Alla vigilia del 130° della nascita di Ezra Pound (Hailey, Idaho, 30 ottobre 1885), il critico inglese A. David Moody pubblica il terzo volume della sua poderosa biografia del vate americano, dedicata al periodo complicatissimo della guerra, detenzione eccetera. Il titolo è infatti Ezra Pound: Poet The Tragic Years 1939–1972 (Oxford University Press, pp. XXII+654, £ 25.00). Studioso accreditato, Moody è anche biografo efficace e riesce a restituire tutta la complessità fascinosa e sconcertante dell’argomento, sicché si giustifica la monumentalità dell’impresa, quasi senza confronto per i coetanei innovatori di Pound.
I tre massicci tomi di Moody si intitolano rispettivamente The Young Genius 1885–1920, The Epic Years 1921–1939 e appunto [...]
Autunno 1944: a Rapallo i bombardamenti terroristici angloamericani hanno devastato la piazza centrale, danneggiato la chiesa e abbattuto i ponti ferroviari. Manca l’acqua, l’elettricità va a singhiozzo e, quasi ogni notte, le bombe da 500 libbre sganciate su Genova dai B24 squarciano l’inutile coprifuoco.
Sui muri anneriti della perla del Tigullio appaiono dei curiosi manifesti, con degli slogan che, nella tragedia bellica, suonano surreali: «La purezza funge senza termine, in tempo e in spazio senza termine», «Formando di disio nuova persona», «Così vivere che i tuoi figli e i loro discendenti ti ringrazino» e «L’arciere che manca il centro del bersaglio [...]
A Hollywood c'è un eroe conservatore che riesce a sbancare il box office ogni volta che sforna un capolavoro, e in quella palude liberal non è mica roba da poco. Si chiama Christopher Nolan, è nato a Londra nel 1970, ha doppia cittadinanza britannica e americana, e il suo nome è legato a pellicole come Memento (2000), Insomnia (2002), The Prestige (2006), la trilogia-reboot di Batman (2005, 2008, 2012), Inception (2010) e Interstellar (2014). Il suo terzo (e ultimo) Batman, Il cavaliere oscuro. Il ritorno, è un'allegoria della Rivoluzione francese da Oscar del pensiero reazionario e il distopico Interstellar è [...]
Studio Ghibli. L’animazione utopica e meravigliosa di Miyazaki e Takahata, edito da Bietti nella collana Heterotopia, è un saggio di Enrico Azzano e Andrea Fontana dedicato alla parabola trentennale della casa di Koganei.
Il taglio del volume è di tipo storico-critico, e permette ai due autori di evidenziare un certo virtuosismo espositivo, da ascriversi alla tradizione della migliore critica cinematografica.
Il primo capitolo, più strettamente diacronico, ripercorre le vicende che hanno portato alla nascita dello Studio Ghibli e alla sua affermazione prima su scala nazionale poi su quella internazionale.
Il libro è prima di tutto una ricognizione accurata e appassionata della carriera di [...]
E se la fantascienza non fosse scientifica? A questa domanda prova a rispondere l’ultimo fascicolo di Antares, quadrimestrale diretto da Gianfranco de Turris e curato da Andrea Scarabelli per le Edizioni Bietti, che lo distribuiscono gratuitamente. Discendente diretto della fiaba, che a sua volta è un frammento del mito, il genere fantascientifico, come ricordano i numerosi, qualificati autori del numero intitolato Lune d’acciaio. I miti della fantascienza, è parente stretto del fantastico, e come questo sviluppa temi connessi all’immaginario. Dalla rivoluzione industriale in poi, il mondo, secondo Max Weber, è «disincantato» e ha dunque bisogno di riconciliarsi con la dimensione [...]
Gli assetti politico-culturali della società contemporanea devono essere modificati. Questo il dato incontestabile da cui devono muovere quanti, individui o gruppi organizzati, si pongano in posizione oppositiva allo stato presente delle cose. Allo scopo può risultare utile ogni forma di produzione intellettuale che non rientri nel canone imposto dal politicamente corretto. In questo senso, segnaliamo ai lettori un libro provocatorio e scandaloso nei contenuti. Si tratta della prima edizione italiana, integrale e critica, dei Turner Diaries. Il testo comparve alla metà degli anni Settanta negli USA, sulla rivista Attack, organo del movimento di estrema destra National Alliance fondato dall’autore del [...]
Nel panorama dell’editoria italiana mancava un libro sullo Studio Ghibli, la casa di produzione fondata da Hayao Miyazaki e Isao Takahata che ha cambiato il cinema d’animazione, non solo giapponese. La lacuna è colmata ora con la pubblicazione di “Studio Ghibli. L’animazione utopica e meravigliosa di Miyazaki e Takahata” di Enrico Azzano e Andrea Fontana da parte di Bietti Heterotopia (283 pagine, 20 euro). Una ricostruzione e un’analisi appassionate della storia dello studio, che va a integrare e collocare le diverse monografie esistenti dedicate al suo esponente più conosciuto, il premio Oscar per “La città incantata”.
I testi sono impreziositi dall’appassionata [...]
Se c’è ancora qualcosa che possa dirsi assoluto nel tempo che segue la caduta di ogni preminenza metafisica, questo non può che essere lo stile. Flaubert l’aveva già teorizzato in letteratura, ma è nel cinema – se possibile – che ciò si fa ancora più evidente. Qui, infatti, ne va dello sguardo sulle cose, del mondo che guarda il mondo, senza un fuori-del-mondo da dove osservare con distacco quanto accade. Con il cinema ciò che è visto ci guarda, e il cineasta è colui che, coinvolto, a sua volta coinvolge con la sua opera gli spettatori nel germogliare del visibile. O almeno questa è la modalità assoluta [...]
Il bello di una «fiera» sta anche nelle sue stravaganze, nelle curiosità che essa regala ai visitatori, in ciò che presenta di diverso e fuori dell’ordinario. Un «salone», invece, è un po’ come un centro commerciale. I grandi marchi si notano, quelli più piccoli, che magari offrono prodotti altrettanto se non più ricercati, si perdono nel marasma. O addirittura non riescono neppure ad arrivare sugli scaffali.
Al Salone del libro di Torino, per esempio, non trovate quest’anno lo stand delle Edizioni Bietti. Una casa storica, che da qualche anno è stata ripresa in mano da giovani volonterosi come Andrea Scarabelli (responsabile [...]
Dylann Roof, il pluriomicida di Charleston, è un giovane dissennato, il cui odi è stato alimentato anche dagli stupefacenti. Ma, come ha notato ieri sul Corriere Guido 0limpio, la strage ha tutte le caratteristiche di un’azione terroristica, compiuta sulla base di precisi, anche se aberranti, criteri ideologici. E non ci sarebbe da stupirsi se fosse confermata l’ipotesi secondo cui Roof ha avuto contatti con gruppi estremisti. Anche perché il suo intento d’innescare una «guerra razziale» e la sua ossessione peri i neri «che stuprano le nostre donne» trovano evidenti riscontri nei proclami di chi invoca la «supremazia bianca».
II testo più [...]