
Dalla “via del bosco” evocata ne Il trattato del ribelle al volto mutato della Germania novecentesca, Mater dolorosa della modernità, dalla riflessione sui rapporti tra linguaggio e mondo sottile all’osservazione della natura sotto l’ascendente del maestro Goethe. In questi quattro scritti ritrovati, Roberto Melchionda interroga Ernst Jünger, testimone per oltre un secolo di un’altra modernità, poeta nelle tempeste d’acciaio, teorico dell’avventura come stile di vita e della vita come avventura continua. Chiudono l’edizione vari taccuini inediti, appunti presi per conferenze e sparse meditazioni: qui la penna del filosofo raggiunge inaspettate vette liriche, in una rarefazione che restituisce appieno quell’enigma vivente [...]