Perché un intellettuale francese ventottenne sente il bisogno di scrivere un’“autobiografia”? Domanda che nessuno si porrebbe se il soggetto non fosse Pierre Drieu La Rochelle (o qualcuno a lui affine, un Yukio Mishima per esempio). Nel caso dello scrittore francese, è assolutamente pertinente. Pubblicando nel 1921 Stato civile, un consuntivo della sua infanzia e adolescenza, Drieu intende offrire a se stesso, sia pure in forma appena romanzata, uno specchio nel quale guardarsi. Un modo per collocare gli esordi della sua vicenda umana sulla via di un viaggio intrapreso e cercare, nel contempo, di non perdere nulla, come si fa scrivendo [...]
Tratto da Charles Bukowski – Tutti dicevano che era un bastardo n 11/2016