«Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il fumetto, invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget».
Con queste parole Dario Argento racconta una storia, un’esperienza, una filosofia: quella della differenza tra cinema e fumetto. Il “Master of horror”, luminare del brivido e pittore della suspense a tinte giallo-scarlatte, demarca una posizione, confessa un modo di intendere l’artwork e ne evidenza le criticità. O meglio, sottolinea le distanze che intercorrono [...]
Tratto da Manetti Bros. n 14/2022