«The city at night. That’s where and when I do my work». È una frase di Maniac Cop. Il poliziotto maniaco (1990), la pronuncia il maniaco sessuale Steven Turkell rivolgendosi al suo nuovo “amico”, il poliziotto maniaco Matt Cordell. La citazione non è casuale: la notte è un elemento essenziale, il protagonista aggiunto di alcuni tra i più grandi b-movie degli anni Ottanta. In quelle «notti buie, niente stelle» (per citare il maestro King1) che cadono su metropoli infernali illuminate da lampioni dalle luci sbavate, fredde e iperrealistiche, strepita i suoi primi vagiti il baby-killer coheniano, reclama vendetta per l’amico [...]
Tratto da William Lustig n 13/2020