
Lo Squalo ci parla. Guai, azzardi e colpi di genio di un grande classico
Lorenzo InsegnanteIn un periodo di stallo della macchina cinematografica, segnata da pandemia, scioperi vari e strapotere delle piattaforme streaming, può un film come Lo squalo, arrivato nei cinema il 20 giugno del 1975, fornire ancora oggi spunti utili per rinverdire l’esperienza in sala? Questo Fotogramma ambisce a scoprirlo. Ripartendo dalla genesi del “primo blockbuster”, che cinquant’anni fa fece scoprire agli americani il piacere di recarsi al cinema d’estate, passando per le mille peripezie produttive trasformate in opportunità, fino al suo rivoluzionario sistema distributivo, la storia dello Squalo è uno sguardo sul passato per capire se e quanto il film di Steven Spielberg sia un modello per l’attuale mercato cinematografico e quanto possa aver influito, in questi cinquant’anni, nel modo di realizzare e distribuire le grandi pellicole. Bonus extra: la “legge dello Squalo”, ovvero la versione ottimista della legge di Murphy per cui tutto ciò che può andare male andrà male. Ma darà vita a un capolavoro.