L’occhio in fondo al cavo indugiò sul corpo nudo della donna. Dapprima i piedi lunghi e affusolati, poi le ginocchia ossute e i seni piccoli ma tonici. Infine, il volto incorniciato dalla cascata di ricci affiorò dal bagno latteo della vasca di quiescenza.
«Ben svegliata, Lisa».
La donna spalancò gli occhi profondi e scuri, in cui baluginò una luce rossastra. Con un gesto lento e al contempo leggiadro si sollevò dalla vasca e avanzò nell’aeronave. L’occhio in cima al cavo strisciò lungo le smisurate consolle che stringevano l’ambiente in un corridoio stretto. Raggiunse la sala comandi, che s’illuminò di mille luci multicolori.
«Il [...]
Tratto da Philip K. Dick – Lui è vivo, noi siamo morti n 19/2022