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Pointblank: «Il nuovo cinema di Hong Kong», nuovo passo avanti di Bietti Heterotopia tra invito alla scoperta e approfondimento critico
Per chi ha iniziato a studiare, scrivere e parlare di cinema solo di recente, la possibilità della scoperta, del ritrovamento avventuroso, magari casuale, di decine e decine di film appartenenti ad una cinematografia prima sconosciuta, è un’emozione che si può rivivere solo sul piano soggettivo, della scoperta personale. L’iper-connessione contemporanea infatti rende quasi impossibile immaginare la gioia e l’emozione collettiva, il fervore e l’entusiasmo di una generazione di cinefili alla scoperta comune di un nuovo cinema tutto da svelare. di Matteo Berardini ©pointblank.it 24 marzo 2015
Linus: «La recita della storia» di Anton Giulio Mancino
Nel pirandelliano Enrico IV (1984) di Marco Bellocchio, due inquadrature non casuali sottolineano come la follia del protagonista inizi alle 8.55 del mattino, ovvero la stessa ora della satrage di via Fani del marzo 1978, abbrivio dei 55 giorni di sequestro conclusisi con l’omicidio Moro. Questo dettaglio, apparentemente insignificante, fa scattare in Anton Giulio Mancino la motivazione a trasformare il libro sul cinema di Bellocchio a cui stava lavorando in un’indagine altra: ovvero sull’ossessione del regista di Bobbio per il sequestro Moro e i suoi segreti. Il celebre Buongiorno, notte (2003) è solo un punto d’arrivo: il caso Moro informa [...]
La Rivista del Cinematografo: «La recita della storia. Il caso Moro nel cinema di Marco Bellocchio»
Se già lo spirito di partenza del volume è decisamente ambizioso, (analizzare l’opera di Marco Bellocchio alla luce delle varie rivelazioni acquisite nel corso degli anni sul caso Moro, senza limitarsi al solo Buongiorno, notte) la tesi di fondo lo è ancora di più. È possibile che i film non siano semplicemente lo specchio della rispettiva epoca, ma addirittura anticipino al proprio interno le notizie che andranno poi a integrare i futuri manuali di storia? Per Mancino la risposta è sì: quanto è vero che il cinema da sempre la racconta, è altrettanto valido il principio opposto secondo cui, in molti [...]
Cinemonitor: a colloquio con Anton Giulio Mancino su «La recita della storia. Il caso Moro nel cinema di Marco Bellocchio»
A colloquio con Anton Giulio Mancino, autore di La recita della storia. Il caso Moro nel cinema di Marco Bellocchio (Edizioni Bietti Heterotopia), immersione in un labirinto intricatissimo tra cronaca e cinema, ossessioni dell’autore (intendiamo Bellocchio quanto Mancino) e concreti riferimenti ad un evento che ha cambiato l’Italia. La recita della storia. Il caso Moro nel cinema di Marco Bellocchio (Edizioni Bietti Heterotopia) assomiglia più a un film di Francesco Rosi che a qualsiasi altro libro di saggistica cinematografica: da una parte coinvolge e, dall’altra, indaga, va a fondo, fornisce spiegazioni… Com’era, nella tua mente, il progetto iniziale di questo libro? Sono molto contento [...]
La prima monografia italiana su Wes Anderson
Bietti, che si conferma casa editrice dal catalogo originale, pubblica nella collana Heterotopia la prima monografia italiana sull’autore di I Tenenbaum e Grand Hotel Budapest. Il libro, Wes Anderson. Genitori, figli e altri animali, è opera del critico cinematografico Ilaria Feole con la prefazione di Peter Bogdanovich. Per la prima volta in Italia un testo interamente dedicato all’universo cinematografico e letterario di un autore capace, con le sue forme e i suoi colori, i suoi personaggi e i suoi mondi, di dettare nuove coordinate all’universo pop della settima arte contemporanea. Il volume arriva in libreria all’indomani dell’uscita in sala dell’ultimo, acclamato [...]
Linus: «Wes Anderson. Genitori, figli e altri animali»
Giuro che non vengo foraggiato o bustarellato sottobanco. Ma è la terza volta in sei mesi che devo parlare di un libro uscito per la collana Heterotopia di Bietti, che a questo punto si candida come una delle realtà più solide a cui rivolgersi per leggere di cinema come ci piace anche se non necessariamente del cinema che ci (plurale maiestatico) piace. Mentirei se dicessi che amo Wes Anderson. La presenza di un brano a lui intitolato mi fece persino prendere in sinistra parte un disco bello come Lo straordinario album d'esordio dei Cani. A dirla tutta, credo che Wes [...]
Cinemonitor: intervista a Ilaria Feole su «Wes Anderson. Genitori, figli e altri animali»
In Wes Anderson. Genitori, figli e altri animali (Bietti Heterotopia) analizzi l’opera del regista texano mettendo in risalto i riferimenti letterari e cinematografici che l’hanno ispirato, il concetto di famiglia, in senso lato e specifico, ancora un gusto che guarda all’Europa pur rimanendo tipicamente americano. Qual è stata la tua “prima visione” sul corpus andersoniano? Perché un libro sul suo cinema? La scelta nasce, in primis, da una passione personale di cinefila: con i film di Wes Anderson sono cresciuta, l’ho scoperto come spettatrice molto prima di iniziare a occuparmi di cinema a livello professionale e l’ho sempre percepito come uno degli autori [...]
La Rivista del Cinematografo: «Il conflitto delle idee»
Nell'epoca delle recensioni compulsive sul web, delle tifoserie che si urlano a vicenda "Non capisci niente di cinema!" e dei prodotti tanto voracemente consumati quanto frettolosamente dimenticati, si può ancora parlare di film coniugando la discussione (intelligente) all'analisi critico-sociale? E, soprattutto, gli articoli online possono resistere nel tempo o la loro necessità di immediatezza li condanna "a scadere", al contrario della carta stampata? Riunendo in un libro le recensioni pubblicate sul sito MIcroMega (da Tra le nuvole, 2009 a Le meraviglie, 2014), Nazzaro dimostra che non conta il mezzo di diffusione, quanto come si scrive: se un'analisi è acuta e [...]
Cinemonitor: intervista a Giona Antonio Nazzaro
In libreria – per la collana Heterotopia della Bietti –  Il conflitto delle idee. Al cinema con MicroMega, una raccolta di interventi pubblicati su MicroMega negli ultimi cinque anni, ne abbiamo parlato con l’autore, Giona A. Nazzaro. Il conflitto delle idee conferma un metodo critico dal segno forte, riconoscibile, volutamente lontano dal coro: ricerchi di continuo il cinema-cinema contro una sua idea anestetizzata… Puoi parlarcene? Il tentativo degli interventi per MicroMega è quello di uscire dal recinto del cinema utilizzato come sostegno per discorsi altri. Il cinema come supporto emotivo di un contenuto legato all’attualità o decorazione di banali scorciatoie sociologiche. Ho [...]
Rumore: «Il conflitto delle idee»
S’intitolava Il film nella battaglia delle idee un antico scritto di John Howard Lawson, anno 1953. Titolo, slogan, filosofia di vita più che mai attuale, in un’epoca in cui la settima arte merita di essere difesa strenuamente, anche da se stessa. Un’epoca in cui scrutare con occhio vigile e costantemente up-to-date gli input e gli output di altre esperienze artistiche e mediali. La penna di Giona (A.) Nazzaro, firma storica anche di questa rivista, è semplicemente ideale, per forza retorica e densità di analisi, per discernere il grano dal loglio e per individuare nei luoghi più inaspettati scintille luminose di [...]