Tutti dicevano che era un bastardo. Non che si potesse dar loro torto, intendiamoci. Hank, con la sua bastardaggine, c’aveva costruito una maschera e una mazza, un rifugio e una posa. Lo lasciava intendere a chiunque gli si avvicinasse: sono un bastardo. Era il suo biglietto da visita, stampato su quel volto butterato, poco adatto a un dipendente delle poste, foss’anche un postino on the road. La strada, polverosa, assolata e indifferente, l’avrebbe lasciata volentieri ai beat, quegli apprendisti stregoni desiderosi di incontri, abbracci, applausi e rivoluzioni, ardenti di collettivismo, amore libero e stronzate del genere. «Gli scrittori che si [...]
Tratto da Charles Bukowski – Tutti dicevano che era un bastardo n 11/2016