La civiltà europea vive una crisi profondissima, come non ne ha vissute in passato, se non nelle epoche più travagliate, quali gli anni del tramonto dell’Impero romano. Anzi, molti europei si sentono, per usare un’espressione coniata dal sociologo della liquidità Bauman, abitatori della crisi, quasi da essa non si dovesse uscire. Il senso di sfiducia generalizzata emerge tragicamente dall’analisi dei dati demografici che sottolineano una crescente denatalità nel mondo occidentale che, a causa della crisi economica, si accompagna ad un significativo aumento dei decessi. Lo ricorda, cercando di individuare le ragioni di tale situazione, un recente libro di Francesco Borgonovo, [...]
Ci sono molte tipologie di libri. Ci sono quelli che non si leggono ma prendono la polvere sugli scaffali; quelli che si leggono sempre volentieri per passare un pomeriggio e che non ti lasciano un granché se non un blando sentimento di piacere; quelli che si divorano e ti lasciano una sensazione strana, che ti stampano un sorriso amaro sul viso, pagine che immediatamente per giochi perversi del cervello rimandano a tempi passati, così vicini e così lontani, facce a cui non pensi da tanto, voci che non senti da anni, lacrime che pensavi di non versare più. Sono libri [...]
Cos’hanno in comune Un mercoledì da leoni di Milius, Il trattato del ribelle di Jünger, il demone dell’assoluto di Malraux, Hermann Hesse e Novalis, Clint Eastwood e Stendhal? L’idea di una giovinezza diversa da quella biologica, fuoco inestinguibile che ci portiamo dentro, che arde in noi anche nelle fasi notturne della vita, maestra dello stupore come del disincanto. A raccontarci questa stagione, estetica e metafisica, è Riccardo Paradisi nel suo splendidoUn’estate invincibile, appena pubblicato da Bietti nella collana l’Archeometro. Un vademecum indispensabile per almeno tre generazioni (inclusa quella di chi scrive), un libro che è anzitutto uno specchio, capace di restituire un’immagine diversa [...]
Giovinezza, Giovinezza/Primavera di bellezza. Era l’inno più in voga tra i fascisti, che col mito della gioventù erano cresciuti. Mussolini, andato al potere nel 1922, fu allora il più giovane Presidente del Consiglio che l’Italia avesse mai avuto. All’indomani della marcia su Roma aveva infatti solo trentanove anni. La stessa età dell’attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi quando, nel 2014, mise piede a Palazzo Chigi. E in lui ritroviamo la medesima retorica giovanilistica che animò l’ex-duce d’Italia. Sarà forse un caso? La gioventù è una stagione della vita, lo sappiamo, ed è per molti la più bella. Peccato che però [...]
Inizia con una tenera schioppettata al «senile buonsenso» di Benedetto Croce (in un capitolo sottilmente inneggiante a le démon de l’absolu di Malraux); il quale Croce, davanti a una platea di giovani napoletani, risolveva la giovinezza considerandola solo un allenamento per l’età matura. E chiude sia col richiamo alla giovinezza di Novalis, intesa come attrazione di Patria; sia con lo sguardo di Emanuele Severino al figlio, ricordo di giovinezza che solo temporaneamente il filosofo ha accantonato in un angolo della memoria. Ma, soprattutto, Riccardo Paradisi sigilla Un’estate invincibile - il suo pamphlet o memoir o diario intimo o trattato filosofico, [...]
"Il futuro è soltanto un ciarlatano alla corte di Cronos" ha scritto Vladimir Nabokov in Ada, superbo e complicato romanzo. Storia di un amore-ardore incestuoso due cugini che scoprono di essere fratello e sorella - è in realtà una meditazione sul tempo che non passa, l'istante che lo accoglie e insieme lo annulla, la giovinezza come status e non condizione anagrafica. Si invecchia restando giovani, si muore avendo sempre la stessa età di quando la vita si aprì davanti a noi e illudendoci ci sorrise, sorridendoci ci illuse. Restare fedeli alle illusioni è l'unico senso per un'esistenza che altrimenti non [...]
Che si tratti di un personaggio iconico come James Bond o della poetica "politica" del cinema di George A. Romero, continua a non mutare l'approccio analitico di Bietti Heterotopia: collana di saggi cinematografici che accompagna un'attenta cura grafica a un interesse mai autoreferenziale verso il mondo del cinema, sempre osservato dalle più disparate angolazioni. Ne è prova concreta il recente lavoro su 007, l'agente segreto più analizzato, parodiato e citato del mondo: da Umberto Eco a Irvine Welsh, da Franco e Ciccio ai Beastie Boys. Questo interesse trasversale difatti è stato mantenuto nel libro curato da Matteo Pollone che, con [...]
Come tutti (eccetto forse il ministro Franceschini) ben sanno, la cultura in Italia non se la passa bene, e mi riferisco a quella letteraria, a quella dei libri, delle riviste, delle biblioteche, delle case editrici. Si dice che i grandi festival letterari, filosofici, storici et similia attraggano moltissime persone, soprattutto giovani, ma non se ne vedono poi le positive ricadute nelle librerie e nelle edicole. E se il motivo profondo di questa endemica crisi non fossero i prezzi troppo alti dei libri, né la concorrenza della Rete e del libro elettronico, né la disaffezione alla lettura delle generazioni nate a [...]
Mettere insieme Oriana Fallaci e Toni Negri può sembrare un esercizio acrobatico. Ma Francesco Borgonovo, nel libro L’impero dell’islam (Bietti, pp. 248, e 15) si cimenta nella prova con indubbio talento. Da una parte denuncia la minaccia dei musulmani intenzionati a sottometterci, dall’altra se la prende con il «finanzcapitalismo» che c’impoverisce e ci ruba l’anima. Li dipinge come due «Imperi della Paura» che stringono l’Europa in una morsa micidiale. Al Baghdadi e Mark Zuckerberg (un’altra strana coppia) sarebbero dunque alleati oggettivi. «Ci stanno ammazzando», esclama Borgonovo. E tratteggia lo scenario cupo di Paesi dell’Ue in preda alla miseria e alla [...]
Nato in occasione della retrospettiva con cui il Lucca Film Festival 2016 ha omaggiato il padre cinematografico dei morti viventi, questo volumetto analizza i vari aspetti della carriera, della poetica e dell'universo di Romero attraverso una serie di saggi tematici firmati da diversi autori, con prefazione di Mauro Gervasini e postfazione di Roy Menarini. Si va dalla metafora sociale rappresentata dagli zombi (Gianluca Pelleschi) all'attacco del regista contro le regole di Hollywood (Giona A. Nazzaro), dal rapporto con l'Italia (Davide Pulici) a quello con la critica (Raffaele Meale). Assumetelo quale antidoto alla sciatteria ripetitiva di The Talking Dead (Romero cit.) [...]