Non è difficile odiare il cinema italiano degli ultimi vent’anni, visto quanto si è impegnato per inseguire il pubblico occasionale inimicandosi quello più appassionato. L’importante è farlo per ragioni valide, che secondo l’autore di questa invettiva sono principalmente 7: mentre il mondo cambiava i nostri film sono rimasti fermi a rimpiangere il passato, ripetendo allo sfinimento schemi poveri, sfruttando un parco attori sempre più ridotto – e spesso nemmeno attori veri ma talent televisivi. Incapace di parlare al pubblico giovane, ha rifiutato tutto quello che è moderno, nella convinzione che gli autori non debbano darsi al cinema commerciale e che [...]