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Spike Lee. Orgoglio e pregiudizio nella società americana
Spike Lee, il regista afroamericano di film cult come Fa' la cosa giusta, Malcolm X e La 25a ora (primo film girato a New York dopo l'11 settembre), è autore dall’ironia caustica e intelligente: il suo cinema dall’andamento altalenante, che alterna grandi successi ad altrettante clamorose rovine, è in grado di osservare come pochi altri la complessa società americana, attraversata da conflitti, contraddizioni, pregiudizi, questioni razziali e di gender. L’ultima fatica di Spike Lee, BlacKkKlansman, è stata osannata da pubblico e critica, ricevendo il Gran Prix Speciale della Giuria a Cannes 2018 e il Premio del Pubblico al Festival di [...]
Carlo & Enrico Vanzina. Artigiani del cinema popolare
Una delle presenze più forti di Profondo Giallo è un venerato maestro del cinema e del costume italiano, Enrico Vanzina: oggi pomeriggio alle 18 al Museo della Stampa di Libertà (via Benedettine 68), Vanzina presenterà il suo ultimo romanzo giallo, La sera a Roma (Mondadori) in un dialogo coordinato da Angela Marinetti, con il critico cinematografico Claudio Bartolini e con il giornalista e docente di Storia del cinema Rocco Moccagatta. Bartolini è autore di Il cinema giallo-thriller italiano (Gremese), completissima mappatura e analisi del cinema di genere italiano, mentre Moccagatta ha condotto una lunga, appassionante e interessantissima intervista ai Vanzina [...]
Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti, artista milanese poliedrico e versatile - attore, mimo, regista e sceneggiatore - ha conquistato le platee mondiali con i suoi film poetici, astratti, divertenti e leggeri ma carichi di un’attenzione incessante verso tutto ciò che è umano.  Nella sua autobiografia - pubblicata nel 2017 per le edizioni Bietti Heterotopia - Nichetti racconta l’esperienza di quarant’anni di cinema, dalla fondazione della cooperativa teatrale QuellidiGrock al lavoro di sceneggiatore nello studio di Bruno Bozzetto, dal suo primo lungometraggio - Ratataplan, Nastro d’Argento nel 1980 - ai successivi Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, Luna e l’altra, che gli [...]
Joe Wright. La danza dell'immaginazione, da Jane Austen a Winston Churchill
Elisa Torsiello affronta con disinvoltura l'onore e l'onere di essere la prima al mondo a scrivere una monografia su Joe Wright (regista di Espiazione, L'ora più buia). L'autrice realizza un libro agile ma comunque completo, in cui si racconta attraverso cenni biografici e analisi cinematografica il percorso di un regista eclettico diviso tra adesione storica ai classici (Orgoglio e pregiudizio) e reinvenzione fantastica. Contributi di pregio (il compositore Dario Marianelli, il direttore della fotografia Seamus McGarvey) e discreto corredo fotografico. Agosto 2018 Emanuele Rauco ©La rivista del cinematografo
Joe Wright. La danza dell'immaginazione, da Jane Austen a Winston Churchill
La storia del cinema ci ha da sempre abituati, nel bene o nel male, alla meritocrazia. Lunga è dunque la lista di interpreti o cineasti che, nonostante lo spiccato talento, non hanno mai o ancora ricevuto un posto sotto i riflettori della ribalta. Tra i registi contemporanei che ancora attendono una prima nomination all'Oscar, o anche soltanto maggior attenzione da parte della critica su carta stampata c'è il britannico Joe Wright, protagonista della prima monografia sul mercato internazionale dell'editoria curata da Bietti Heterotopia e dalla aspirante giornalista Elisa Torsiello. Il volume dal titolo evocativo Joe Wright. La danza dell'immaginazione, da Jane Austen [...]
Joe Wright. La danza dell'immaginazione, da Jane Austen a Winston Churchill
In occasione dell’uscita del libro ho avuto il piacere di intervistare l’autrice, la giovane critica cinematografica Elisa Torsiello. Scopriamo come è nata l’idea di questa monografia e soprattutto la sua passione per l’autore inglese. Partiamo dalle cose ovvie: perché un libro su questo regista? Diciamo che la scelta è stata dettata dalla mia passione per Joe Wright, il mio terzo regista preferito dopo Alfred Hitchcock e David Fincher. Ho sentito sin da subito una sorta di simpatia intellettuale tra me e questo autore, perché è così che lo reputo, sin dalla prima visione di Orgoglio e pregiudizio. Una simpatia che si è [...]
David Hume, «Contro Rousseau»
Per le cure di Spartaco Pupo, studioso esperto del pensiero di David Hume (del qua­le ha curato anche l’edizione degli scritti po­litici Libertà e moderazione, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2016), esce in prima traduzione italiana moderna (dopo quella veneziana del 1767), con l’accattivante (e allusivo, come vedremo) titolo Contro Rousseau il resoconto, dato alle stampe a Londra nel 1766, di una cu­riosa vicenda che vide contrapposti il filosofo scozzese e il grande Ginevrino. La vicenda, riassunta da Pupo nel saggio introduttivo, è essenzialmente questa: Hume, dopo un sog­giorno a Parigi nel corso del quale ha avuto modo di incontrare alcuni dei [...]
Divi duci guitti papi caimani
Ascoltare una lezione di Storia del cinema allo Iulm di Milano, dove è prorettore; vederlo sullo schermo mentre racconta la settima arte su Sky Cinema; leggerlo su «8 1/2», periodico che ha ereditato i magici vent'anni del suo mensile «Duel»: questo e molto altro è Gianni Canova, che torna in libreria con un libro fondamentale dal titolo Divi duci guitti papi caimani. L'immaginario del potere da Rossellini a The Young Pope (Bietti, 140 pagine, 15 euro), arricchito da una scrittura perfetta che sembra di ascoltare dalla sua voce. Non è stato un lavoro semplice, ma quest'opera era da farsi, come spiega [...]
«Rumore» recensisce
Rappresentante paradigmatico del fermento del cinema indipendente statunitense degli anni 90, Richard Linklater e il suo percorso (da) irregolare sono analizzati nel dettaglio e con rimandi mai scontati dai critici Francesca Monti e il "nostro" Emanuele Sacchi. Il pregio principale di questa monografia è la capacità di legare la complessa opera del texano classe 1960: se lo spirito del suo primo film distribuito, Slacker (1991), fa da filo conduttore a buona parte dei personaggi della sua fimografia, anche quando ci sono di mezzo altri autori e grandi produzioni - come capitato con il suo film più popolare, School of Rock [...]