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Kind of Blue. Barry Jenkins, variazioni sul corpo afroamericano
In questo saggio Marzia Gandolfi esplora la poetica di Barry Jenkins, regista che nel 2016 s'impone all'attenzione di tutti grazie al suo delicato Moonlight, un dipinto dalle sfumature blu di un giovane ragazzo nero omosessuale che cerca l'affermazione di sé all'interno della comunità. Come spiega l'autrice, il cinema di Jenkins sorprende per la sua autenticità disegnata attraverso una poetica fatta di movimenti di macchina fluidi e primi piani in cui scorgere l'intimità dei suoi protagonisti, personaggi fragili, lontani dai luoghi comuni del cinema dominante. Dalla fine degli anni 60 sono molti i registi del black cinema che hanno rappresentato e denunciato la [...]
Body and Souls. Il corpo nero, #BlackLivesMatter e il cinema
In una situazione politica e sociale sempre più complessa il popolo afroamericano è alla ricerca di un modo di rappresentare la sua storia, di raccontare una condizione esistenziale senza vittimismi e di guardare ai movimenti attuali come il #BlackLivesMatter in una prospettiva democratica, critica e storica delle due epoche presidenziali: quella di Obama che non è riuscito a cambiare la società americana e l'epoca di Trump un ritorno al razzismo e alla politica della paura. In questo contesto di non facile lettura si inserisce il saggio Body and Souls. Il corpo nero, #BlackLivesMatter e il cinema afrosurrealista di Lapo Gresleri, che [...]
Marilyn, l'intervista impossibile
La giornalista Bruna Magi in occasione dell’anniversario in un libro immagina «L’intervista impossibile» alla Monroe Le vere icone non muoiono mai. Tanto più quando esse incarnano il concetto di bellezza secondo canoni estetici non transeunti. Marilyn Monroe per dire. Provvide a rinascere a nuova vita nella notte tra il 4 agosto e il 5 di sessant’anni anni fa. E sarebbe il caso di non indulgere più di tanto sulle cause probabili della sua morte, sulle congetture di una fine avvolta ancora nella nebbia. Suicidio? Overdose di droghe? Cale poco. Di un cosa si può e si deve andar certi. Quei 90-60-90, le [...]
Marilyn, l'intervista impossibile
Pubblicato da Bietti Edizioni, il volume immagina una videochiamata con la grande attrice scomparsa, a 36 anni, il 5 agosto del 1962. Marilyn Monroe se ne è andata il 5 agosto del 1962. Aveva 36 anni. Per qualcuno si è suicidata, con un’overdose di luminal, il barbiturico che ha dato il titolo a un romanzo di Isabella Santacroce. Per altri si è trattato di un omicidio, perché la star minacciava di raccontare la verità sulle tresche di John e Bob Kennedy. A 60 anni dalla morte di Marilyn, ancora non sappiamo la verità. Secondo il filosofo Edgar Morin, la dipartita di Miss [...]
Marilyn, l'intervista impossibile
Marilyn, provocante e vezzosa, aveva messo in trappola Norma, che moriva a soli 36 anni tra barbiturici. Il suo mito invece vive ancora Cosa aveva Marilyn Monroe per essere diventata Marilyn Monroe? A sessant’anni dalla sua morte, in un’epoca che crea piedistalli nella frazione di un lampo e li abbatte in molto meno, Marilyn Monroe resta lì, scolpita nella pietra delle leggende. Con un sorriso malizioso e malinconico. Voleva così tanto essere amata… E apprezzata non solo per la sua bellezza da pin-up su cui aveva ella stessa costruito il suo mito, da cui restò soffocata. Moriva a soli 36 anni, [...]
Marilyn, l'intervista impossibile
Faceva l'oca ma era un genio Per gentile concessione dell’editore Bietti pubblichiamo ampi stralci dell’introduzione del libro di Bruna Magi Marilyn, l’intervista impossibile. Sessant’anni dalla morte, era il 4 agosto 1962. Se fosse vissuta, Marilyn Monroe nel 2022 avrebbe compiuto novantasei anni. Tutti le avrebbero augurato di campare sino a cento e probabilmente lei li avrebbe mandati al diavolo. Figuriamoci, non sopportava l’idea di una ruga a trentasei, avrebbe giudicato banale e noiosa la teoria secondo la quale stiamo guadagnando punti con le possibilità di durata che la vita oggi ci offre. Tanto più che la morte l’aveva cercata molte volte, guardandola [...]
Marilyn, l'intervista impossibile
Prima l'aneddoto. Oriana Fallaci fu spedita a Los Angeles come inviata de "L'Europeo" per dissacrare Hollywood. La grande giornalista intervistò tutti, raccontò tutto e ritornò con I sette peccati di Hollywood, prefato nientedimeno che da Orson Welles. Cosa vuoi di più dalla vita? L'intervista con Norma Jeane Mortenson Baker: Marilyn Monroe. Niente da fare. La "bambola" non parlò e lasciò la giornalista italiana ad attenderla invano con Arthur Miller. Ma dove non riuscì Oriana Fallaci è riuscita, sessant'anni dopo la morte della dea, Bruna Magi. Come ha fatto? Con una videochiamata. Dall'altra parte dell'universo ha risposto il mito di Marilyn e il [...]
Strade di fuoco. La città nel cinema criminale americano anni '80
Se si vuole capire l'immagine della città nel cinema americano, niente di meglio del noir classico e del cinema criminale che va dalla fine degli anni 70 ai primi 90. Due plus-generi interconnessi nel profondo. La riflessione di Berardini parte anche da questo legame: osserva brevemente la Storia, la politica e le epoche, e infine si concentra su un decennio sorprendente per offerta, vitalità e ricchezza. Inizia i suoi capitoli con due-tre film cardine, ragiona sulla figurabilità, osserva la metropoli eighties alla stregua di un nuovo Vietnam. Talvolta se ne vorrebbe un po' di più, ma l'analisi è pertinente, densa, giusta. E per fortuna [...]
Marilyn, l'intervista impossibile
"Chi dice Hollywood pensa subito a Marilyn Monroe. Ma è inutile che cerchiate in questo libretto un ritrattino o un'intervista con Marilyn Monroe. Non c'è". Così, in un primo grande colpo di genio della sua carriera, Oriana Fallaci trasformava l'intervista con Marilyn Monroe, che le andò buca - come si dice in gergo giornalistico - in un brillante racconto di quel fallimento. Partendo proprio da questa mancata intervista, la scrittrice e giornalista savonese Bruna Magi ha scritto il Fotogramma per Bietti Marilyn, l'intervista impossibile, che presenterà oggi alle 18 a Villa Cambiaso di Savona. "Ho pensato a un'intervista immaginaria, 'strappata' [...]
Strade di fuoco. La città nel cinema criminale americano anni '80
Il saggio di Matteo Berardini è un’immersione guidata dentro l’articolato rapporto fra cinema e politica negli anni ’80 del secolo scorso, analizzando diversi cult del grande schermo.  Che si tratti di un giovane, nostalgico di anni che non hai mai vissuto direttamente, o di qualcuno che invece quegli anni li ha sperimentati sulla pelle in maniera diretta, il cinema degli anni ’80 mette d’accordo ormai praticamente tutti. Tra narrazioni crude come quella di Scorsese e mondi fantastici (o alienati) come quelli di Ritorno al futuro o Blade Runner, c’è spazio per tutti i gusti e la qualità della maggior parte [...]