Proclamati a piè sospinto dalle stesse civiltà all’occorrenza pronte a calpestarli, oggi i “diritti dell’uomo” sono termini passe-partout, usati per demonizzare gli avversari, emettendo scomuniche dal sapore quasi teologico. Nelle interviste raccolte in questo libro, de Benoist li ricolloca nel contesto storico in cui sono stati formulati, segnato dall’irruzione della borghesia mercantilistica e dall’aurora della modernità, preda di contraddizioni epocali. Contraddizioni poi trasfuse in quella che è una delle ultime religioni laiche del nostro tempo.