
Jurgis Baltrušajtis
Patriota indipendentista e diplomatico lituano, Jurgis Kazimirovič Baltrušajtis (1873-1944) si è distinto come poeta, incarnazione del sommo simbolismo novecentesco. Con il nostro Paese ha sempre avuto un rapporto privilegiato: a Firenze ha conosciuto Giuseppe Prezzolini e il filosofo Giovanni Vailati, Giuseppe Vannicola, Ardengo Soffici, Giovanni Amendola e Dino Campana, che adorava la sua poetica. Ma è stato anche traduttore, tra gli altri, di Ibsen, Wilde, Maeterlinck, Hauptmann, August Strindberg, Knut Hamsun e Gabriele d’Annunzio.