Emil Cioran

Emil Cioran (1911-1995), dopo gli studi di filosofia e quattro libri scritti in Romania, nel 1937 approda a Parigi, dandosi un solo programma: «Fare di tutto, fuorché lavorare». Con gli ultimi dei suoi dieci libri s’impone al grande pubblico, raggiungendo quello che non esita a definire un «successo umiliante». La critica consacra il suo francese come il migliore della seconda metà del Novecento. Tutte le sue opere maggiori sono state pubblicate in lingua italiana per i tipi di Adelphi.
L'agonia dell'Occidente. Lettere a Wolfgang Kraus (1971-1990)
Un’amicizia nata nel cuore del XX secolo, ma anche la testimonianza di un’intelligenza «scomoda», limpida e tagliente nei confronti di una civiltà in piena agonia. Questi i contenuti del carteggio Cioran-Kraus, riflessione sull’avvenire di un’Europa vecchia e prostrata. Assieme al proprio declino fisico, registrato in modo spesso drammatico, lo scrittore romeno assiste attonito al lento suicidio di un Occidente incapace di darsi un futuro. Di fronte alla deriva della politica, all’imbarbarimento generalizzato e al progressivo crollo delle strutture che hanno retto la storia degli ultimi secoli, il suo sguardo è lucido e disincantato: «Essere attuali è, in fondo, una disfatta [...]
Cartaceo
ISBN: 9788882483142
€ 24

riviste

Durato quasi vent’anni, il carteggio intrattenuto da Cioran con il filosofo della cultura austriaco Wolfgang Kraus, in uscita per Edizioni Bietti, con le sue centocinquantotto lettere si presenta come uno dei più ragguardevoli tra quelli a oggi pubblicati dello scrittore romeno. L’orizzonte che fa da sfondo al dialogo epistolare è quello della crisi della cultura europea, prefigurata dallo sgretolamento dell’Impero asburgico e sclerotizzata, nel secondo dopoguerra, in una geopolitica dei blocchi contrapposti. Le lettere a Kraus registrano in presa diretta, tra le altre cose, le spietate analisi di Cioran sull’attualità politica e sul destino dei popoli; i timori per l’avanzata dell’egemonia [...]
Tratto da Il paradosso romeno – Eliade, Cioran e la «giovane generazione» n 7/2014
Una volta un filosofo ungherese definì la vita un’anarchia del chiaroscuro. Si riferiva, naturalmente, a quella proiezione confusa di ombre e luci, a quel gioco inconsistente, eccessivo fino al dramma, che ostacola la dissociazione e l’autonomia, per amalgamare gli elementi distinti della natura in una strana confusione. Chissà perché mi ritorna in mente questa inquieta definizione della vita quando penso a Lucian Blaga, considerato nella compiutezza della sua opera? Forse perché in lui l’anarchia degli strati profondi dell’esistenza ha trovato un’espressione corrispondente oppure perché questo sconvolgimento è riuscito a rischiararsi? A destarci è l’immagine di una frenesia di ombre e luci [...]
Tratto da Il paradosso romeno – Eliade, Cioran e la «giovane generazione» n 7/2014

Best seller

Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti è famoso come regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, che sono stati visti [...]

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