Ernst Niekisch

Ernst Niekisch (1889-1967) è stato uno dei più grandiosi esempi della intensa militanza politica che ha segnato il contrasto tra le grandi ideologie del XX secolo. Il suo percorso, tanto controverso quanto coerente e coraggioso, si snoda dal nazionalbolscevismo alla resistenza anti-hitleriana, fino alla DDR. A differenza di altri autori della Rivoluzione Conservatrice, si oppose al nazionalsocialismo fin dall’inizio, pagando il suo impegno con otto anni di prigionia. È proprio in una prospettiva autenticamente socialista e nazionale, antiliberale e antidemocratica, nonché radicata nella dottrina marxista e nella tradizione prussiana, che si oppose a Hitler.
Ernst Jünger. Abisso, decisione, rivoluzione
L’uscita de L’operaio di Ernst Jünger, nel 1928, fu un evento epocale. Oltre a registrare il tracollo di un mondo – quello borghese –, annunciò l’aurora di un altro, sbocciato tra le trincee della Grande Guerra e nelle fucine delle industrie, a contatto con il chirurgico fulgore degli elementi scatenati. È l’era delle “battaglie di materiali”, della “mobilitazione totale”, dell’espansione planetaria della tecnica, i cui caratteri il nazional-bolscevico Ernst Niekisch colse con raro acume e impareggiabile intransigenza. «Meglio essere un delinquente che un borghese»: in queste parole, contenute nel capolavoro jüngeriano, è contenuta l’essenza dei due testi qui raccolti. Voci [...]
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Autobiografia involontaria
Maurizio Nichetti è famoso come regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare, che sono stati visti [...]

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