Makoto Shinkai è per il pubblico occidentale un cineasta fortunato. È bastato un solo film, Your name (2016), a farlo entrare nel cuore del pubblico e, soprattutto, a permettergli di essere riconosciuto come un maestro dai media italiani. Un successo tale che in Occidente si è parlato di lui come il nuovo Hayao Miyazaki. E a Miyazaki c’erano voluti trent’anni per essere apprezzato, nonostante le sue opere fossero sugli schermi occidentali dagli anni Settanta. Al di là dei titoli di stampa, tuttavia, le similitudini tra Shinkai e Miyazaki restano superficiali. Entrambi esplorano i dualismi città-natura e tradizione-modernità e le presenze [...]
Tratto da Gli ultimi Samurai – Anime e manga, fiabe dall’era atomica n 17/2021