Marco Lazzarotto Muratori

Marco Lazzarotto Muratori è psichiatra e psicoterapeuta, socio Jonas Onlus, membro di ALIPSI (Associazione Lacaniana Italiana di Psicoanalisi). Ha prestato spesso la sua penna a INLAND. Quaderni di cinema.

riviste

Il trauma è un occhio che vede: trauma è testimonianza, ma anche sogno (è il significato del tedesco träume). Traumatico è un evento che si inscrive nel soggetto come un geroglifico, un’orma incancellabile che chiede incessantemente di essere trattata, rimossa o inclusa nel flusso narrativo di colui che ne è segnato. L’impossibilità di rimuovere un trauma, di cancellarlo dalla coscienza – come accade nei soggetti psicotici – comporta una ripetizione sempre uguale dell’evento che si è impresso sotto forma di incubi, allucinazioni o attraverso la messa in scena seriale e letterale del trauma stesso, nel tentativo impossibile di farne qualcosa, [...]
Tratto da Dario Argento n 15/2022
  Bisogna entrare a fondo in Il gatto dagli occhi di giada (1977). Bisogna andare oltre la pur affascinante patina anni Settanta in cui è calato, fatta di foschia, una città quasi deserta e isolata, interni che diventano improvvisamente fondali labirintici in attesa del prossimo omicidio. Bisogna andare oltre la definizione di “film argentiano”, perifrasi che, pur avendo una sua ragion d’essere in riferimento a questa pellicola di Antonio Bido, è stata francamente abusata nell’etichettare decine di opere cinematografiche italiane e internazionali, ed è tesa ad appiattire e ridurre – sotto il peso del grande nome che contiene – tutto ciò che [...]
Tratto da Antonio Bido n 11/2019
A cosa serve una maschera? Una maschera nasconde, vela, ma è anche un’altra faccia, talvolta più espressiva, grottesca, minacciosa. Una maschera è uno schermo bianco di fissità glaciale e allo stesso tempo un argine, un avamposto salvifico. Le maschere confondono, mentono; sono oggetti immutabili appiccicati sul reale, toppe multiformi che rivestono, plastiche, la superficie delle cose (della Cosa, nell’accezione freudiana), alterandola, sdoppiandola. Maschere come pagine, storie sovrapposte, foto sovraesposte, dissolvenze incrociate. La maschera è, in sé, un oggetto che non dice nulla, anonimo, anche seriale: un banale sembiante che non parla, non rimanda a nient’altro che a se stesso. Indossare [...]
Tratto da Rob Zombie n 1/2015

Best seller

Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti è famoso come regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, che sono stati visti [...]

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