Drieu è il Novecento. Bisogna esibirlo con questo criterio altrimenti il rischio è quello di circoscriverlo in ambito ristretto. Il secolo dei grandi ideali regrediti in ideologia; dello svelamento del nichilismo e della consapevolezza che nulla potrà cambiare se non l’ordinaria narrazione. Quello in cui il progresso satura la trama della modernità con tutta la sua dirompente forza ma che, allo stesso tempo, mette all’angolo l’umanità con metodi genuinamente eversivi. L’uomo ridotto ad ingranaggio non avrà infatti più nulla da aspettarsi perché tutto è già dato. Un meccanismo collaudato nelle due guerre ma adoperato nella vita quotidiana grazie all’intreccio tra [...]
È opinione comune che il mondo della carta stampata sia ormai al tramonto, e che la chiusura definitiva di giornali e riviste sia soltanto questione di tempo. Fa quindi un certo effetto svolgendo dunque per noi giornalisti una importantissima funzione apotropaica - assistere alla nascita di una nuova rivista, dedicata al cinema, bella, elegante e soprattutto ricca di contenuti solidi e originali. Parliamo di INLAND. Quaderni di cinema, pubblicata dalla casa editrice Bietti e distribuita gratuitamente nelle librerie specializzate, che ospita monografie dedicate a temi o autori della settima arte. Diretta da Claudio Bartolini, nel primo numero INLAND approfondisce [...]
Accanto alla sua più nota attività di storico delle religioni, il professor Mircea Eliade si è dedicato nel corso degli anni alla stesura di una ricca produzione narrativa, dando alla luce capolavori come Un’altra giovinezza (reso cinematograficamente da Francis Ford Coppola in un film che regge il confronto con l’originale), Notti a Serampore, Signorina Christina e Diciannove rose. Direttamente collegati alle sue ricerche, non sono gli esercizi letterari di un Eliade “minore”. Anzi. Nel suo Mircea Eliade esoterico (Settimo Sigillo, Roma 2008) Marcello de Martino scrive che la narrativa di Eliade, insieme ad altre [...]
Che la realtà non sia sempre e immediatamente decifrabile è un'affermazione al limite della banalità, dato che il mondo rimane avvolto nel mistero, nonostante i progressi della tecnica. La persistenza di questo mistero, che riguarda, tra l'altro, il significato dell'esistenza, il ruolo dell'uomo nel cosmo e l'eventuale vita dopo la morte, è probabilmente il motivo per cui uno dei più grandi storici delle religioni ha affiancato all'imponente produzione saggistica una altrettanto grandiosa mole di narrativa. Stiamo parlando di Mircea Eliade (1907-1986), nato a Bucarest e docente nelle più prestigiose università del mondo, dalla Ecole des Hautes Etudes di Parigi all'Università [...]
Non tutti forse ricordano che Mircea Eliade, riconosciuto come il massimo storico delle religioni del Novecento, pubblicò, parallelamente alla sua imponente opera saggistica, una quasi altrettanto vasta mole di scritti narrativi. Se in Romania egli è considerato un classico anche come scrittore, all’estero in genere la sua produzione letteraria, che comprende anche opere teatrali, è ancora poco apprezzata, tant’è che alcuni dei suoi romanzi attendono ancora di essere tradotti nelle principali lingue europee. In questo senso un’inversione di tendenza poteva essere innescata dall’uscita del film che nel 2007 Francis Ford Coppola aveva ricavato dal romanzo Un’altra giovinezza (tradotto per l’occasione [...]
Chiunque si sia avvicinato alla poesia del Novecento, sa sicuramente che uno dei suoi capisaldi è rappresentato dalla produzione di Ezra Pound. Per questo ai Cantos è ormai dedicata un’ampia ed organica bibliografia specialistica. Quando si parla del grande poeta americano si tende però ancora, troppo spesso, a sottacere o a distorcere le ragioni fondamentali che lo portarono ad essere un estimatore del fascismo e del suo Duce. Scelta che, nel dopoguerra, gli costò la reclusione nella “gabbia” di Coltano e successivamente la permanenza coatta nell’ospedale St. Elisabeth, negli Stati Uniti. A chiarificare le ragioni della sua adesione [...]
All’inizio l’accostamento era espresso in forma dubitativa, con la doppia particella “e/o”. Ma dal 1933, anno della pubblicazione del testo inglese, al 1944, quando esce la traduzione italiana allestita dall’autore stesso, cade ogni remora e si impone il principio per cui «la rassomiglianza fra questi due condottieri è forse più grande delle loro differenze ». Chi scrive è il poeta Ezra Pound, i soggetti di queste moderne vite parallele sono Jefferson e Mussolini, protagonisti del saggio che Bietti torna a proporre nell’ottima curatela di Luca Gallesi (pagine 130, euro 14 ,00). Si tratta, come accennato, [...]
La casa editrice milanese Bietti continua la sua sfida culturale rimpolpando “l’Archeometro”, la recente collana editoriale a cui ha dato i natali: tra le ultime novità in particolare “Dayan e altri racconti” di Mircea Eliade (Bucarest 1907, Chicago 1986) a cura di Horia Corneliu Cicortas. Le 200 pagine dell’opera raccontano di un’Europa nel pieno della guerra fredda. Eliade tinge il plot di giallo, disegnando complotti, sparizioni, trame occulte, inserendo i protagonisti in tre racconti in cui si profila una realtà dominata da congiure, spie, indizi e particolari che difficilmente vengono affidati al caso. Storia, mistero e magia governati dal talento [...]
Grazie a Hugo Cabret anche le nuove generazioni hanno scoperto le incredibili magie di Georges Méliès, primo autore a capire che, grazie alla pellicola, la realtà si può non solo riprodurre (alla maniera dei fratelli Lumière), ma modificare e persino ricreare da zero secondo la propria fantasia, trasportando così gli spettatori in un'altra dimensione: un mondo incantato a cui lui credeva sul serio. Se il film di Martin Scorsese è un omaggio volutamente fiabesco, questo è il vero ritratto di Monsieur Méliès (dall'infanzia alla scomparsa, dai trionfi al declino), sia come artista unico, sia in relazione al cinema francese dell'epoca. [...]
La narrativa italiana dell’ultimo periodo non si è certo distinta per originalità e coraggio intellettuale. Chiusa nella trattazione di tematiche minimaliste, nelle sue pagine è, il più delle volte, assente l’effettivo riferimento alla realtà. Non è questo il caso dei libri di Pierfrancesco Prosperi, autore assai prolifico e altrettanto premiato, che si è dedicato sia alla fantascienza che a racconti di impianto ucronico. Questo particolare filone della sua creatività è nato di fronte all’irrompere, certamente non improvviso, sulla scena internazionale dell’integralismo islamico e della sua forza espansiva. Le analisi e le risposte di Prosperi, rispetto a tale fenomeno, sono chiare [...]