Bruno Grillo con passione e affetto ripercorre retroscena, incontri, ostacoli della lavorazione di Roma città aperta, riconosciuto capolavoro che doveva intitolarsi in tutt'altro modo; venne girato tra le macerie di una Roma appena liberata; con due divi dell'avanspettacolo e della commedia trasformati in strazianti eroi della Resistenza, mescolati a non-attori presi dalla strada; su pellicola recuperata in modo rocambolesco; e con un'energia che trapela da ogni fotogramma, diventando un'eredità luminosa e indimenticabile. Soprattutto, Grillo omaggia il rapporto di stima e amicizia tra Rossellini e Fabrizi, che portò anche a Francesco, giullare di Dio (1950), dove Fabrizi da prete coraggioso (ispirato a martiri [...]