Zie, nipoti, cognatine, belle matrigne, cameriere, insegnanti e governanti. Di colore, talvolta. Il rosario dei titoli dei primi Settanta si può mandare a memoria come i tamburini sui quotidiani delle vecchie sale a Milano: Abadan, Abanella, Abanera, Abc...
Memorie del cinema (erotico) e delle “parentele maliziose”, che come quello delle “professioni domestiche” è univocamente riconducibile al Samperi prima maniera, sessantottino, e al suo fondamentale Grazie zia (1968). Tempi di pugni in tasca e calci al perbenismo. Amore e rabbia, sogni e bisogni. C’era l’alto e c’era il basso, il triviale, l’osceno. Come dire che se i panni sporchi si lavano in [...]
Tratto da Aldo Lado n 9/2019