Il Borghese: «La materia oscura della modernità»

Andrew Macdonald
2015-07-12 12:31:53
Il Borghese: «La materia oscura della modernità»

Gli assetti politico-culturali della società contemporanea devono essere modificati. Questo il dato incontestabile da cui devono muovere quanti, individui o gruppi organizzati, si pongano in posizione oppositiva allo stato presente delle cose. Allo scopo può risultare utile ogni forma di produzione intellettuale che non rientri nel canone imposto dal politicamente corretto. In questo senso, segnaliamo ai lettori un libro provocatorio e scandaloso nei contenuti. Si tratta della prima edizione italiana, integrale e critica, dei Turner Diaries. Il testo comparve alla metà degli anni Settanta negli USA, sulla rivista Attack, organo del movimento di estrema destra National Alliance fondato dall’autore del volume, il fisico William Luther Pierce, che utilizzò lo pseudonimo di Andrew McDonald. Ora esce in Italia con il titolo La Seconda Guerra Civile Americana, per i tipi di Bietti, arricchito dall’introduzione del politologo Giorgio Galli e dalla postfazione del traduttore, Diego Sobrà.

Il testo è ambientato negli USA anni Novanta, luogo spazio-temporale in cui trova fine il Novecento, secolo drammatico e violento. Nelle megalopoli così come nelle zone rurali statunitensi agisce un gruppo denominato “Organizzazione”, composto da suprematisti razzisti, antisemiti dispregiatori della popolazione nera, dei diversi e degli stranieri. Il suo obiettivo politico è contrastare e sconfiggere il Governo Federale. Le vicende, dagli attentati destabilizzanti ad azioni violente e gratuite, sono narrate in un ritmo concitato nel diario di Earl Turner. La lotta senza quartiere contro i fiancheggiatori del “Sistema” globalizzato dalla finanza transnazionale, trova il proprio momento apicale nell’esplosione di un conflitto atomico globale e devastante. Insomma, nelle pagine del volume viene esaltata una rivoluzione razzista che determina la morte di milioni di persone, la distruzione di Israele, delle città russe e della Cina. Quindi, non è certo in questi aspetti, che scadalizzarono i numerosi lettori del libro negli USA, che va colta la sua importanza. Anzi! Il libro va letto come sintomo del malessere generalizzato della modernità ultima. Come suggerisce nella Nota editoriale Andrea Scarabelli, “testi come questo dimostrano…che la quiete che il nostro tempo esibisce quale proprio tratto distintivo cela un grado di follia ignoto a chi si ferma alla superficie delle cose. E’ la “materia oscura” (p. 11).

Seguendo le analisi di Giorgio Galli, si comprende cosa mai sia la materia oscura della modernità. Il politologo, infatti, ricorda come l’asserto essenziale della fisica post-newtoniana primo novecentesca sia da individuarsi nella certezza che del 90% della materia presente nell’universo, non sappiamo nulla. Ora, applicando al mondo storico il dualismo tra materia conosciuta ed oscura, si può asserire che il periodo 1870-1914, la Belle Époque, può essere paragonato alla materia conosciuta, in quanto l’ottimismo delle sorti magnifiche e progressive dell’umanità, induceva a sottacere il negativo presente nella realtà. Al contrario, dal 1914 al 1945 si affermò la “Seconda guerra dei Trent’anni”, un periodo drammatico e fortemente conflittuale. La modernità, ab initio, ha inscritto nei propri geni tale tratto dualista, colto da tanta letteratura catastrofista, della quale è voce autorevole il libro che presentiamo.

Dapprima la guerra apocalittica fu esperita come guerra stellare. Si pensi ad Orson Wells e alla sua fantomatica invasione dei marziani, oppure al film La Guerra dei mondi. In seguito, la guerra assunse in letteratura tratti eminentemente terrestri, si pensi agli scritti di Samuel Huntington, nei quali si delineano scenari di distruttive “guerre di civiltà”. Sullo sfondo della guerra fredda, altri teorizzarono il precipitare della situazione degli equilibri mondiali, ora a vantaggio di un blocco, ora dell’altro. In tale contesto va inquadrato il video Gaia del 2008, prodotto dal guru dei Cinque Stelle, Gianroberto Casaleggio che profetizza la vittoria del blocco occidentale e la realizzazione delle prime elezioni “in rete”, con le quali si insedierà un “governo mondiale”. Vero antecedente dei Turner Diaries va considerato il libro di Ayn Rand (alias Alissa Rosenbaum, ebrea russa, esoterista), intitolato La rivolta di Atlante, uscito nel 1957. John Galt, protagonista del racconto, “esprime la genialità del capitalismo, che combatte il New Deal roosveltiano…e guida una ribellione liberista” (p. 23), allo stesso modo in cui i protagonisti de La Seconda Guerra Civile Americana individuano il nemico nel sistema finanziario usurpatore dei diritti dei produttori e dei risparmiatori.

Questo libro mostra che il mondo occidentale e quindi l’Italia, uno dei suoi anelli più deboli in termini istituzionali ed economici, si trova su un precipizio. Mentre il Nuovo Regime della governance espropria i popoli del diritto alla decisione politica e realizza la collettivizzazione dell’immaginario individuale e comunitario, il fenomeno dell’affaticamento del politico, per dirla con Maffesoli, che sinora si è accompagnato ad una rassegnazione rabbiosa, rischia di vedere prevalere ben presto l’aggettivo sul sostantivo, la rabbia sulla rassegnazione. La materia oscura repressa dalle solari evidenze neo-illuministe entro la riserva del politicamente corretto può dar luogo ad esplosioni improvvise e devastanti, come quella norvegese messa in atto da Breivik, nell’estate di qualche anno fa. Quindi, il libro in questione, se da un lato ci fa comprendere “la misteriosa energia oscura che imperversa nella modernità…è occasione per ipotizzare un futuro concretamente alternativo a quello pantoclastico fantasticato da William Luther Pierce” (p. 34).

Queste pagine si rivelano utile strumento di riflessione politica ai fini del superamento della presente condizione storica. Per far fronte al potenziarsi irrefrenabile degli elementi oligarchico-finanziari, Galli propone l’eleggibilità dei Consigli di Amministrazione delle grandi imprese e delle multinazionali. La cosa è senz’altro auspicabile, a patto che si accompagni al recupero del tratto politicamente più rilevante delle democrazie organiche antiche. Come rilevò Moeller van der Bruck, esponente della Rivoluzione Conservatrice, la democrazia è “partecipazione di un popolo al proprio destino”, è il senso di un essere in-sieme, in una comunanza che ci apparenta ai passati e ai futuri del nostro popolo. Fenomeni come quelli descritti nel libro non sono risposte realmente antimoderne alla crisi, ma reazioni germinate sullo stesso terreno spirituale ed intellettuale che teoricamente si vorrebbe contrastare: sono espressioni della materia oscura della modernità.

 

(Giovanni Sessa, «Il Borghese», luglio 2015)

Ultimi post dal blog

Uno studio approfondito, in italiano, sul cinema di Martin McDonagh non era ancora stato pubblicato e nel proporlo (per le Edizioni Bietti) Francesco Cianciarelli ha scelto un titolo sicuramente di richiamo, ma non di certo per mere ragioni di marketing editoriale "Cinema dell’assurdo" è infatti un’etichetta che ben si può adattare alla filmografia di Martin McDonagh, regista londinese di origini irlandesi che ha al suo attivo un cortometraggio premiato con l’Oscar e quattro lungometraggi di cui si è parlato a volontà, nel male e – soprattutto – nel bene. La cifra di McDonagh è infatti quella di affrontare situazioni assurde e paradossali con uno [...]
È il 7 aprile del 1977, una Mercedes blu è ferma al semaforo rosso sulla strada per la Corte di cassazione di Karlsruher. Appostata in una stazione di servizio, una moto di grossa cilindrata scatta sull’asfalto. I due passeggeri sconosciuti indossano tute da biker ed il volto celato da caschi integrali. Non appena l’auto riprende la sua corsa, la Suzuki si affianca: una raffica di colpi trapassa le lamiere, i proiettili scuotono l’aria e strappano carne. L’auto, colpita, rantola agonizzante sul palo di una vicina recinzione. Il procuratore generale federale della Germania Ovest, Siegfried Buback, apre la portiera ed esce dall’auto per [...]
SE SI VEDONO, uno dopo l’altro, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Sacco e Vanzetti, La classe operaia va in paradiso e Il caso Mattei, “non ci si sottrae al dubbio di trovarsi ancora di fronte a quel fenomeno molto italiano del mostro che viene dal nulla, di quello molto bravo [...] con alle spalle non una schiera di concorrenti battuti ma semplicemente il deserto”. Lo affermava Corrado Augias già nel 1971 e vale ancora oggi, a trent’anni dalla scomparsa, per Gian Maria Volonté, l’attore che avrebbe voluto saper raccontare il vento e che Tullio Kezich definiva [...]

Ultime uscite

François Ozon

François Ozon

Inland n. 2/2016
Il secondo numero di INLAND è il primo volume dedicato in Italia a François Ozon. Regista tra i generi, firma sfuggente all’etichetta d’autore, nei suoi film Ozon fa riverberare echi [...]
Fiume Diciannove - Il Fuoco sacro della Città di Vita
1919-2019. Un secolo fa Gabriele d’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, dando vita a quella che sarebbe stata una rivoluzione durata cinquecento giorni. Un’atmosfera febbricitante e festosa, ma anzitutto sacra, qui [...]
Aldo Lado

Aldo Lado

Inland n. 9/2019
Quello che stringete tra le mani è il numero più complesso, stratificato, polisemantico del nostro – vostro – INLAND. Quaderni di cinema. Lo è innanzitutto grazie al parco autori, mai [...]
Dylan Dog - Nostro orrore quotidiano
Detective dell’Occulto, Indagatore dell’Incubo, Esploratore di Pluriversi: come definire altrimenti Dylan Dog, dal 1986 residente al n. 7 della londinese Craven Road? Le sue avventure – che affrontano tutti gli [...]
Dino Buzzati - Nostro fantastico quotidiano
Vi sono autori, come disse una volta Conan Doyle, che «hanno varcato una porta magica». Tra questi spicca Dino Buzzati, che ha condotto il fantastico nel cuore pulsante della materia. [...]
William Lustig

William Lustig

Inland n. 13/2020
Gennaio 2015, riunone di redazione: si discute a proposito della nascita di INLAND. Quaderni di cinema. A chi dedicare i primi tre numeri? Idee tante, unanimità poca. Restano quattro progetti, [...]
Jorge Luis Borges - Il Bibliotecario di Babele
Jorge Luis Borges è un autore oceanico, un crocevia di esperienze, storie, civiltà e piani dell’essere, un caleido­scopio nel quale il passato si fa futuro e il futuro si rispecchia [...]
Rote Armee Fraktion

Rote Armee Fraktion

Inland n. 18/2024
GRATUITO PER I NOSTRI LETTORI UN ESTRATTO DELLA COPIA DIGITALE DI QUESTO NUOVO INLAND E ALCUNI TESTI DA LEGGERE ONLINE Due anni fa, nel concepire il nuovo corso di INLAND, con [...]
Antonio Bido

Antonio Bido

Inland n. 11/2019
Girata la boa del decimo numero, INLAND. Quaderni di cinema compie altri due significativi passi in avanti. Innanzitutto ottiene il passaporto. A rilasciarlo è stato il Paradies Film Festival di Jena [...]
Carlo & Enrico Vanzina

Carlo & Enrico Vanzina

Inland n. 7/2018
INLAND. Quaderni di cinema numero #7 nasce nell’ormai lontano dicembre 2017, in un bar di Milano dove, di fronte al sottoscritto, siede Rocco Moccagatta, firma di punta di tutto quel [...]
Lav Diaz

Lav Diaz

Inland n. 3/2017
È da tempo che noi di INLAND pensiamo a una monografia dedicata a Lav Diaz. Doveva essere il numero #1, l’avevamo poi annunciato come #2, l’abbiamo rimandato in entrambe le [...]
Mike Flanagan

Mike Flanagan

Inland n. 16/2023
Lo specchio è un simbolo polisemantico. Investe la sfera delle apparenze, ma anche quella dei significa(n)ti. Chiama in causa l’estetica, la filosofia e, insieme, la psichiatria. È l’uno che contiene [...]
Manetti Bros.

Manetti Bros.

Inland n. 14/2022
Febbraio 2020. Inland. Quaderni di cinema numero #13 va in stampa con una nuova veste. Brossura, dorso rigido, grammatura della copertina aumentata. Il numero è dedicato a William Lustig, alfiere [...]
Lune d'Acciaio - I miti della fantascienza
Considerata da un punto di vista non solo letterario, la fantascienza può assumere oggi la funzione un tempo ricoperta dai miti. I viaggi nello spazio profondo, le avventure in galassie [...]
Rob Zombie

Rob Zombie

Inland n. 1/2015
Con la parola inland si intende letteralmente ciò che è all’interno. Nel suo capolavoro INLAND EMPIRE, David Lynch ha esteso la semantica terminologica a una dimensione più concettuale, espansa e [...]
Pupi Avati

Pupi Avati

Inland n. 10/2019
Numero #10. Stiamo diventando grandi. Era da tempo che pensavamo a come festeggiare adeguatamente questa ricorrenza tonda, questo traguardo tagliato in un crescendo di sperimentazioni editoriali, collaborazioni, pubblicazioni sempre più [...]
Philip K. Dick - Lui è vivo, noi siamo morti
Celebrato in film, fumetti e serie tv, Philip K. Dick ha stregato gli ultimi decenni del XX secolo. Ma il suo immaginario era talmente prodigioso che, a furia di sondare [...]
Sergio Martino

Sergio Martino

Inland n. 5/2017
Giunto al quinto numero, INLAND. Quaderni di cinema affronta uno snodo cruciale, fatto di significative ed emblematiche svolte che segnano uno scarto, un’apertura rispetto alla precedente linea editoriale. Innanzitutto la scelta del [...]
Carlo Verdone

Carlo Verdone

Inland n. 12/2019
"Vi ho chiesto di mettere la mia moto Honda Nighthawk in copertina perché su quella moto c'è passato il cinema italiano. Su quella moto io sono andato e tornato da [...]
Rob Zombie Reloaded

Rob Zombie Reloaded

Inland n. 8/2019
Giunto all’ottavo fascicolo, INLAND. Quaderni di cinema riavvolge per un attimo la pellicola della sua breve ma significativa storia, tornando a percorrere i passi compiuti nel 2015 quando aveva aperto [...]
America! America? - Sguardi sull'Impero antimoderno
L’impero statunitense ha sempre generato nella cultura italiana reazioni contrastanti, che spaziano da un’esaltazione semi-isterica a una condanna a priori, altrettanto paranoica. Sembra sia pressoché impossibile, per chi si confronta [...]
Dario Argento

Dario Argento

Inland n. 15/2022
Tutto è nato da Occhiali neri (2022). Dalla sua visione, certo, ma anche dal dibattito che il film ha riaperto a proposito di Dario Argento e di tutto ciò che [...]
Walt Disney - Il mago di Hollywood
«Credo che dopo una tempesta venga l’arcobaleno: che la tempesta sia il prezzo dell’arcobaleno. La gente ha bisogno dell’arcobaleno e ne ho bisogno anch’io, e perciò glielo do». Solo un [...]
4-4-2 - Calciatori, tifosi, uomini
Nel calcio s’intrecciano oggi le linee di forza del nostro tempo; talvolta vi si palesano le sue fratture, i suoi non-detti. Ecco perché il quattordicesimo fascicolo di «Antarès» è dedicato [...]
Nicolas Winding Refn

Nicolas Winding Refn

Inland n. 4/2017
Perché Nicolas Winding Refn? La risposta è semplice: perché, piaccia o no, è un autore che, più di altri, oggi ha qualcosa da dire. Sebbene sempre più distante dalle logiche [...]
Michele Soavi

Michele Soavi

Inland n. 6/2018
Il nuovo corso di INLAND. Quaderni di cinema, inaugurato dal numero #5, dedicato a Sergio Martino, è contraddistinto da aperture al cinema italiano, al passato, a trattazioni che possano anche [...]

Best seller

Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti è famoso come regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, che sono stati visti [...]

Articoli piu' letti