Oggi che il trash imperversa anche nei programmi Rai e la volgarità è diventata il tratto distintivo dei conduttori televisivi, può sembrare strano che in Perdiamoci di vista (1994) Carlo Verdone si scagli, con l’arma dell’ironia, contro la mediocrità della tv italiana. Ma il film di Verdone esce in sala a soli quattro anni dalla legge Mammì e a ventiquattr’ore dall’entrata in politica di Berlusconi, con il primo dei tanti discorsi televisivi agli italiani. Perdiamoci di vista, dunque, conserva ancora, delle commedie all’italiana della Prima Repubblica, una capacità d’indignazione, uno sguardo morale, critico, puro, sulla società del Belpaese, quasi fosse [...]
Tratto da Carlo Verdone n 12/2019