Blumhouse Productions. La casa americana degli orrori

Blumhouse Productions. La casa americana degli orrori

Matteo Marescalco
2023, pp. 296

Fiero del passaggio al Locarno Film Festival 2022, dove ha vinto il Premio Rezzonico, Jason Blum è l’enfant prodige del cinema indipendente statunitense,
horror ma non solo. Colui che, fondando Blumhouse Productions, ha inventato un metodo produttivo che con budget ridotti e massima libertà ai registi
guadagna sia con le hit sia con i flop; ha conquistato i botteghini con titoli come Paranormal Activity o La notte del giudizio, e relative saghe; riportato al
successo M. Night Shyamalan (quello del Sesto senso), che con Blumhouse ha girato Split e Glass¸ chiudendo il cerchio aperto con Unbreakable nel 2000;
tenuto a battesimo uno tra i nuovi alfieri dell’horror, Jordan Peele, producendo Scappa e Noi. Ma anche Whiplash, ambientato in una scuola di musica jazz che
non è certo un horror e ha vinto tre Oscar nel 2015.
Forte del valore intrinseco del genere, che elaborando i traumi della società e rispecchiandone le paure scorre come un fiume lungo l’intera Storia del cinema,
e dell’abilità con cui ha industrializzato logiche da cinema indipendente, tenendo insieme consuetudini europee e dinamiche Usa, Blumhouse nel giro di
pochi anni ha saputo costruirsi una forte identità e, nel 2020, è stata nominata una delle dieci compagnie più innovative «per aver portato maggiore efficienza
creativa a Hollywood». Questo è il primo libro in Italia a raccontarne genesi ed evoluzione, a partire dai suoi titoli di punta.

Cartaceo
ISBN: 9788882485061
€ 20.00

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