François Ozon è gay dichiarato. Il suo cinema è equamente popolato di figure etero, omo e bisex. A ragionar di numeri, questo bilanciamento è quasi un unicum. Non che voglia proporre una spinosa lettura alla luce della biografia, ma almeno non fare finta di niente, appellandosi alla vetusta scissione tra artista e uomo. Sono alcuni astri stessi evocati da Ozon a fasi alterne a suggerirlo. Rainer Werner Fassbinder, Pier Paolo Pasolini, Cyril Collard.
Anche perché la sensazione è che Ozon molto presto, da Sotto la sabbia (2000) in poi, si sia voluto liberare di qualsivoglia anelito a fungere da “autore gay". [...]
Tratto da François Ozon n 2/2016