Mario Bernardi Guardi

Mario Bernardi Guardi, scrittore e giornalista, ha ideato rubriche per quotidiani e periodici, diretto associazioni e sodalizi, promosso iniziative, collaborato con la RAI, animato spazi di dibattito come la Versiliana, in veste di conduttore e coordinatore. Autore di centinaia di articoli e saggi, collabora con varie testate, come «Libero», «Il Tempo», «il Corriere della Sera-Corriere Fiorentino».

riviste

Apparso nel 1926 a Buenos Aires presso l’Editorial Proa, El ta­maño de mi esperanza è una di quelle opere in prosa della stagione gio­vanile di Jorge Luis Borges – le altre sono Inquisiciones, del 1925, ed El idioma de los argentinos, del 1929 – che sono state ripu­diate dall’autore. E di un ripudio netto si trattava, come si evince da quanto scrive María Kodama, cioè la giovane donna che stette accanto a Borges nei suoi ul­timi anni di vita (a proposito, era india o giapponese? Quando, trent’anni fa, lo scrittore venne a Pesaro, in occasione della consegna del Labirinto d’Argento [...]
Tratto da Jorge Luis Borges – Il Bibliotecario di Babele n 12/2017
In ogni attesa – in ogni attesa che “importa” e “comporta” uno stile – c’è una sospensione del tempo ordinario. Tutto è fermo, ma nascostamente vibra. “Stiamo” in una sorta di concentrazione elettrica, come centometristi che aspettano il segnale per scattare. Il cuore, lo spirito, i muscoli sono in tensione. L’attenzione è massima. Nell’evento – quanto manca? – ogni secondo è un secolo: sveleremo agli altri chi siamo, quanto valiamo. Ci riveleremo a noi stessi in ciò che è più significativo. Tutto avrà una densità esemplare. L’agire è il modo d’essere. E viceversa. Si esiste – per sempre – nel [...]
Tratto da Dino Buzzati – Nostro fantastico quotidiano n 13/2018
Se c’è uno scrittore che per la sua vocazione apocalittica e il suo moralismo bruciante, cupo e derisorio, si presta a definizioni “tranchant”, questo è Emil Michel Cioran, di volta in volta battezzato «barbaro dei Carpazi», «eremita antimoderno», «esteta della catastrofe», «apolide metafisico» o «cavaliere del malumore cosmico». Ma anche lui, da buon Narciso, ci ricamava sopra e sulla sua “carta d’identità” scriveva cose come «idolatra del dubbio», «dubitatore in ebollizione», «dubitatore in trance», «fanatico senza culto», «eroe dell’ondeggiamento» (si veda il suo Squartamento, Adelphi, Milano 1981). E, nei suoi “manuali di dissoluzione”, si divertiva a lanciare folgori [...]
Tratto da Il paradosso romeno – Eliade, Cioran e la «giovane generazione» n 7/2014

Best seller

Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti è famoso come regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, che sono stati visti [...]

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