Rainer Werner Fassbinder. Una luce dal di dentro

Rainer Werner Fassbinder. Una luce dal di dentro

Maria Mirani
2022, pp. 93

Esistono film in cui il senso delle cose – o, per parlare il linguaggio dei poeti, il pianto delle cose – viene affidato a categorie intimamente musicali, che si incaricano di illuminare la narrazione come fossero una luce dal di dentro. Accade nella maggior parte delle opere di Rainer Werner Fassbinder, genio scomparso troppo presto – a trentasette anni appena compiuti, esattamente quarant’anni fa – le cui narrazioni per immagini sfruttano tali categorie con intenzione drammaturgica, politica, polemica: il refrain, che ha la malinconia di qualcosa che ricade sempre nel passato; il dissidio tra tonalità e atonalità come atteggiamento morale, etica del mondo; il pastiche musicale e l’overloaded soundtrack in quanto dialettica tra testualità musicali differenti; e ancora, le canzoni scritte con l’amico Peer Raben e affidate ad attrici-monumento come Hanna Schygulla e Jeanne Moreau, brani pop in disfacimento che son «caramelle al sapore di morte». Capita, vedendo certe sequenze del cineasta, di fare esperienza del dionisiaco di Nietzsche e della gestalt proustiana della sensazione, per cui le linee melodiche si distenderebbero dentro di noi, impronte sensibili della memoria involontaria.
Questo libro è un’operazione di dissezione del linguaggio audiovisivo del regista, all’interno del quale certe verità filosofiche vengono affidate solo a strutture linguistiche a-logiche; un’impresa di disvelamento di una segreta e diafana luce musicale, dell’anima del cinema di Rainer Werner Fassbinder.

Cartaceo
ISBN: 9788882485016
€ 4.99
Ebook
ISBN: 9788882485016
€ 1.99

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