Senza categoria

Il Secolo d'Italia: «Fortunato il Paese che ha bisogno d’eroi e (soprattutto) ha Tolkien»
In principio fu Franco Cardini. Sua, l’intuizione. Giusto trent’anni fa, mentre la critica strabuzzava gli occhi – tra lo stupore e il fastidio – davanti all’accoglienza entusiastica del pubblico per Il Signore degli anelli, lo studioso fiorentino azzardò l’analisi più acuta: il viaggio della Compagnia dell’Anello, come gruppo e in termini di singoli, altro non è che un viaggio nell’Oltretomba, nell’Aldilà, e in quanto tale un iter iniziatico, a conclusione del quale tutti raggiungono un mutamento di status, un cambiamento interiore, attraverso una serie di prove materiali e spitituali da superare. Più di qualcuno saltò sulla sedia. L’ambito in cui i [...]
AmiciCinema: «Il Signore degli Anelli: una discesa agli Inferi?»
Cosa fa di un libro un buon libro? Cosa lo rende un classico, che continua ad essere oggetto di miti e mantiene inalterata la propria popolarità anche a distanza di decenni dalla prima pubblicazione? Di certo non è solo il trattare temi di moda, o situazioni sociali del momento, scomparse le quali il libro perde di attualità. No, c’è qualcosa di più, e la trilogia più famosa del mondo, Il Signore degli Anelli di Tolkien ne è la dimostrazione. Pur essendo stato scritto in un’epoca che per molte – ma non troppe – ragioni è differente dalla nostra, continua ad essere [...]
Barbadillo: «Tradizione e modernità nel Signore degli Anelli»
La perturbante ed insieme affascinante vis ”inattuale” di J. R. R. Tolkien non può non colpire un lettore avvertito, consapevole della ricchezza tematica, linguistica, narrativa e persino teoretica dell’opera e insieme dell’intera indagine culturale del professore di Oxford. Ne Il Signore degli Anelli – ma più in generale nell’intera epica ambientata nel mondo di Arda – si realizza infatti un processo di natura centripeta: le amplissime ed eterogenee ricerche dell’autore inglese, come affluenti di un fiume in piena, si riversano in un alveo centrale, configurando uno spazio unitario ed insieme policentrico. Multiformi risultano essere dunque le radici della creazione tolkieniana. Basti qui indicare, a titolo esemplificativo, [...]
CronacaQui: «Il Domenicano bianco»
«Quella notte mi accadde qualcosa di singolare. Gli altri direbbero naturalmente che è stato un sogno, poiché per tutto ciò che gli uomini sperimentano quando il corpo dorme essi non hanno che questa designazione difettosa». Sono le parole di Cristoforo Colombaia, protagonista de Il Domenicano bianco (1921; Bietti, 2012), prima di descrivere la sua esperienza onirica. Il romanzo, scritto da Gustav Meyrink (morto a Starnberg, in Baviera, nel ‘32), entra di diritto nella collana l’Archeometro diretta da Andrea Scarabelli. L’autore, cui pure si devono Il Golem (1915), La faccia verde (1917), [...]
Politicamente: «Il Domenicano bianco, la riscoperta di un classico dell’esoterismo»
Gustav Meyrink è uno dei nomi più famosi nel panorama della letteratura di genere molto amato, soprattutto, dai cultori dell’occulto, dell’esoterismo e dai teosofi. Adesso la Bietti, per la sua collana L’Archeometro, presenta uno dei classici della letteratura esoterica, Il Domenicano bianco, riproposto nella traduzione di Julius Evola, in una nuova edizione annotata e corredata da un’appendice dedicata alla dimensione iniziatica della scrittura di Gustav Meyrink. In una cittadina dai tratti opachi e misteriosi, Cristoforo Colombaia è chiamato dalla singolare figura del Domenicano bianco a portare a compimento il lavoro dei suoi avi; si trova così catapultato in una dimensione [...]
VerSacrum: «Il Domenicano bianco»
Torna disponibile, grazie alle Edizioni Bietti e a cura di Gianfranco de Turris, storico critico di Lovecraft e Tolkien – autori che ha fatto conoscere per primo in Italia – un classico della letteratura fantastica ed esoterica, ovvero Il Domenicano bianco del grande Gustav Meyrink (1868-1932), esperto di occultismo e filosofie orientali oltre che notevole scrittore. Meyrink, noto per il celeberrimo Der Golem, romanzo capolavoro da cui sono stati tratti 3 film, è stato lodato da nomi come Kafka e J. L. Borges e, qui in Italia, da esperti di esoterismo come Julius Evola (esponente della destra radicale) ed Elemire Zolla (anch’egli celebre [...]
Il Giornale: «Gustav Meyrink, fra diavolo e acqua santa»
Non fu semplicemente uno scrittore, l’austriaco Gustav Meyrink (Vienna, 1868 - Starnberg, 1932), né le sue opere possono essere classificate pigramente nella categoria del fantastico o dell’horror. La cosa vale per ogni suo romanzo, dalla rilettura dell’antica leggenda rabbinica sul Golem a L’angelo della finestra d’Occidente, che ha come protagonista il mago dell’epoca elisabettiana John Dee, e ancora di più per Il domenicano bianco del 1921. Quest’ultimo è stato appena riedito da Bietti (pagg. 290, euro 18) a distanza di quasi settant’anni dalla prima uscita italiana. Di quella pionieristica versione viene riproposta la traduzione di Julius Evola, e l’interesse di questo filosofo [...]
Il Giorno: «La valigia dei sogni di Guido Morselli»
Guido Morselli (1912-1973) è stato uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento. La sua fortuna, però, è arrivata postuma, quando Adelphi lo “scoprì” alla metà degli anni Settanta e cominciò a pubblicare i suoi romanzi, che erano stati respinti da fior di editori. Abbiamo così potuto apprezzare ”Roma senza papa”, “Contro-passato prossimo”, “Il comunista”, “Dissipatio H.G.” ed altri che ci hanno immesso nell’universo complesso di un narratore che oggi, a quarant’anni dalla scomparsa, risulta ancor più attuale del tempo in cui visse e lavorò per via di quell’antimodernità che fa capolino in tutti i suoi scritti, confermati da quelli sparsi, pubblicati più o [...]
Il Giornale: «Profetico sulla crisi della modernità. E per questo rifiutato»
Scrisse parecchio Guido Morselli, anche se l’editoria italiana se ne accorse troppo tardi, dopo il suicidio del 1973. Post mortem Adelphi decise di portare in libreria i suoi capolavori, le sue visioni: una Roma senza papa perché si è trasferito a Zagarolo mentre la chiesa si è data alla psicanalisi, una prima guerra mondiale che si conclude con la più sana vittoria degli imperi centrali, il monologo allucinato dell’ultimo uomo rimasto sulla terra dopo la scomparsa dei suoi simili. Ma se i grandi editori non diedero troppo credito al romanziere, Morselli ebbe modo di mettere la sua penna al servizio del [...]
Il Manifesto: «Eclettismo, giornalismo: una raccolta di articoli di Guido Morselli»
L’anno da poco trascorso ha coinciso con il centenario della nascita di Guido Morselli, caso letterario per antonomasia dell’Italia novecentesca: tra le non molte iniziative che hanno onorato l’importante ricorrenza, spicca senza dubbio la pubblicazione dell’ampia silloge Una rivolta e altri scritti (Bietti, pp. 350, € 24,00, prefazione di Gianfranco De Turris), ottimamente curata da due giovani specialisti di Morselli, Alessandro Gaudio e Linda Terziroli. Si tratta di una vasta raccolta di articoli, saggi brevi, recensioni, racconti, pubblicati in vari quotidiani e periodici tra il 1932 e il 1966 e mai raccolti in volume prima d’ora: quindi, perlopiù ignoti anche ai morselliani [...]