Non puoi sapere nulla della saggezza
se prima non hai sperimentato le tenebre.
(Hermann Hesse)
«Se guardi a lungo nel buio, c’è sempre qualcosa», ammoniva William Butler Yeats. È “qualcosa” di misterioso, sfuggente, indecifrabile, che da bambini, prima di coricarci, ci spinge a sbirciare sotto il letto o nell’armadio, atterriti ma nello stesso tempo irresistibilmente attratti da quelle forze che, al di là di ogni rassicurante certezza razionale o materno ammonimento, popolano il sonno di incubi. L’oscurità cela un misterioso richiamo; più è profonda, impenetrabile e disperante, più ci avvince: è una danza macabra, una ritmica insistente [...]
Tratto da Dylan Dog – Nostro orrore quotidiano n 16/2020