letti